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martedì 22 maggio 2018

Review Party "Javier" di Debora C. Tepes

Ciao Rumors. Oggi Erika ci parlerà del nuovo libro di Debora C. Tepes, intitolato Javier. Javier è un mafia romance, autoconclusivo, che vi stravolgerà dalla prima all’ultima pagina.
Titolo: Javier
Autrice: Debora C. Tepes
Editore: Self Publishing
Genere: Mafia Romance
Prezzo: 2,99

Vi starete chiedendo chi sono.
Sono un uomo disposto a tutto. Mi hanno voluto per la mia ferocia, mi hanno scelto per la mia imperturbabilità, e mi hanno trovato. Ora ho una missione da portare a termine e, costi quel che costi, non lascerò che il mio sangue macchi questa terra infetta.
Sono una macchina da guerra: le armi con cui mi difendo, le vite con cui gioco e la violenza con cui combatto mi rendono l’uomo che da dodici mesi guardo allo specchio. Qualcuno potrebbe definirmi il peggiore dei bastardi, e avrebbe ragione.
Nessuno mi fermerà.
Nessuno potrà impedirmi di raggiungere il mio obiettivo, neanche lei.
Il suo sguardo è letale, il suo sorriso è pericoloso, la sua rabbia è devastante. Lei è proibita, ma io possiederò il suo corpo, soggiogherò la sua mente e risucchierò la sua anima. Mi nutrirò di lei come il peggiore dei predatori.
Se proverà a opporsi, la distruggerò.
Nessuno dovrà scoprire chi sono.
Soprattutto lei.
Ciao Rumors,
non so quante/i di voi amino le storie di Debora C. Tepes e aspettino con ansia e trepidazione di conoscere i suoi nuovi personaggi, io sinceramente non avevo mai letto nulla di suo, almeno finché non è arrivato Javier, suo ultimo romanzo, sul mio kindle: una meravigliosa scoperta!

“…quella ragazza mi attira come il sangue attira gli squali. È qualcosa di accecante e distruttivo, è qualcosa di animalesco e brutale.”

Javier è un mafia romance, autoconclusivo, che vi stravolgerà dalla prima all’ultima pagina e credetemi se vi dico che alla fine non potrete dimenticare Javier e Yamile.
Il romanzo è suddiviso in tre parti in cui non vi è una narrazione alternata tra i capitoli, ma ogni parte avrà un singolo pov, maschile o femminile.
La storia è un crescendo di emozioni che stravolgono completamente il lettore, paura, tormento, voglia di rivalsa ogni cosa traspare dalle parole e diviene impossibile staccarsene.
Ho apprezzato molto l’accuratezza con cui l’autrice ha descritto le scene per quanto violente e crude senza risparmiare colpi, ma dando maggior corposità alla narrazione. Ammetto che in qualche passaggio ho storto il naso per quanto fossero vivide determinate descrizioni ed è un punto di merito in quanto il lettore riesce realmente a immergersi nella storia. Anche la rappresentazione dei personaggi secondari viene fatta con molta attenzione e precisione ai dettagli, impeccabile le caratteristiche di ognuno di loro che consentono di delinearli alla perfezione i vari personaggi e comprendere immediatamente chi sono.
Ho amato tantissimo il personaggio di Santiago, vittima di un mondo in cui non vorrebbe vivere, ma a cui è legato inesorabilmente. La dolcezza con cui si prende cura della sorella, il dovere di prendere parte alle questioni familiari, l’allegria e la spensieratezza con cui si mostra davanti a tutti nascondo in realtà l’animo sensibile e fragile di un ragazzo che vorrebbe vivere la sua vita con serenità e senza vincoli.
Javier è un romanzo dalle sfumature erotiche-dark che parla di un mondo in cui non c’è morale, in cui lo scrupolo non fa da padrone a nessuno e l’unica cosa che conta è una sola: il potere. Cos’altro potrebbe desiderare la famiglia più ricca e potente di narcotrafficanti? Il controllo assoluto del proprio business e non importa se per raggiungerlo bisognerà coinvolgere innocenti e macchiare con il loro sangue le terre da conquistare e Javier questo lo sa bene. Lui, vittima di quello stesso sporco e corrotto mondo, vuole mettere fine a tutto questo. È una macchina da guerra costruita per il solo scopo di ripulire dalla faccia della terra la feccia che la ricopre e ne strappa l’energia. È conscio che la sua sia una missione pericolosa e lui sarà disposto a tutto pur di portarla a termine anche al costo di perdere la sua anima lungo la strada o sacrificare la sua stessa vita.
Ma immerso nel paradiso del peccato tra fiumi di alcool, droga e donne pronte a soddisfare ogni suo desiderio riuscirà a ricordarsi le sue origini o si perderà trasformandosi in un uomo pronto a tutto pur di soddisfare i suoi più reconditi desideri?
Riuscirà a distinguere tra finzione e realtà o si immedesimerà così tanto nella parte da interpretare da perdere completamente la rotta?
E poi c’è lei: Yamile. Il suo nemico, che lo ammalia, lo stuzzica lo reclama e mette a nudo la parte più crudele di lui; un uomo senza ritegno, un mostro che lui cerca di tenere nascosto dentro di sé. Javier cercherà in tutti i modi da allontanarsi da lei che indomita, ricerca la sua agognata felicità.

