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martedì 16 maggio 2017

Rubrica Self:" Dove vai tu" di Benedetta Cipriano

Ciao Rumors! Oggi la nostra Tiziana per la Rubrica Self ci parlerà di un romanzo dalle sfumature contemporanee, Dove vai tu di Benedetta Cipriano.
Titolo: Dove fvai tu
Autrice: Benedetta Cipriano
Genere: Contemporary Romance
Editore: Self Publishing
Prezzo: ebook 2,99€
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Keira
Sono stata tradita, illusa, umiliata.
Sono scappata.
Sono diventata un’anima, mille anime, mille corpi.
Mi sono confusa tra la gente, ho camuffato il mio dolore.
Sono il buio, sono la notte più nera e senza stelle.
Lui è la mia luce, la mia chiave d’accesso alla libertà.
Ma io non mi lascio ferire.
Io ferisco.

Dave
Lei stava scappando.
Io sono stato un complice inconsapevole della sua fuga.
L’ho rinnegata, l’ho detestata, demolita, abbattuta.
Ho provato a dimenticarla.
Ho fallito.
Ma adesso lei è qui, i suoi occhi puntati nei miei.
Mi guarda, mi sorride, mi uccide.
E io lo so, mi ferirà.

“Dove sei diretta?”
“Dove sei diretto tu” disse lei, volgendo lo sguardo al finestrino.
“Io vado a San Diego” affermai, come a cercare una risposta che ero sicuro non sarebbe mai giunta.
“Io vado dove sei diretto tu” ribadì.

Tutto inizia con un viaggio. Lui è un professore di filosofia, sexy da morire e con un’orribile giacca elegante, diretto verso San Diego per il suo primo incarico come insegnante. Lei è una ragazza con i capelli rosa, gli occhi tristi e uno sguardo arrabbiato di chi ha fallito nella vita, in fuga per ricominciare a vivere. Insieme a loro la strada, i versi di Platone e la curiosità, in un viaggio on the road dove le parole sono di troppo, perché sono i silenzi a raccontare le loro storie. Loro sono Davie e Keira e stanno iniziando un viaggio la cui vera destinazione è ancora indefinita.

“Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco, che in anno di conversazione” (Platone)

Quattro anni dopo Keira è ancora in fuga da se stessa. Di giorno studia presso il college di San Diego, mentre ogni notte indossa mille parrucche dai colori diversi. Mille colori di mille volti, per mascherare la Keira che lei stessa ha scelto di dimenticare. A casa ha lasciato l’illusione dell’amore verso la sua famiglia, quando il tradimento, l’umiliazione e la vergogna hanno preso il posto di quel calore con cui per diciotto anni è stata amata e rispettata. Ora non è rimasto più nulla. In una manciata di secondi la sua vita è scomparsa e il suo cuore è stato distrutto.

Mille maschere per fuggire il suo dolore. Come un camaleonte ogni notte Keira si trasforma in tutto ciò che gli altri vogliono che sia. Una donna disillusa e umiliata che attraverso fiumi di alcool e fugaci incontri, riesce ad annientare il dolore della sua anima spezzata.

Ma sono ancora le parole di Platone che riportano Keira a incontrare quell’uomo con la giacca elegante. Sembra un gioco del destino, ma per quattro anni Dave, ovvero il Professor Hoffman, ha insegnato nello stesso college dove studia Keira e solo ora entra in contatto con lei. Keira si sta laureando in letteratura inglese, ma sceglie proprio Platone come collegamento alla sua tesi. In questi anni passati, quando la solitudine l’avvolgeva come una spirale senza confini o quando il buio ottenebrava la sua vita, le parole di Platone, che quel ragazzo le aveva raccontato, rischiaravano i suoi giorni e il ricordo di quel viaggio diventava un barlume di luce.


I loro occhi si incontrano e si riconoscono, ma sono ancora i silenzi a parlare per loro. Il professor Hoffman così bello e intelligente, un uomo dalle profonde conoscenze, non può certo ricordarsi di quella ragazza dai capelli rosa a cui aveva dato un passaggio verso San Diego. Ma Dave i suoi occhi li riconoscerebbe ovunque. Ci sono state notti in cui il ricordo di quella ragazza così particolare ha riempito i suoi sogni. C’è qualcosa in lei che lo attrae in modo quasi viscerale.

