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mercoledì 3 maggio 2017

Recensione:" Beautiful Girl" di Mia Asher

Ciao Rumors! Oggi la nostra Tiziana ci parlerà in anteprima di un nuovo romanzo edito Newton Compton di Mia Asher, Beautiful Girl. In uscita domani.
Titolo: Beautiful Girl
Autrice: Mia Asher
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 4 maggio 2017
Prezzo: 4,99€ ebook- Cartaceo 5,02€
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Sono una cattiva ragazza, l'altra donna, quella che ti piace odiare 

Blaire White è stata una bambina trascurata, che ha passato tante notti a piangere a causa della perenne assenza dei genitori e di una cronica mancanza di affetto. Il suo dolore alla fine si è trasformato in amarezza e il suo desiderio di essere amata è diventato un bisogno di sentirsi adorata dagli uomini che seduce, che usa e poi rifiuta. Fino a quando si ritrova faccia a faccia con due uomini che, per la prima volta, sono capaci di penetrare quella corazza inespugnabile che è diventata la sua anima. Ronan è sentimento allo stato puro, l’incontro con l’innocenza dello sguardo, il risveglio di sensazioni che pensava di aver dimenticato. Lawrence invece è un uomo d’affari di successo, sa esattamente quello che vuole. Ma cosa desidera davvero Blaire? E soprattutto è ancora in tempo per capire che cos'è l’amore?
«Semplicemente favoloso! Eccitante, intenso… unico!»

Cos’è l’amore?
Non lo so. Mai conosciuto.
Ma è reale?
No, non credo. Insomma, come faccio a credere nell’amore se non ne ho mai avuto prova?

Difficilmente mi è successo di chiudere un libro e di provare solo sensazioni negative. Rabbia e odio sono stati il leitmotiv che mi ha accompagnata per tutta questa lettura.  Ho cercato poi di prendere del tempo per riflettere e riuscire a discernere le sensazioni provate da ciò che oggettivamente l’autrice ha voluto raccontare, separando in questo modo quelle reazioni negative che hanno intorbidito la mia lettura.
Beautiful Girl di Mia Asher non è un libro di sorrisi e cuoricini. È una storia dura e piena di rancore verso la vita. E non vi nego che il mio primo passo è stato quello di confrontarmi con chi aveva già letto questo libro, per conoscere un giudizio diverso. Perché non si può esprimere un parere in modo assoluto, bisogna essere comunque oggettivi e ascoltare anche una diversa opinione che aiuti in qualche modo a riflettere meglio.

Ma nulla! Semplicemente io non ho mai creduto fino in fondo ai sentimenti cinici della protagonista principale. Ritengo che Blaire sia una falsa. Ritengo che il suo cinismo non sia mai stato coerente con ciò che l’autrice ha raccontato. Insomma ho provato solo rabbia, perché leggevo fra le righe di un personaggio fragile e bisognoso ma soprattutto felice di trovare ciò che nella vita le era sempre mancato.  E poi alla fine il nulla. Senza motivi apparenti quella Blaire felice, palpitante, desiderosa di essere abbracciata con calore, voltando pagina sembrava come non fosse mai esistita. Era scomparsa.  Sono anche ritornata indietro per capire se mi fossi sognata tutto. Ma lei era quella Blaire, solo che poi non c’era più.

Blaire è il prodotto di una vita vissuta in una famiglia priva di amore. Blaire non ha mai conosciuto il calore di un abbraccio, né il sorriso rassicurante di un genitore. Blaire è stata l’adolescente derisa e denigrata dai suoi compagni di scuola. Blaire non ha mai conosciuto le parole rassicuranti di un’amica.
Tutto ciò che affettivamente le è venuto a mancare, è stato surrogato con regali e cose materiali, alterando il significato della parola amore. La felicità ha preso le sembianze del possesso. Il possesso è diventato l’unica certezza nella sua vita.
Arrivata alla maggiore età il suo corpo diventa quello di una bellissima ragazza: siluette sinuosa, fiumi di capelli neri lisci che le toccano le spalle, occhi a mandorla dal colore blu dell’oceano, labbra rosse e carnose. Insomma diventa una vera tentazione per uomini desiderosi di possederla. Blaire scopre che l’essere così desiderata è una droga potente. Gli uomini pur di averla la ricoprono di soldi e di regali, che per lei sono la sola sicurezza conosciuta per vivere quella felicità che le è sempre mancata.

