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martedì 19 luglio 2022

Recensione "La guerra di Maysaa" di Margherita D.

Ciao Rumors. Oggi la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance in Self Publishing intitolato La guerra di Maysaa di Margherita D. Uscito il 6 Luglio 2022.
 
 
Titolo: La guerra di Maysaa
Spin off di Guerra d’amore
Autore: Margherita D.
Editore: Self Publishing
Genere: Military romance, forbidden
Data di uscita: 6 Luglio 2022
    
Stewart, dopo essere tornato da una missione che gli è quasi costata la vita, si sente inutile e senza stimoli. Non sa più quale sia il suo posto nel mondo, fino a quando ripartito nuovamente, incontra gli occhi di una giovane araba.
Maysaa è solo una bambina quando viene promessa sposa, tra costrizioni e obblighi vive la sua misera vita col suo padrone.
Un giorno un giovane soldato ne comprende dagli occhi la sofferenza.
Una storia d’amore tra un americano e una yemenita.
Lei costretta ad un matrimonio e una vita che non vuole e lui, l’uomo che cerca di darle una nuova speranza.
Tra tante avversità e la guerra, i due giovani potranno vivere il loro amore?
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 
 

Bentrovati Rumors,
eccomi pronta per tenervi compagnia parlandovi dell’ultimo libro di Margherita D., La Guerra di Maysaa, spin-off di Guerra d’Amore, del quale ben presto recupererò la lettura. Quando ho accettato dal blog la lettura di questo libro ero consapevole di avere degli spoiler sulla storia precedente, però ero troppo curiosa di conoscere questa autrice della quale non avevo ancora avuto il piacere di leggere nulla. Ancora una volta mi sono arrabbiata con me stessa per non averla conosciuta prima e ringrazio tantissimo Federica Goz di avermi indirizzato su questa lettura, mi hai fatto conoscere un’altra fantastica autrice che da oggi in poi terrò d’occhio sicuramente.
 
Faccio una premessa doverosa, le storie che riguardano corpi militari e le loro missioni mi hanno sempre attratto, tanto che i military romance sono uno dei generi che amo al quale però mi approccio con mena frequenza, perché sono quelli che mi coinvolgono di più e che mi colpiscono maggiormente, oltre a farmi venire il batticuore man mano che li leggo, pensando che le parole che mi scorrono davanti agli occhi, mi stanno narrando fatti che accadono anche nella realtà. Penso anche che, trattare di certi temi particolari e delicati non sia facile per un’autrice, ma devo dire che Margherita lo ha saputo fare egregiamente, la sua scrittura mi ha colpito tantissimo e mi ha fatto vibrare l’anima.
 
Stewart, giovane militare, è rimasto sconvolto dall’ultima missione in Iraq dove è stato rapito insieme al suo sergente Kyran, tanto che ancora oggi ne risente e si sottopone regolarmente a sedute con lo psicologo pur di superare lo shock. Spesso si sente destabilizzato dai suoi pensieri, tanto che mette in dubbio se continuare o meno la sua carriera di militare sul campo. Oltre al fatto che spesso si chiede perché lui non sia mai riuscito a costruirsi una famiglia e perché la sua subdola mente lo abbia portato a perdere la testa per Edith, la compagna di Kyran, oltre che anche lei militare in servizio nello stesso plotone.

Sono in un periodo della vita dove non mi sento necessario per questo mondo, sto sempre solo e per le mie. Vago in caserma senza un obbiettivo né stimoli, e di tutto questo sono stufo. Forse dovrei pensare all’offerta dello psicologo e farmi trasferire. Ma cosa risolverei?

Dall’altra parte del mondo, nello Yemen, Mysaa è una giovane donna sposata da dieci anni con un uomo molto più vecchio di lei, all’età di 15 anni è stata data in moglie, come previsto dalle regole yemenite, al suo “padrone” Jafar come concordato con i suoi genitori, garantendole un futuro ben più agiato di quello che loro le avrebbero dato. Ma quale futuro? Certo Maysaa vive in una bella casa, non le manca cibo e acqua, ma per il resto non ha nulla, costretta a servire un marito che da lei ha sempre preso tutto ciò che voleva con la forza, la sottomissione e il comando. Come prevede il Corano, la donna deve sottostare al marito e alla sua volontà, in caso di disobbedienza verrà punita severamente. Ovviamente costretta ad uscire di casa solo in presenza del marito, veste solo abiti neri, tuniche lunghe che la coprono completamente e il burka che lascia scoperti solo i suoi tristissimi occhi. Tutto quello che Maysaa sognava e sperava ingenuamente quando era piccola non lo ha mai avuto, lei non sa cosa significa amare un uomo ed essere ricambiata, conosce solo violenza e crudeltà.
Stewart e la sua squadra vengono indirizzati in una missione umanitaria proprio nello Yemen a Sana’a, zona in cui vive Maysaa, caratterizzata da miseria, degrado, violenza, malattia: i soldati americani sono chiamati ad aiutare la popolazione dal punto di vista sanitario nonché alimentare, causa la situazione precaria mondiale per la pandemia. E’ proprio quando la popolazione viene chiamata a vaccinarsi, presso l’ospedale da campo, che le strade di Stewart e Maysaa si incrociano. Lui rimane colpito dagli occhi di Maysaa tanto quanto lei si sente destabilizzata dallo sguardo di Stewart, come non le era mai successo.