Dave e Keira sono apparentemente diversi, ma si appartengono nel profondo. La connessione fra loro sembra quasi una magia. La fragilità di Keira è pane per la sicurezza di Dave. Eppure hanno ambedue qualcosa che li accomuna: la voglia di vivere la vita secondo le proprie scelte. E se quelle scelte convogliassero proprio nell’appartenersi non più come insegnante e studente, non più come l’uomo con la giacca elegante e la ragazza dai capelli rosa, non più come un gioco del destino, ma solo come Dave e Keira, due anime affini. Solo e semplicemente un uomo e una donna che hanno voglia di appartenersi.

Ma questo è quello che il lettore desidera sin dall’inizio di questo viaggio. Un viaggio introspettivo in cui l’autrice con una scrittura quasi poetica accompagna il lettore verso la conoscenza del dolore, del perdono e della rinascita, e lo fa in punta di piedi, con eleganza, quasi fosse insieme a lui uno spettatore degli eventi.

“Ma quello sguardo era anche frastagliato di ferite, era uno sguardo crepato, instabile, ma c’era anche una sorta di integrità in esso, confusa tra le fragilità”

Keira è una ragazza profondamente delusa e ingannata dalla vita. Ha creduto nell'amore incondizionato delle persone più importanti della sua vita che l’hanno profondamente tradita, per poi scegliere la fuga come unica via di uscita. Le sue sicurezze sono diventate incertezze. Le mille maschere che indossa sono per dimenticare momentaneamente il proprio dolore, per poi ritornare a essere la Keira sofferente. Perché vivere nel dolore significa ricordare la disillusione della vita, e questo sembra il suo modo punitivo di continuare a vivere. Sarà un percorso molto difficile e doloroso quello verso il perdono. Perdonare significa andare oltre gli accadimenti e riconoscere l’umanità delle persone e i loro sbagli. Perché l’amore è sopra ogni cosa e Keira dovrà spogliarsi dei mille volti costruiti per accettare e perdonare gli errori altrui, riacquistando così quelle sicurezze per vivere secondo la sua natura: una ragazza allegra, istintiva e piena di energia.

“Mr. Sesso e Cultura. Avevo deciso di chiamarlo così. Dave non era classicamente bello, era affascinante; le sue parole e la sua dialettica impeccabile avevano il potere di farti sentire piccolo e nudo di fronte al mondo”

Dave è l’uomo che tutte vorremmo accanto. Bello, sexy e con una dialettica impeccabile che denota tutta la sua cultura. Questo lo rende un uomo affascinate e sicuro di se. Un uomo che dietro la sua positività, nasconde anche delle insicurezze. Dave sta vivendo infatti seguendo un piano ben preciso, mettendo da parte i suoi voleri. L’incontro con Keira risveglia in lui desideri carnali e la curiosità di scoprire cosa c’è oltre le sue maschere.  Ogni giorno costruisce delle barricate contro quei sentimenti e quella voglia di possedere Kiera che potrebbero scombinare i suoi programmi. Ma è talmente forte il desiderio di averla, che tutte le sue difese risulteranno dei veri fallimenti.

Il loro sarà un percorso di cambiamento e di maturazione alla ricerca del proprio io. Dovranno perdonare e farsi perdonare, dovranno fare delle scelte, e riconoscere i propri sentimenti, ma soprattutto dovranno crederci fortemente per ostacolare ogni gioco avverso del destino che continua a remare contro. Il viaggio vero della vita è appena iniziato e loro non dovranno fare altro che inseguire i propri desideri.


Benedetta Cipriano ha raccontato una storia in cui il dolore e la sofferenza sono stati messi in primo piano. Ma non c’è solo questo, perché in ogni pagina affiora la voglia di cambiamento e di ricostruzione. Ha saputo perfettamente caratterizzare i personaggi scavando nel loro profondo, motivando le loro sofferenze e le scelte della vita. È riuscita ad accompagnare il lettore verso il loro cambiamento in perfetta sintonia con i tempi e con gli eventi della storia. Dove vai tu è un viaggio emozionale in cui predominano sentimenti forti che solo alla fine arrivano al traguardo. Il percorso a volte è doloroso, altre volte regala dei veri momenti di passione con cui il lettore viene trasportato fino alla fine. Dolore, passione, e amore sono accompagnati dal susseguirsi di citazioni filosofiche che rendono la storia ancora più profonda. Non mi stupirei un giorno di trovare un libro di questa autrice “sullo scaffale” perché il talento c’è e si percepisce tra le righe. Le emozioni sono state infinite, vi consiglio di farvi trasportare in questo viaggio insieme a Dave e Keira perchè a volte le sensazioni provate sono state talmente forti da sentire i brividi sulla pelle.
Tiziana

“La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli” (Nietzsche)
philosophia2014 ha detto...

Vi ringrazio dal profondo del cuore :)

Benedetta

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