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giovedì 5 agosto 2021

Recensione "Mille canzoni d'amore" di Brittainy Cherry

Ciao Rumors. Oggi la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance edito Newton Compton Editori intitolato Mille canzoni d'amore di Brittainy Cherry. Uscito il 29 Luglio.  
 
  

Titolo: Mille canzoni d'amore
Autore: Brittainy Cherry
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romance
Data di uscita: 29 Luglio 2021
 
Il nuovo romance da un'autrice di culto

Una storia d’amore coinvolgente, travolgente, straripante. Semplicemente perfetta.

Emery non si è mai sentita più sola. Crescere una figlia è la cosa più bella della sua vita ma anche la più difficile: deve lottare per non perdere il lavoro di barista perché, senza nessuno che le aiuti, senza nessuna ancora di salvezza, qualsiasi spesa imprevista potrebbe capovolgere tutto il loro mondo. Sconvolto dalla morte del fratello gemello e compagno di band, la rockstar Oliver Smith sta cercando di risolvere i suoi problemi. Purtroppo non gli riesce granché: i fan lo seguono ovunque vada, i paparazzi immortalano i suoi momenti peggiori. Il caso ha portato Oliver proprio nel bar in cui lavora Emery. E quando lei lo aiuta a seminare la folla, si ritrovano soli: due persone i cui percorsi sono segnati dalla perdita e dal dolore. Entrambi hanno un’incrollabile speranza. Ma il loro amore può resistere al mondo?
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 
Bentrovati Rumors,
nuovo libro, nuove emozioni. Oggi vi parlo di Mille Canzoni d’Amore di Brittainy Cherry edito Newton Compton Editori. È una storia difficile; i temi trattati sono delicati e per leggerla bisogna avere dei nervi saldi ed essere ben consapevoli di quello che si sta leggendo.

I protagonisti sono Oliver ed Emery, lui un famoso musicista, lei una giovane madre di una bambina di 5 anni. Sono due anime distrutte dalla vita, due cuori induriti, entrambi hanno perso la speranza di vivere una vita felice e tranquilla.

Oliver è diventato famoso insieme al fratello, sono il famoso duo Alex e Oliver, fratelli gemelli con un dono immenso e che hanno visto realizzarsi il loro sogno di sfondare nel mondo, facendo quello che più amano: fare musica e trasmettere emozioni alle persone che li seguono e sostengono. I loro caratteri sono diversi, ma insieme sono un’esplosione in tutti i sensi. Oliver non è niente senza Alex e Alex non è nessuno senza Oliver. Ognuno è la metà di un solo cuore, come quel cuore spezzato che portano al collo in una catenina regalata dalla loro madre, le due parti unite ne ricompongono uno solido e forte. Alex è solare, un chiacchierone, il classico animale da palcoscenico; Oliver è chiuso nel suo mondo, timido e riservato, esprime tutto con la musica, ma le parole che escono dalla sua bocca sono sempre troppo poche se si tratta di interagire con le persone.

Io, invece? Mi ci voleva tempo per conoscere una persona. Non mi aprivo subito, il che a volte mi faceva apparire freddo. Ma era il contrario, in realtà. Volevo vedere il reale spessore di una persona. Non volevo osservarla solo con il sole, bensì vedere anche la sua pioggia e le sue nuvole.
Le uniche cose che io e Alex avevamo in comune erano i gusti musicali e l’aspetto fisico. Dai ricci capelli castano scuro agli occhi color caramello, che non avevamo preso dai genitori.


Quando in un incidente stradale Alex ne rimane vittima, il mondo di Oliver crolla, non riesce più a fare musica senza suo fratello, non riesce più ad approcciarsi con le persone. Quelli che riesce a tenersi vicino sono ben pochi, anche con i suoi genitori ha difficoltà ad aprirsi, pur sapendo che loro ci sono per lui e sempre ci saranno. Oliver senza Alex non è nessuno, non riesce più a vivere, anche solo respirare risulta difficile. Oliver si isola da tutto e da tutti, inizia a bere troppo spesso perché solo con l’alcol riesce a spegnere i pensieri e riesce a dimenticare, anche se per poco tempo.

La mia etichetta discografica mi aveva dato la possibilità di diventare un artista solista, e quella era stata l’occasione per far sì che nessuno del mio team restasse disoccupato. Però… non sapevo come essere un artista solista. Cavolo, non sapevo nemmeno come esistere senza mio fratello.

