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martedì 20 aprile 2021

Recensione "Jab, Hate vs Love" di Veronica Deanike

Buongiorno Rumors. Oggi per la nostra Mariaelena ci parla del romanzo in Self Publishing di Veronica Deanike intitolato Jab, Hate vs Love. Uscito il 26 Marzo 2021.

Titolo: Jab, Hate vs Love
SERIE: Boxing Club Series
Autore: Veronica Deanike
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Data di pubblicazione: 26 Marzo 2021
 

Quanto sottile può essere il confine tra odio e amore, quanto dolce il sapore della vendetta?
Fino a che punto è in grado di distruggerti?
Lo sa bene Jab, ex pugile nato e cresciuto nel Bronx. Raccolto dalla strada quando era bambino e poi, come un giocattolo rotto, abbandonato tra gli scarti.
Adesso è un uomo e la boxe è la sua vita.
Il passato, invece, è un nome da cancellare: Mina.

Quanto coraggio ci vuole a chiedere scusa, magari per colpe che non ci appartengono del tutto?
Quanta forza richiede guardarsi dentro e capire di aver sbagliato, trovare l’energia per cambiare, per essere felici?
Lo sa bene Mina.
Dello scintillio di Manhattan, dei soldi e del potere, conserva solo il benessere materiale.
La felicità ha un nome che non ha mai scordato e il volto bellissimo del ragazzo a cui ha detto addio dieci anni fa.

Bronx contro Manhattan.
Povertà contro ricchezza.
Sesso contro affetto.
Odio contro amore.

Un amore spezzato ancor prima di nascere.
Una passione ritrovata e consumata come all’interno di un ring, tra finte continue e colpi bassi.

Si aprono le porte del Boxing Club, dove il riscatto ha il profumo di pelle e sudore. Dove lo scontro può essere sleale e, a mandarti al tappeto, è la persona che si ama di più.

IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI



Ciao Rumors,
sono tornata a farvi compagnia per parlarvi dell’ultimo libro che ho letto “JAB – Hate Vs Love” di Veronica Deanike, una storia travagliata, non totalmente nelle mie corde ma che mi ha fatto comunque buona compagnia e mi ha fatto riflettere.

Il titolo di questo libro è azzeccato al cento per cento, Hate Vs Love, Odio Vs Amore, e in questa storia c’è tanto odio che contrasta con una quantità spropositata di amore.

È la storia di Jab, vero nome Michael, pugile del Bronx, e Mina, Wilhelmina, giovane ereditiera di Manhattan. Sono passati 10 anni dall’ultima volta in cui si sono visti, 10 anni di rancore e odio da parte di Jab verso Mina e la sua famiglia, verso la sua piccola “Occhioni” che non l’ha più cercato e non si è più preoccupata di che fine avesse fatto. Mina dal canto suo ha iniziato ad amare Jab fin da piccola, lui era il suo porto sicuro, la consolava quando le serviva, la abbracciava come nessun altro aveva mai fatto, neanche i suoi genitori. Lo ama tuttora e molto più di prima, solo con la presenza di Jab al suo fianco lei può tornare a respirare.

Mina torna nel Bronx per Jab; dopo la morte dei suoi genitori ha deciso di cercarlo, finalmente nessuno poteva più ostacolarla, le decisioni che prendeva dipendevano solo da lei e non doveva renderne conto a nessuno. Appena i suoi occhi incrociano quelli di lui sono già scintille.

È talmente alto che mi sento la bambina di un tempo. Mi fissa con due occhi verdi come smeraldo purissimo. La barba, all’apparenza ruvida, incornicia la bocca carnosa e atteggiata in una smorfia eloquente. È chiaro ciò che pensa di me: una ragazzina dell’Upper East Side che viene nel Bronx in cerca di avventura. Ci fissiamo per istanti interminabili, studiandoci come due animali provenienti da emisferi opposti……
Quando i nostri occhi si agganciano sembra non vogliano lasciarsi più. Cerchiamo entrambi qualcosa, lo so, lo sento.


