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lunedì 15 luglio 2024

Review Party: Recensione "Un amore di editore" di Anna Bells Campani & Raffaella Di Girolamo

Ciao Rumors. Oggi per il Review Party, la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance in Self Publishing intitolato  Un amore di editore di Anna Bells Campani & Raffaella Di Girolamo.  
Data di pubblicazione 15 luglio 2024.


Titolo: Un amore di editore
Autore:  Anna Bells Campani & Raffaella Di Girolamo
Editore: Self Publishing
Genere: Romance (office romance, hate to love, travel romance, fake identity)
Data di uscita: 15 luglio 2024
  

Emma è una scrittrice romance appena licenziata dal nuovo Amministratore Delegato della casa editrice di cui fa parte. La stessa che l'ha battezzata al grande pubblico e che adesso la invita a cercare fortuna altrove. Il suo ultimo romanzo non ha avuto il successo sperato, ma il vero motivo del rifiuto del nuovo manoscritto è l'odio per il genere romance di Andrea Giordano, che questo rosa proprio non lo tollera e non lo vede al centro del nuovo piano editoriale della sua Starseed.

Va da sé che questo editore diventa il nemico giurato di Emma e dei suoi sogni infranti.

Sul traghetto che la sta portando in Sardegna, in un viaggio proprio offerto dalla sua ex casa editrice, giura che, non appena ne avrà l’occasione, gliela farà pagare cara. Peccato che i suoi piani di vendetta vengano messi a dura prova quando si scontra con un passeggero decisamente sexy, tenebroso e con un paio di occhi così intensi dal quale non riesce a staccarsi.

Una scintilla che colpisce fin da subito anche lo sconosciuto che però non si presenta come il principe azzurro della situazione, anzi tra i due le diatribe e le frecciatine sono il biglietto da visita di due caratteri tosti che vogliono l'ultima parola su ogni cosa.

Per uno scherzo del destino i due “litiganti” si trovano nello stesso villaggio di San Teodoro ed è proprio alla reception che lo sconosciuto sente il nome d'arte di Emma, l’alter ego che usa per firmare i suoi romanzi, perché a quel nome la Starseed ha fatto la prenotazione per la sua vacanza.

Andrea Giordano, che altro non è che lo sconosciuto del traghetto, rimane di sasso quando scopre che a pochi metri da lui c'è proprio la scrittrice che ha appena licenziato e per il quale adesso prova delle strane sensazioni.

Senza darsi una spiegazione valida inventa un'identità su due piedi e si presenta come Christian...

Ma si sa le bugie hanno le gambe corte…

 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 
 

Cari Rumors,

bentrovati, torno a farvi compagnia con Un Amore di Editore di Anna Bells Campani e Raffaella Di Girolamo, due autrici nuove per me visto che non avevo ancora letto nessun loro libro ed è anche bello spaziare i propri orizzonti e affacciarsi a nuove scritture, uscire dalla propria zona di comfort e cercare da altre parti nuove emozioni.

 

I protagonisti di questa storia sono Emma e Andrea, lei una scrittrice di romance e lui il suo editore, o meglio, ha preso il posto del suo precedente capo, visto che ha ereditato la casa editrice da suo padre. Andrea ha un modo di pensare differente dal padre, non sopporta il genere romance ed è intenzionato a rivoluzionare il panorama letterario che offre la sua azienda, spaziando tra generi più strong e più attuali rispetto a quello su cui hanno puntato prima della sua venuta come direttore dei lavori. Andrea ha scritto anche lui in passato, condividendo la passione con suo fratello Matteo anche lui autore, ma il romance non è mai stato nelle sue corde, neanche solo come lettura, da quando poi i suoi genitori si sono separati lo odia ancora di più. Sua madre ha sempre amato leggere romance ed è colpa di queste letture che se n’è andata, in cerca di un grande amore come quelli che si trovano tra le pagine di un libro, ignorando invece quale sia la realtà, ovvero che ha lasciato indietro la sua famiglia per cercare una felicità fasulla. Questo è quello che crede Andrea, nessuno potrà mai fargli cambiare idea, ed è per questo che, appena riscontra un notevole calo delle vendite sui romanzi di Emma, decide di licenziarla seduta stante proprio a causa del genere di cui scrive.

Le scrittrici donne mi hanno sempre fatto paura, per la loro forza, inventiva e capacità di risolvere ogni problema non solo nei libri ma anche nella vita di tutti i giorni.