Due occhi tanto espressivi quanto belli, l’unica parte del corpo che si possa ammirare è accerchiata da metri e metri di stoffa nera. Due iridi di un colore chiaro e magnifico. Mi incanto per un solo istante nel suo sguardo limpido. Facile leggerci dentro, due occhi così possono solo comunicare tristezza e voglia di libertà nello stesso momento.

Non sono mai stata guardata in quel modo. Quel soldato mi leggeva negli occhi e mi faceva sentire completamente esposta nonostante indossassi il niqāb. È stato tutto incredibilmente sbagliato eppure averlo vicino mi faceva sentire diversa, giusta. Nonostante mi guardasse in quel modo, lui mi portava rispetto, sembrava sinceramente preoccupato per il mio benessere e mi ha lusingato.
 
Da quel giorno Maysaa si insinuerà nei pensieri di Stewart tanto quanto lei non riuscirà a non pensare a quelle poche e delicate attenzioni ricevute da quel soldato, che è il tipo di uomo che avrebbe voluto al suo fianco, l’esatto contrario di suo marito in tutto e per tutto. Maysaa trascorrerà qualche giorno all’ospedale da campo sia quando le viene somministrata la prima dose di vaccino ed ha una reazione allergica, sia quando alla seconda dose inscena di sentirsi male per poter di nuovo incontrare Stewart e garantirsi qualche giorno di lontananza dalla sua spietata prigione e dal suo malvagio padrone.
Stewart inizia a provare qualcosa per Maysaa, anche se sa che è sbagliato, ma l’innocenza e la tristezza che vede nello sguardo della bella yemenita fa scaturire in lui un senso di protezione nei suoi confronti e un fuoco che arde nel cuore per lei. Ed è proprio in questo momento che si rende conto che l’amore che credeva di provare per Edith era solo un’infatuazione, l’amore vero, forte, che ti squarcia il petto e lo stomaco è quello che prova per Maysaa e non intende rinunciarci. E’ una pazzia, ne è consapevole, ma l’amore è folle altrimenti non sarebbe amore. Inoltre è un’ingiustizia che Maysaa non abbia vissuto le gioie di una crescita libera da vincoli e da abusi.

Sono terrorizzata da tutto questo. Ho paura di ciò che sento. Ho paura di ciò che provo. Sono spaventata da ciò che la mente mi suggerisce e cerco di non darle ascolto, ma il mio cuore lo sento battere più forte adesso, forsennatamente quando lui è vicino.
 
Tutte le notti la sogno. Soprattutto dal giorno che l’ho rivista per la seconda volta. Quegli occhi me li ricordavo esattamente così. Due pozze chiare che mi fanno avvampare e perdere la ragione. Dio, chiunque l’abbia creata ha fatto un capolavoro. Madre natura a confronto è niente.

Trascorrendo del tempo all’accampamento dei soldati americani, Maysaa verrà a conoscenza della reale situazione in cui vive il suo paese e di quanto la popolazione soffra per mancanza di cibo, acqua e cure, cose che a lei, nell’abitazione in cui vive con il marito, non sono mai mancate. Avute queste informazioni, Kyran, Stewart ed Edith sospettano che il marito di Maysaa e i suoi alleati siano immischiati in affari loschi e siano i responsabili di così tanta carestia. I soldati chiedono l’aiuto di Maysaa per indagare sul marito Jafar, cercando di spiare i suoi incontri e i suoi sotterfugi. In un primo momento si rifiuterà per paura di venire picchiata a sangue se venisse scoperta, ma quando per caso ascolta una conversazione al quanto sospetta, decide di avvisare il plotone di Stewart, iniziando una fitta corrispondenza letterale con lui, scambio di lettere che diventerà sempre più frequente oltre che più intimo. Maysaa rischia molto, basta un piccolo sgarro, e quando Jafar scopre che è uscita di casa da sola, la riduce in fin di vita a suon di percosse.
Stewart, avvisato dal ragazzino che faceva loro da messaggero, con Edith e Kyran, nonostante il parere contrario del suo superiore, salvano Maysaa e la nascondono al loro accampamento per curarla e farla riprendere.
E da quel giorno sarà ufficialmente guerra aperta tra i soldati americani e gli uomini di Jafar, che farà il diavolo a quattro per ritrovare la moglie, la donna che le appartiene e che deve continuare a soddisfarlo in quanto donna sottomessa al suo volere.
Maysaa ha chiuso del tutto con la sua vecchia vita, che vita poi non era mai stata, e decide, nonostante il terrore continuo che alberga nella sua anima, di concedersi una possibilità e di conoscere il vero amore, la vera passione, il vero rapporto con un uomo che ricambi i suoi sentimenti e che la protegga contro tutto e tutti. Stewart non la lascerà più andare, dopo la prima notte che passano insieme, sono definitivamente legati l’uno all’altra, con corpo, testa, anima e cuore. Sarà un dare e ricevere nella stessa misura, Stewart darà a Maysaa tutto quello che non ha mai vissuto e provato nella sua vita e Maysaa darà a Stewart quel sentimento a cui tutti bramano e che è la base per un futuro insieme.