Jab è scioccato, il suo odio nei confronti di Mina è accecante, tanto quanto l’attrazione per lei è devastante. Non si sarebbe mai immaginato che a distanza di dieci anni, dieci lunghi anni si sarebbe finalmente decisa a cercarlo. Perché ora che era finalmente riuscito a ricostruirsi una vita lontano da lei? Perché era tornata, voleva ferirlo ancora? Secondo Jab è proprio così, non sarebbe più tornato a fidarsi di lei, il suo sangue ribolliva per quanto astio aveva nei suoi confronti e per quanto, nonostante tutto, la desiderasse.

La odio con tutto me stesso. Non c’è stato un fottuto giorno, in questi dieci anni, in cui non abbia pensato a lei. Ieri, vedendola parlare col mio vecchio, mi si è fermato il cuore; quando poi è ripartito, sembrava volesse fracassarmi le costole. Non credevo ai miei occhi. La principessa ha lasciato Manhattan!
I nostri occhi si cercano, si trovano, si incatenano. Con lei, dolore e ricordi felici hanno lo stesso sapore amaro. Mi lecco il labbro inferiore come a cancellarlo. Lei segue il movimento e per un attimo, solo per un attimo, ricordo l’odore del suo respiro, dell’aria che separò quel bacio prossimo, ma mai dato.


Mina è testarda, non si vuole arrendere e non si fa intimorire da Jab e dai suoi modi duri e strafottenti, non saranno certo i suoi atteggiamenti a farla desistere; nonostante lei abbia solo 25 anni c’è un vero e proprio impero nelle sue mani e come è in grado di tenere le redini della sua azienda, sarà in grado di far crollare anche le difese di Jab. In fondo, ma molto in fondo, all’anima di Jab esiste ancora Michael, esiste ancora quel ragazzino scontroso che la faceva sentire viva.

«Ti ricordi quando ero piccola e venivo da te perché avevo paura di affrontare un problema? Mi sgridavi e mi dicevi che esistono difficoltà insormontabili. Mi dicevi che bisogna essere forti e che questa vita bisogna imparare a prenderla a calci nel culo, se no sarebbe stata lei a farlo. Mi hai insegnato a non essere codarda. Io, adesso, davanti a te ho timore, ma sei stato tu a dirmi che non bisogna mollare. Non me ne andrò da qui fino a quando non mi ascolterai.»

Jab inizia con Mina una lotta senza esclusione di colpi, la vuole far soffrire sia fisicamente che moralmente, vuole vederla strisciare come lui si è trovato a strisciare tanti anni prima. Jab è cresciuto senza una figura paterna, con una madre che campava drogandosi e facendo la prostituta, a causa della quale è stato cacciato da casa di Mina come se fosse immondizia. I genitori di Mina lo avevano protetto e avevano dato un tetto sopra la testa a lui e a sua madre, fino a che quest’ultima non ha rovinato tutto. E da un giorno all’altro si è trovato senza niente e a dover lottare per riuscire a vivere. E Mina cosa ha fatto? Nulla, non lo ha difeso, non lo ha più contattato, lo ha dimenticato; ma ai tempi Mina era ancora una bambina, e farle la guerra adesso ha comunque per lui un sapore amaro.

L’odio vince sempre sull’amore: la vita mi ha insegnato questo. Ed è l’unica cosa in cui voglio continuare a credere.
Fingere che non me ne sbatta nulla di lei, del nostro passato e di qualsiasi futuro stia immaginando. Voglio rispedirla da dove è venuta e convincermi che sia morta. E con lei il mio passato.
Mi strofino la faccia come a cancellare il passato, però è qui, davanti a me, che mi tormenta alla stessa maniera, con la stessa persona, solo più donna, solo più bella. Reclino la testa, esasperato. Inutile fingere indifferenza. Sono già allo stremo e lei non ha neanche iniziato. Chiudo gli occhi e inspiro forte dal naso. Cerco una dimensione lontana, una in cui non esistano i suoi occhi, il suo odore e la presenza dolorosa di quel corpo che non voglio avere.


Mina riesce a convincere Jab a darle una possibilità, ad ascoltare la sua versione dei fatti, è disposta a tutto, a concedergli tutta sé stessa. Jab si prende ogni minima parte, la possiede in ogni minima parte, fisicamente e nell’anima, non le fa del male, non la picchia, non lo farebbe mai, ma i sentimenti che le dimostra con i gesti e con le parole sono un misto di odio e amore devastanti. Jab si comporta con Mina come il classico maschio alfa: se lui la vuole lui se la prende.