La maggior parte degli specchi in casa mia erano coperti da lenzuola. Non mi guardavo allo specchio da tantissimo tempo perché, ogni volta che lo facevo, era Alex a fissarmi di rimando.


Emery ha Reese; la sua piccola bimba di 5 anni è tutta la sua felicità, a parte lei non ha nessuno. I suoi genitori le avevano voltato le spalle, non che avessero avuto mai grande stima di lei, ma da quando era madre la situazione con loro era precipitata. Per loro lei era il diavolo, per una coppia di cattolici praticanti e totalmente inquadrati poteva essere solo un’offesa, un oltraggio alla Chiesa, quello che era importante per loro erano le apparenze e quello che pensavano le persone di loro. Una figlia ribelle e per lo più madre single era una vera vergogna. L’unica persona su cui Emery ha sempre potuto contare è Sammie, sua sorella più piccola, anche se negli ultimi cinque anni il loro rapporto si è raggelato; purtroppo, si sono allontanate e non certo per colpa di Emery. Si faceva in quattro per dare a sua figlia la vita che meritava, anche se doveva fare più lavori per dare da mangiare alla sua piccola; lo faceva senza problemi, per lei aveva rinunciato ai suoi studi e ai suoi sogni e, se anche avesse potuto tornare indietro nel tempo e modificare il suo futuro, avrebbe sempre scelto la felicità di sua figlia, anche se questo voleva dire rinunciare alla propria felicità.

Era una cosa che mi succedeva continuamente ormai da cinque anni, da quando Reese era venuta al mondo. Si spezzava perché ogni giorno mi sentivo come se la stessi deludendo. Come se non fossi abbastanza e non le stessi dando la vita che meritava davvero. Essere un genitore single era la cosa più difficile che mi fossi mai trovata a fare; tuttavia, non avevo avuto molta scelta. Il padre non avrebbe decisamente mai fatto parte della nostra vita, così avevo imparato da subito a gestire tutto da sola.

Emery ed Oliver si incontrano nel bar dove lei lavora e dove lui è andato ad annegare i dispiaceri nell’alcol dopo che per l’ennesima volta non è riuscito a ritornare sul palcoscenico senza suo fratello. Oliver avrebbe dovuto esibirsi in un concerto ma non ci era riuscito, era scappato rifugiandosi nel primo bar che aveva incontrato. Ad Emery sembra un sogno, ritrovarsi davanti il suo idolo, colui che spesso aveva popolato i suoi sogni e che con la sua musica l’aveva aiutata a superare i momenti difficili della sua vita.
Quando Oliver incrocia lo sguardo di Emery qualcosa dentro lui si muove in modo involontario, quasi come se fino a quel momento il suo cuore non avesse mai battuto in modo regolare e solo con lei avesse ricominciato a farlo.

Lei mi sorrise, una curva genuina sulle labbra, e mi fu chiaro che mi sbagliavo: era il sorriso il tratto più bello del suo viso, non gli occhi. Anche se gli occhi ci andavano molto vicino. Invece, quegli occhi più quel sorriso? Fenomenali. Dopo aver notato quell’accoppiata, qualcosa si irrigidì dentro di me. Un senso di familiarità.

Anche Emery rimane colpita da Oliver e non solo per la sua bellezza e per la sua bravura nel fare musica, ma per quella tristezza e sofferenza che gli leggeva negli occhi e che lo portava ad essere una persona come tutte le altre, una persona come lei che aveva dei demoni da affrontare e distruggere ogni giorno per vivere senza soccombere.

In quel modo, la mia fantasia dell’uomo che aveva composto la musica che mi aveva salvata nei momenti più bui sarebbe rimasta intatta. Sarei rimasta una pazza fanatica e non avrei dovuto affrontare la realtà: lui, semplicemente umano come tutti. Ricordai quando lo avevo conosciuto a un meet&greet anni prima; lo vedevo ancora come fosse Superman. E invece, adesso, avevo capito che era solo un uomo con i suoi dolori esistenziali, come chiunque altro. Non lo biasimavo per le sue sofferenze. Aveva letteralmente perso metà di sé.

Peccato che l’incontro con Oliver porta ad Emery solo guai perché a causa sua perde il lavoro e si ritrova disperata, senza sapere come fare, senza sapere come lei e sua figlia avrebbero potuto affrontare i giorni a venire. Cerca l’aiuto della sorella Sammie ma ancora una volta lei le volta le spalle, come aveva fatto cinque anni prima andandosene e lasciandola sola con una bimba neonata; non importava invece che Emery non l’avesse abbandonata quando i suoi genitori l’avevano cacciata di casa.
Quando Oliver viene a sapere cosa è successo a causa sua, decide di assumere Emery come sua chef personale in modo da ripagarla del danno causatole e per aiutarla a valorizzarsi in quello che più le piaceva fare. Ed è proprio da questa nuova esperienza che Emery inizia a conoscere nel profondo Oliver e farsi strada nel suo cuore. Le parti rotte di Oliver erano molto simili alle parti rotte di Emery; anche se appartenenti a due mondi completamente diversi, erano più simili di quello che si potesse immaginare.