“C’era una volta una giovane Blaire che nessuno amava, che fece una promessa a una stanza vuota, con solo il cane e i suoi animali di pezza a fare da testimoni. Promise di non affezionarsi mai a nessuno, che mai avrebbe permesso all’amore di tarparle le ali e farla prigioniera di nuovo. Così sarebbe rimasta al sicuro, incolume”

Blaire desidera essere desiderata. La brama che vede negli occhi degli uomini la fa sentire potente. Mentre prima veniva derisa, ora viene adulata. Ogni uomo vorrebbe spendere una fortuna per averla nelle proprie lenzuola e il sesso per lei diventa tutto ciò che può sanare la mancanza di affetto. Perdendosi nei giochi lussuriosi di uomini che pretendono solo sesso e una bella bambola da esporre, Blaire si sente appagata. Dentro il suo cuore non c’è più nulla. I sentimenti sono solo delle illusioni, quello che conta è il lusso, la materialità della vita. E anche se il riccone di turno la molla con un bel gruzzolo in banca, poco importa per lei: si cambia uomo, si passa al prossimo. Tanto la Blaire che ci racconta la Asher non prova sentimenti, lei i sentimenti li ripudia.

Ma siamo sicuri che sia proprio così cinica? Perché esiste anche la Blaire che quando incontra uno sconosciuto qualunque dagli occhi dolci e profondi e che ha da offrirle solo il proprio cuore, lei sussulta e sorride. Perché le sensazioni che prova con Ronan sono come balsamo per ricoprire la mente ed il corpo. Finalmente Blaire si toglie la maschera da regina del ghiaccio e nascosti li dietro ci sono i suoi sogni, ci sono le speranze, ci sono i sorrisi, ci sono i sentimenti che sembrano essere ingabbiati nel suo cuore.
Ronan è tutto ciò che lei ha sempre pensato non potesse esistere. Ronan è il ragazzo che le fa battere il cuore, la confonde, le infiamma il corpo. E quando Ronan conosce la vera Blaire si innamora, non solo di quel corpo che lo fa impazzire ma di tutto ciò che c’è dentro. Ronan non è sogno, è pura realtà. Blaire prende in prestito dalla vita quegli attimi che la fanno sentire diversa, amata, voluta e rispettata.
Ma poi cosa succede?
Forse la paura, forse l’incertezza dei sentimenti, perché si gira pagina e ritroviamo la Blaire cinica e assetata di soldi e di sesso alla rincorsa dell’uomo più ricco di New York. Le sue incertezze diventano sicurezze quando il misterioso, lussurioso e milionario Lawrence le offre cifre da capogiro per sesso senza complicazioni. Solo sesso. Niente sentimenti. Niente di niente.
Leggevo le pagine come fossero degli spilli conficcati nel cuore, non credendo alle parole dell’autrice che mi spiazzava davanti alla cruda realtà di quella Blaire che c’era e poi non c’era più. La rabbia e l’odio che ho provato verso quelle sicurezze materiali che per Blaire erano le sole che potevano farla felice, sono state alimentate dalla scoperta di sentimenti nascosti che erano lì, potevo toccarli. Mi sembravano tangibili.

Mia Asher ha delineato con Blaire un personaggio femminile indifferente e cinico. Un personaggio che non sono mai riuscita a comprendere fino in fondo. Insomma non mi ha convinta, non ha suscitato la mia ammirazione. Posso capire il suo passato, ma non posso comprendere in che modo così cinico riesca ad affrontare la vita, quando il desiderio segreto di essere amata è palese e tangibile. Quello che è convinta di desiderare diventa incoerente. Le sue parole mi sono scivolate addosso come fossero olio, ho vissuto in modo asettico l’evolversi degli eventi. Io sono sempre attratta in un libro dai personaggi femminili e non nego che per me la forza in una storia sta anche nel loro coraggio e nella loro intelligenza. Blaire mi è sembrata un personaggio sicuramente fragile per il suo passato, ma anche poco audace e coraggioso verso la vita.
Una storia che può far gridare odio verso la protagonista, ma è giusto dire che dietro c’è il talento dell’autrice che con una scrittura fluida, innervosisce, incuriosisce e provoca delle reazioni che sono parte sicuramente dei suoi obbiettivi. Non ultimo, il cliffhanger finale chiude il libro con una nuova rivelazione che lascia basiti con mille interrogativi e in trepida attesa fino al prossimo volume che conclude questa duologia.
Ho pensato a lungo alla valutazione finale, perché se ho ancora molti dubbi vuol dire che questa storia nel bene o nel male ha lasciato un segno. Questo non è un libro che appassiona, non è uno di quelli che ti fa emozionare al punto di rileggerlo ancora e ancora. È una storia cruda di come un’infanzia infelice può tracciare i destini di una vita. Ma nella vita c’è anche la speranza di poter vivere una seconda possibilità, quella che può renderti felice per sempre. Forse questo è quello che è venuto a mancare ma chissà se alla fine anche Blaire riuscirà a trovare la strada migliore verso la vera felicità.
Quello che voglio dare a Beautiful Girl è il beneficio del dubbio, e scoprire in futuro se ne è valsa la pena oppure no. Sicuramente consiglio di leggerlo perché è un libro che incuriosisce e scatena reazioni, magari sorvolando su quelle negative e godendo invece dei due personaggi maschili che sono belli, interessanti, misteriosi e molto, molto sensuali.

Tiziana


1 commento:

  1. Ciao passo per un saluto, visto che è tantissimo che non riesco a farti visita ......
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