Emma sogna e si lascia trasportare quando scrive i suoi romanzi, la scrittura è sempre stato il suo modo di evadere dalla realtà, il suo porto sicuro in cui rifugiarsi, ma non per questo non ha i piedi ben piantati a terra, è testarda, forte e tenace, affronta la vita con impegno e convinzione pur di continuare ad inseguire il suo sogno nel vasto mondo dell’editoria, senza lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà. Emma è in realtà un’infermiera, ha seguito le orme dei suoi genitori visto che sono due medici e gestiscono una loro clinica, ma non ci ha pensato due volte ad abbandonare questa strada per intraprenderne un’altra, nonostante essere un’autrice non dà la completa sicurezza di un lavoro continuativo o per tutta la vita. Ed è quando Emma viene licenziata così su due piedi che vede vacillare le sue certezze e anche la scrittura diventa qualcosa che improvvisamente non sa come affrontare. Inutile dire che ricevere questa notizia per tramite della sua editor e amica Francesca in procinto di fare un viaggio in Sardegna per partecipare ad un evento di firma-copie non è il massimo, visto che non apporrà più nessuna firma a nessuno, almeno non per la casa editrice che dopo tanti anni l’ha messa alla porta. Almeno la vacanza può ancora farla e appena intercetterà il suo caro nuovo capo Andrea riverserà su di lui tutta la sua rabbia e il suo risentimento.

Ma Emma, del tutto inconsapevole, conosce Andrea proprio sulla nave che la porta in Sardegna, e non si piacciono per niente fin da subito visto che, a causa di alcune turbolenze marine, si punzecchiano a più non posso, completamente ignari della rispettiva identità, che verrà scoperta dal bel editore proprio alla reception del resort in cui alloggeranno, quando Emma per confermare la sua prenotazione rivela lo pseudonimo con cui scrive, Phoebe. E ad Andrea non rimane che presentarsi a sua volta con un falso nome, Christian, pur di non farsi cavare gli occhi così su due piedi e, soprattutto, perché in realtà Emma lo ha colpito fin da subito, il suo carattere combattivo e sprezzante ha suscitato in lui emozioni che non aveva mai provato verso una donna, scatenando un forte desiderio di conoscerla meglio nel profondo.

Anche Emma però è rimasta colpita da Andrea, nonostante all’inizio la indispettisce non poco portandola spesso all’esasperazione, c’è quella scintilla che le scatena dentro, ogni volta che lo incontra o anche solo quando le è accanto, che la destabilizza non poco, non è solo una questione fisica visto che è terribilmente bello e sexy, ma è principalmente una questione mentale. Il suo tenerle testa la stuzzica al punto tale da non poter fare a meno di confrontarsi con lui appena le è possibile, appena ne hanno l’occasione. E saranno molto frequenti gli incontri visto che alloggeranno in due casette vicino e che, ogni due per tre, si ritroveranno a condividere tante avventure, condite dai soliti scontri e da un’attrazione bruciante che manda in pappa completamente il cervello di entrambi.

È senza dubbio bella, bella in quel suo aspetto particolare. Non è fisicamente il mio tipo ideale e questo mi stupisce, mi stupisco di trovarla così bella.

La guardo e mi accorgo di essere rimasto stregato, ammaliato. Il suo volto pulito e candido mi ha catturato subito, non appena l’ho vista per la prima volta su quel traghetto.

Christian mi trasporta nello stesso modo in cui mi trasporta la scrittura, mi trascina in un tornado di elettricità e passione, di esigenza e appagamento.

Ho voglia di scrivere. È tanto che non mi alzo con questa urgenza di scrivere. Che l'amore porti amore? Che l'amore porti scrittura? Che la scrittura fosse collegata al cuore questo già lo sapevo, forse le battute sulla tastiera altro non sono che il suono dei battiti.

La loro storia è un vero tira e molla, si avvicinano e si allontanano, si baciano e si respingono, si vogliono e si ignorano, un vero centrifugato di emozioni che riescono a mandare in tilt anche chi ha a che fare con loro. Infatti in tutto questo marasma di dimensioni apocalittiche, ci finiranno in mezzo anche Matteo e Francesca, non può essere altrimenti, che si divertono a vedere come un uomo tutto d’un pezzo come Andrea sia per la prima volta venga messo KO da una donna, oltretutto una donna come Emma, autrice di romance che nasconde un mondo tutto da scoprire. Matteo spinge suo fratello ad essere sincero per non perdere un amore che potrebbe essere il suo per sempre, Francesca cerca di spingere Emma ad analizzare a fondo i suoi sentimenti prima di buttarsi in qualcosa che potrebbe anche ferirla, oltre al fatto che teme che la loro amicizia venga messa in discussione quando scoprirà che lei è a conoscenza della vera identità del suo Christian.