Lo percepii. Certo, non potevo capire a pieno quel pensiero, ma percepivo quanto stesse parlando sul serio. Oliver Smith aveva paura a stare da solo, perché quelli erano i momenti in cui la sua mente sprofondava sempre più nel baratro. Anche la mia lo faceva, quando Reese era più piccola e io restavo sveglia a notte fonda mentre lei dormiva. Cadevo a pezzi e mi smarrivo ma, onestamente, è stato in quei momenti che ho imparato a trovare me stessa.

Emery entra in punta di piedi nella vita di Oliver, prima solo come sua chef e poi a poco a poco diventando sempre qualcosa di più. Emery non forza Oliver a parlare e ad aprirsi; lei semplicemente c’è e gli fa sapere che se dovesse aver bisogno del suo sostegno può contare su di lei. Certo, la convivenza con Oliver non è facile, le sue paure sono tante, i suoi lati oscuri difficili da abbattere e forse non sarebbero mai stati sconfitti del tutto. Oliver era già chiuso di suo e quando una persona perde una parte importante di sé come può essere un fratello, tornare a sorridere e a vivere come prima non è per niente semplice. Oliver non sapeva neanche più come si facesse a vivere, il suo era solo un sopravvivere. Ed è in questo sopravvivere che Emery inizia ad insinuarsi e inizia a ricucire le ferite di Oliver con la sua presenza e con quella di sua figlia Reese. Eh sì, anche Reese con i suoi cinque anni di assoluta sfrontatezza, esuberanza e simpatia inizia a farsi largo nel cuore indurito di Oliver.

Principalmente perché mi toglieva il fiato. Tutto riguardo a Emery era notevole. Dal modo in cui cucinava a quello in cui si vestiva. Fino al modo in cui amava sua figlia e quello in cui parlava: con una tale morbidezza nella voce... Starle intorno mi metteva a disagio perché una parte di me non voleva che se ne andasse. Era un posto sicuro per me, ed era qualcosa che non avevo mai trovato in una donna. Al di fuori della mia famiglia, non avevo mai trovato una persona che restasse sveglia fino a tardi al telefono con me, solo per assicurarsi che stessi bene. Ed Emery lo faceva con tanta premura.

Emery con la sua sola presenza riusciva a curare l’anima ferita di Oliver e Oliver riusciva a riempire quegli spazi vuoti della vita di Emery, riusciva a darle quell’affetto che le era sempre mancato in passato e quelle attenzioni e premure non aveva mai avuto dalla sua famiglia. Emery ed Oliver a poco a poco si stavano innamorando e le loro vite finalmente si stavano aggiustando. Emery era entrata nella vita di Oliver con delicatezza ma stravolgendola del tutto, riuscendo a colorare la sua grigia esistenza dei colori più belli dell’arcobaleno. E anche nella vita di Emery e Reese quei colori ricominciano a splendere. Tutto questo stava succedendo anche grazie alla passione che sia Oliver che Emery avevano per la musica; è grazie proprio alle canzoni che li accompagnavano ogni giorno, che le barriere che avevano eretto intorno a sé avevano iniziato a sgretolarsi poco alla volta.

Giorno dopo giorno, si aprì a me e ogni volta che mi rivelava un nuovo pezzo della sua storia il mio cuore si innamorava di lui un po’ di più. Era un uomo bellissimo con una bellissima anima sfregiata, e la parte migliore era che lui non sapeva nemmeno quanto bella fosse. Le schegge della sua storia erano esattamente ciò che lo faceva brillare.

 Era assurdo come funzionasse la vita. Negli ultimi mesi, non ero stato capace di ascoltare quella canzone senza sentire che il cuore mi veniva strappato dal petto. Ma avere qualcuno che la ascoltava con me, avere Emery lì a sentire la canzone, il testo, la storia dietro il suo significato, per me, mi faceva soffrire un po’ meno. Come se stesse condividendo quel fardello con me. Quando ero con lei, mi sentivo meno confuso, meno triste. Meno solo.