«Sto provando qualcosa di bellissimo.» Mi sussurra nell’orecchio. «Ti prego, ne voglio ancora.» Sta succedendo… Le rilascio casti baci nelle guance e lei mi stringe forte la schiena nuda. Momento dopo momento il mio e il suo cuore si uniscono formando il sentimento più dolce che esista. Consumiamo una passione infuocata con dolcezza e tenerezza. Gradualmente diventa mia, come fosse un sogno. Lungo e proibito. Mia. Solo mia. E di nessun’altro. Ti amo, Maysaa.

Non potrei essere più protettivo e possessivo nei suoi confronti. Voglio il suo bene e la sua felicità. Non avrò pace fino a che non avrà smesso di sentire tutta la sofferenza che prova, e spero di poter essere proprio io l’uomo che le porterà un po’ di serenità.


La legge Yemenita è spietata, crudele, va contro ogni sano principio base di un rapporto di coppia tra uomo e donna, l’uomo è il solo degno di importanza, potere e supremazia, la donna non è che un oggetto usato a piacimento di chi se la prenderà in moglie, sottomessa ai desideri del consorte e per niente libera di coltivare i suoi interessi e le sua passioni, serva in ogni modo fino alla fine dei giorni.
Mettersi contro questo paese e le loro credenze è pericoloso, è motivo di scontro, di dolore, di sofferenza e di morte di persone innocenti trovatesi involontariamente in mezzo ad un conflitto che, nonostante tutto, nessuno avrebbe voluto. Maysaa e Stewart combatteranno la loro guerra personale per il loro amore e per il bene del rispettivo popolo, fino alla fine, fino a che avranno forza, fino a che, in un modo o nell’altro, tutto finirà.
Leggere la storia di Maysaa e Stewart non è stato semplice, c’è voluto tutto il mio autocontrollo per non crollare di fronte a tanto male, di fronte a situazione che esistono realmente e di cui spesso siamo ignari o facciamo finta di non vedere, solo perché succedono a migliaia e migliaia di chilometri da noi. Non è solo nello Yemen dove le donne vengono maltrattate e schiavizzate, in ogni paese, in ogni angolo del mondo, in ogni legge e in ogni religione, ci sono situazioni che vanno contro ogni principio umano, dove la violenza su donne e bambini la fa da padrone, dove non c’è né felicità né spensieratezza.
Quello con cui hanno a che fare i soldati di tutto il mondo non è facile, in qualsiasi situazione in cui si trovino, in qualsiasi parte del mondo in cui siano chiamati a prestare servizio, da quello che vedranno, vivranno e proveranno, ne rimarranno segnati a vita.
L’amore tra Maysaa e Stewart, pur essendo proibito, doveva essere vissuto e consumato in ogni modo, doveva esplodere e riempire i loro cuori, e così è stato ed è giusto che sia successo.
Margherita D. ha gestito questa storia in modo egregio, dietro questo libro c’è un lavoro minuzioso, c’è studio, attenzione, competenza, coerenza e consapevolezza dei temi affrontati. Il suo modo di scrivere è coinvolgente, semplice ma diretto e preciso, si percepisce dalle sue parole tutta la passione che ci ha messo nello scrivere questa storia, arrivando al lettore in modo forte e chiaro, toccando le giuste corde, donando emozioni indescrivibili e contrastanti, oltre che lacrime, sorrisi e speranza.
La Guerra di Maysaa è un libro che sarà difficile da dimenticare, una storia che mi ha segnato, una storia che mi ha dato tanto e che ha tanto dare a tutti, una storia che non merita solo 5 stelle perché non sono abbastanza per esprimere quanto sia meravigliosa, una storia per la quale fare all’autrice dei semplici complimenti è riduttivo. Questo libro è un capolavoro, un gioiello di grande valore.
Grazie Margherita per questa storia, grazie veramente.

Mariaelena

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