“La fisso con disprezzo, come se fosse davvero una sgualdrina, come se il suo odore fosse rivoltante, come se il suo corpo fosse contaminato.
È l’unico modo per respingerla.
È l’unico modo per detestarla.
È l’unico modo per non arrendermi a lei.”
“...quei frammenti taglienti e scuri di anima che entrambi possediamo reclamano di connettersi,
per regalarci almeno una parvenza di felicità. Eppure sappiamo che quell’emozione è bandita dalle
nostre esistenze.”


Una passione così potente li divora e li distrugge lentamente, annichilendoli e devastandoli dalla
consapevolezza di non poter mai avere il lieto fine che desiderano ardentemente. Una passione folle
che li spinge a compiere gesti irrazionali.
Lei è un personaggio davvero molto complicato, fragile e vulnerabile da un lato e pericolosa
dall’altro. Si lascia andare a quell’uomo senza pudicizia, permettendogli di umiliarla in più di
un’occasione, di denigrarla trattandola alla stregua di una sgualdrina. Eppure per quanto lui la faccia
soffrire non riesce a tenerlo distante, perché il quelle mura ormai divenute la sua prigionia, lui
rappresenta la sua boccata d’ossigeno.
Debole e psicologicamente a pezzi si lascia andare ad un amore che la devasta nel corpo e nella
mente, perché per quanto nociva e sbagliata possa essere non può fare a meno di desiderare quegli
occhi scuri su di lei, donandogli quel poco che resta.
Gli sta accanto anche se significa soffrire.
Gli sta accanto anche se significa morire lentamente dentro.
Gli sta accanto anche se significa spezzarsi in mille pezzi.
In più di un’occasione cercherà di staccarsi da lui, ma non riesce a competere con l’attrazione che
prova per lui, è sadica e cerca di far crollare le difese di Javier mettendolo al tappeto.
Ma quando la verità verrà a galla lei sarà ancora lì a donargli il suo cuore?
È una lettura che mi ha letteralmente spiazzata!
La storia scorre e non si può non immergersi nella lettura e farsi coinvolgere emotivamente e
psicologicamente da questa coppia, con la paura e il cuore in gola che tutto presto o tardi possa
concludersi spiacevolmente. È una storia che vi trascina dentro un modo spietato, crudo, pieno di
violenza in cui non ci sono taboo. I momenti di dolcezza e di tenerezza saranno pochi, le parole
sono violente, dannose e vi immergono in un mondo in cui ciò che è giusto diventa sbagliato e ciò
che è sbagliato diventa giusto.
Il cinismo, la vendetta e la sicurezza del protagonista maschile sono i pilastri che strisciano nelle
prime pagine, lo si nota nelle sue parole, nei suoi atteggiamenti, ma poi BOOM! Colpo di scena.
Ogni certezza si sgretola sotto ai suoi piedi divenendo sfumature sottili sostituite da sentimenti
diversi: paura e tormento. Paura di perdere qualcosa di importante. Tormento per non aver cuò che
desidera: lei.


Non mancano i colpi di scena che serpeggiano lungo la narrazione fino all’epilogo. Sul finale non
mi sbilancio sia per evitare spoiler, ma spero con tutto il cuore che l’autrice ci dia un piccolo
assaggio di ciò che potrebbe succedere dopo perché ammetto che chiuso il kindle ero un po’ turbata.
Sinceramente non sono riuscita ad affezionarmi molto ai personaggi principali, almeno non
all’inizio. Lui così cinico e disposto a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo si comporta peggio di
quegli uomini che vorrebbe distruggere, ma andando avanti nella lettura mi sono dovuta ricredere.
Javier è un sopravvissuto della sua terra, un uomo privato dall’affetto dei genitori troppo presto e
non riesce a lasciarsi andare ai sentimenti. L’amore è una debolezza che non tutti si possono
permettere eppure non appena posa i suoi occhi in quelli verdi di lei tutto cambierà. Inizialmente
non avendo il pov di Yamile ho pensato che fosse un personaggio troppo debole e priva di spina
dorsale, ma non appena si apre la seconda parte, beh, molto cose non erano più insensate. Lei vuole solo essere libera da quel mondo che la tiene prigioniera. Vuole condurre una vita normale eppure si
ritrova rilegata in una vita che la divora e la danneggia psicologicamente, facendola morire dentro.

“Si può vivere morendo dentro. E si può morire con la convinzione di vivere serenamente.”

A differenza dei suoi personaggi, la sola arma che la Tepes usa solo le parole e devo dire che con
me è riuscita a centrare in pieno il bersaglio.

"Rifarei tutti gli sbagli commessi, ucciderei anche venti uomini, mi farei massacrare da tuo fratello
cento volte, per dimostrarti che per me sei indispensabile.”

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