Il cammino di Emery ed Oliver non sarà semplice e purtroppo gli ostacoli che si porranno fra loro non saranno facili da affrontare, anzi arriveranno a capire che purtroppo l’amore non sempre può sconfiggere tutto. Emery dovrà ricordarsi che la sua priorità è sua figlia Reese, soprattutto quando i suoi genitori torneranno prepotentemente nella sua vita e cercheranno di portargliela via, grazie anche al sostegno di Sammie che è tornata a vivere con loro. Emery non può pensare solo a sé stessa, quello che conta è solo la felicità di Reese anche se questo vuol dire rinunciare al suo unico e grande amore. Oliver dovrà lasciarla libera perché non è giusto che si sacrifichi per lui perché non è più in grado di camminare sul sentiero della vita da solo. Oliver è consapevole tanto quanto Emery che chi ha un lato oscuro e difficile come il suo, non può di certo sbarazzarsene; dovrà conviverci tutta la vita.

A questo punto della storia sono tante le domande che viene naturale porsi. L’amore tra Emery ed Oliver è davvero così forte ed è in grado di rimanere tale di fronte alla avversità della vita? Oliver riuscirà veramente a riscattarsi una volta per tutte dal suo stato di apatia o senza Emery soccomberà nuovamente? Emery riuscirà a tenere Reese con sé o i suoi genitori bigotti riusciranno ancora a distruggerla? Perché Sammie ha voltato le spalle ad Emery invece di ricucire il rapporto che ha con la sua unica sorella? Cosa nasconde Sammie? La povera piccola Reese riuscirà ad avere finalmente una famiglia “normale” come tutti i suoi amici? Queste sono solo alcune delle domande che hanno affollato la mia mente mentre scorrevo le pagine, man mano che le leggevo. La storia di Emery ed Oliver è una storia complicata, i temi trattati sono delicati e difficili, si parla di bullismo, abbandono, violenza, soprusi e vigliaccherie, temi complessi e che non sempre si è portati ad accettare. Nella vita di ogni giorno purtroppo tutto questo esiste veramente, non è qualcosa che si trova solo sui libri ma è reale; nel mondo ci sono veramente persone che devono affrontare tutto questo e che lottano ogni giorno per cercare di rimanere a galla e di riemergere dall’oscurità, ritrovando finalmente la luce che possa illuminare la strada della propria vita.

Il sentimento che nasce tra Oliver ed Emery è sincero, puro, viscerale, è fatto di rispetto e stima reciproca; nessuno nei due vuole predominare sull’altro, entrambi vogliono arrivare a camminare sul sentiero della vita l’uno di fianco all’altro. Il legame tra i due protagonisti è basato sui valori cardini della vita di ognuno di noi: amicizia, amore, famiglia, fiducia, rispetto e sostegno reciproco. Non solo i protagonisti, ma ogni singolo personaggio di questa storia ha lasciato il segno: i genitori di Oliver, i genitori di Emery, gli amici e lo staff di Oliver, la vicina di casa di Emery, Sammie, Reese e non da ultimo Alex. 

Il modo di scrivere dell’autrice è ben articolato ma fluido e ben comprensibile, non ci sono giri di parole, non è per niente noioso, è coinvolgente, accattivante e rispettoso nei confronti dei temi che vengono narrati. È un libro che mi ha piacevolmente colpito e che mi ha fatto riflettere; la vita di ognuno di noi è difficile, ognuno di noi, chi più e chi meno, ha un lato oscuro che si porta con sé e che deve continuamente combattere ogni giorno per cercare di vivere in maniera dignitosa, cercando di essere felice soprattutto per le piccole cose e senza mai cercare di avere il troppo che non ci serve. Tutte le parole di questo libro sono riuscite a scalfire la mia anima e ad insediarsi in un angolino del mio cuore.

C’è un passaggio importante, che racchiude però un po’ tutto quello che c’è di giusto e vero nella vita ed è questo:

In quel momento, compresi la verità sulle famiglie. Non esiste uno stampino con cui creare i legami affettivi. Le famiglie possono avere differenti forme e dimensioni. Alcune sono legate dal sangue e altre dai battiti del cuore. Alla fine dei conti, non importa cosa le unisca; importa soltanto che restino unite. Che ci si prenda cura l’uno dell’altro e ci si ami in modo incondizionato.

E con questo vi saluto readers, consigliandovi di non lasciarvi scappare questo libro e di lasciarvi trasportare dalla dolce musica delle Mille Canzoni d’Amore di Oliver ed Emery.

Mariaelena




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