Poi il suono delle sue parole mi investe, centra in pieno il mio volto e tutto si blocca. «Ti amo, Michael. Ti ho sempre amato e ci ho messo dieci anni ad accettarlo. Adesso non ho più paura e me ne andrò da qui solo se capirò che non ho alcuna speranza di farmi perdonare…… Il mio unico errore è stato quello di non aver avuto abbastanza coraggio per lasciare tutto e inseguire te. Ma la verità è che non avevo la certezza che ci saresti stato. Mi hai sempre odiata, la corrente che avvertivo in tua presenza poteva essere solo un sogno, il frutto dell’immaginazione di una ragazzina infatuata del ragazzo più burbero e lunatico che si potesse immaginare. Se adesso sono qui è perché quel coraggio l’ho trovato. »
«Ti odio, lo ripeto, ma ti voglio. Da troppo tempo per non approfittarne adesso.» «Allora è questo che vuoi fare? Usarmi?» «Una cosa del genere» le rispondo vago.


Jab distrugge Mina con i suoi modi e i suoi rifiuti, Mina distrugge Jab dimostrandogli tutto quello che prova per lui.

Mi sento usata, triste, sola. Cosa credevo di fare? Non sono forte, determinata, sicura di me. Mi ha spezzata e gliel’ho permesso io. Non una parola, un abbraccio, una carezza. Appoggio la fronte alle piastrelle e mi abbandono ai singhiozzi. Stupida. Stupida.

Ho preso tutto di lei e non le ho dato niente di me. Solo il mio corpo, l’odio, il rancore…
Ho bisogno di sentire la sua voce, che parli di noi, di qualcosa di buono che è sopravvissuto, capace di uccidere i miei demoni.


Quando Jab scopre che Mina ha problemi seri di autolesionismo, capisce che è arrivato finalmente il momento di riavvicinarsi a lei, a quell’unica persona alla quale aveva permesso fin da piccolo di guardarlo dentro e di scavare nella sua anima. Mina ha avuto una vita agiata con la presenza di entrambi i genitori, ma ha sempre sofferto la mancanza di amore e affetto, sentimenti che solo in Jab ha trovato. Negli anni in cui sono stati divisi forse Mina ha sofferto più di Jab, una vita fatta di incubi durante la notte e di dolore che si auto produceva. Jab, negli anni di lontananza, ha sì sofferto ma è riuscito a sopportare tutto grazie al pugilato e alla nuova famiglia che ha costruito grazie a questo sport e forse grazie anche a quell’odio che, in fondo, ha mantenuto vivi i suoi veri sentimenti per Mina.
Mina e Jab sono fatti per stare insieme, Mina lo sa e anche Jab ne è consapevole, nonostante tutto.

I capelli raccolti e il trucco leggero mi portano indietro nel tempo. È la mia bambina, la mia ragazzina, la mia donna. Mina…
La vita, a volte, fa dei giri strani. L’importante è saper cogliere le possibilità che, seppur poche, possono cambiare il corso di una vita. Il possesso non è un sentimento nobile, ma io sono così. Non un principe, non un galantuomo. Sono Jab, il pugile. E la amo da morire.


Questa storia non è stata facile da leggere per me, e non perché io viva in un mondo di sogni, fatto di solo cose belle; per niente, sono ben consapevole del male e delle difficoltà che ci sono nella vita di ogni giorno. Forse è proprio per questo che ho avuto difficoltà con questo libro, ho sentito fin sottopelle la disperazione di Mina, il dolore che provava nel suo cuore per non avere Jab al suo fianco ed ho sentito anche tutto il rancore di Jab nei confronti di Mina, tutte le sue paure legate ad una vita per niente spensierata.

Il linguaggio utilizzato dalla scrittrice è forte, a volte forse troppo, ma col senno di poi, se non avesse scritto in questo modo, la storia non avrebbe avuto senso. Con ogni parola è riuscita ad evidenziare il contrasto tra odio e amore… Anche se odio e amore spesso vanno di pari passo.
A metà libro ho avuto un blocco e non sapevo se sarei riuscita a finirlo, quando sono arrivata all’ultima pagina ho capito che mi sarei pentita se non lo avessi letto.

A presto.

Mariaelena



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