Più Andrea tira la corda e più la paura di essere respinto da Emma aumenta perché, quando verrà svelata tutta la verità, pur essendo lei una donna forte, le sue fragilità sono maggiormente esposte da quando il suo essere autrice è stato messo in discussione e forse l’amore non sarà sufficiente a tenere insieme tutti i pezzi. Perché quando chi si ama in realtà è chi ti ha pugnalato alle spalle, perdonare e dimenticare non è per niente facile, anche se quell’uomo è l’unico che riesce a risvegliare sensazioni mai provate prima, anche se quell’uomo probabilmente sarà l’unico amore che potrà mai trovare.

Ci sono persone che incontri nella vita e ti mostrano strade che credevi non avessero niente a che fare con te, oppure così belle da mostrarti parti di te che non avevi idea esistessero. Io ho incontrato una persona del genere e voglio prendere la strada che lei ha illuminato. Voglio essere migliore, esattamente come lei credeva potessi essere.

Voglio tornare dove ho avuto e perso tutto, in quelle settimane davanti a quel mare meraviglioso, e capire se l'aver avuto tutto supera davvero la perdita. Devo riflettere, guardarmi dentro e capire quello che voglio come Emma, come scrittrice e come infermiera, un lavoro che non intendo più lasciare perché mi fa sentire utile, quasi indispensabile per le persone. E devo anche capire cosa voglio da donna innamorata.

Leggere la storia di Emma e Andrea non è stato semplice, ci sono veramente tante cose che accadono tra loro, tanti classici cliché tipici di un romance che creano a volte solo tanta confusione e stordimento. C’è tanta passione, tanto fuoco tra loro, ma c’è anche tanta immaturità e incapacità di relazionarsi. Hanno un modo tutto loro di affrontare la situazione, mettendo in discussione sia quello che li porta ad avvicinarsi, sia quello che li porta irrimediabilmente ad allontanarsi, ci sono stati parecchi momenti in cui avrei preso volentieri le loro teste e le avrei sbattute l’una contro l’altra pur di farli rinsavire e ragionare. Ed è anche forse la prima volta che riesco a non sopportare totalmente il personaggio femminile qual è Emma e a “digerire” di più il personaggio maschile di Andrea: giuro che non mi ricordo quando mi sia capitata una cosa del genere.

La scrittura di queste due autrici l’ho trovata semplice e lineare, corretta e attenta, forse troppo frenetica in certe parti e troppo lenta e ripetitiva in altre, ma d’altronde capisco che gestire due personaggi zucconi ed imprevedibili come Emma e Andrea non sia stato semplice. La vicenda è ricca di dettagli e avvenimenti che a volte mi hanno un po’ disorientato e distolto dai due protagonisti, come ad esempio i due personaggi di Matteo e Francesca che, a mio avviso, si sono “incastrati” troppo spesso nella storia dei due protagonisti. Certo è giusto che ci siano altri personaggi, altrimenti la storia si concluderebbe in pochissime pagine, ma forse se certe parti fossero state strutturate diversamente, mi sarei sentita più coinvolta, perché purtroppo, in certi passaggi, ho avuto difficoltà ad entrare in sintonia con Emma e Andrea. Sicuramente è un problema mio, e mi dispiace di questa cosa perché comunque ho passato dei momenti piacevoli leggendo questa storia, probabilmente non sono abituata a leggere libri fatti in questo modo e che, a volte, in un solo capitolo riportano il punto di vista di quattro personaggi differenti.

Complimenti comunque alle due autrici, scrivere un libro a quattro mani non è mai facile ma devo dire che la loro scrittura è ben amalgamata e armoniosa, le emozioni ci sono e riescono ad arrivare chiare e sincere al lettore.

Ringrazio il blog Il Rumore dei Libri per questa collaborazione e per avermi consentito di conoscere due nuove autrici da inserire nel mio vasto carnet di lettrice di romance.

Consiglio naturalmente la lettura, Emma e Andrea valgono la pena di essere conosciuti.

Mariaelena

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