Ciao a tutti e buona domenica. Oggi vi presentiamo il libro di una nuova scrittrice Sara Zelda Mazzini. Sara è già stata ospite del nostro blog con la sua raccolta di racconti Cronache dalla fine del mondo (2013), ora ci presenta il suo primo romanzo che uscirà a metà Giugno 2014 con il titolo "I Dissidenti".
Titolo: I DissidentiAutrice: Sara Zelda Mazzini
Genere: narrativa, autoconclusivo
Uscita prevista metà Giugno 2014
Sinossi: In un presente parallelo, in cui l’ideale della trasgressione vige in qualità di morale imperante, è in corso una guerra tanto invisibile quanto spietata. Mentre gli uomini lasciano le proprie famiglie per non farvi più ritorno, le donne si contendono i pochi rimasti, innalzando barriere di invalicabile rivalità. È un’era di anticonformismo a tutti i costi, in cui il nemico da combattere si identifica inevitabilmente con una comunità di individui ordinari, guidati dall’ex stella del rock americano Syd Duncan, che vive secondo valori tradizionali come il lavoro manuale, rifiutando la celebrità. Madena, detta Mad, vive sospesa tra la ricerca di risposte a continue e pressanti domande e i bisogni di una famiglia ingombrante, composta dalla madre vedova, la zia e il fratellino Josh. Inquieta e solitaria, ha un unico vero amico nella bizzarra figura di Gino, camionista che si è stabilito in un’area di servizio lungo l’Autostrada del Sole, trovandovi tutto ciò che si potrebbe mai desiderare nel mondo occidentale. La ricerca di Mad la condurrà a Volterra, dove, tra le rovine di un vecchio manicomio, il destino ha già installato un oscuro personaggio: Loki il Funestatore. In mezzo ai Dissidenti di Syd Duncan Mad trova finalmente un luogo che può chiamare casa, ma il male non tarderà a rivelarsi anche in questo luogo e l’inevitabile approfondirsi del rapporto con Loki farà emergere incubi ancestrali dal fondo della sua coscienza, portando alla luce un antico mistero.Uscita prevista metà Giugno 2014
Sara Zelda Mazzini è nata il 24 luglio 1980 nella provincia di Siena. Dopo aver speso la sua prima giovinezza tra Firenze e Milano, si è trasferita col marito Alessandro a Monaco di Baviera, dove attualmente vive e cura i blog La Baviera Corallina e A Room With A Review. All’attivo ha la raccolta di racconti Cronache dalla fine del mondo (2013). I Dissidenti è il suo primo romanzo.
Contatti:
-E-mail: sarazeldamazzini@gmail.com
Anteprima:
Buio. Nei miei ricordi è sempre buio. Non so cosa darei per sapere se ho mai conosciuto un vero giorno di sole. Di quelli in cui le ragazze scoprono le braccia e indossano occhiali con le lenti colorate e si sentono in diritto di giocare col tuo cuore. Durante la notte sogno di rientrare in possesso di antiche istantanee perdute: registrazioni di momenti che in realtà non ho vissuto. Molto più spesso sogno una cella, buia. Soltanto fredda pietra e una finestrella sbarrata, posizionata troppo in alto per riuscire a vedervi attraverso nient'altro che una grande luna piena, solcata dallo strazio dei crateri. C'è una donna, nella cella, ed è poco più che un’ombra. I suoi polsi, logorati dall’attrito delle corde, ne conservano le forme. Una scorza dura e nera si è formata sulle piante dei suoi piedi. Le unghie spezzate si gonfiano di schegge sanguinanti, retaggio di inutili scavi. Questa donna non ha spazio e non ha tempo. Scandisce un computo privato, nell’attesa del momento in cui lui arriverà. E, quando lui arriva, si abbandona alla paura nell’attesa del momento in cui infine se ne andrà. Quando lui se ne va, lei sa che un’altra notte è ormai passata. Si rannicchia su se stessa e sente il freddo nelle ossa. Porta piano una mano sul suo sesso, laddove la carne ancora pulsa, e un liquido caldo le inonda le mani. Si stringe attorno a quel calore fintanto che ce n’è, prima che il freddo ritorni a ghermirla. Non c’è niente che può fare per mantenersi in vita, se non desiderare. E così desidera un giorno in cui potrà tornare a essere libera e sentire il calore del sole lambirle la nuca. Ma sa che uscire da quel posto sarebbe uscire da se stessa. Dimora nell’oscurità da talmente tanto tempo che se la strappaste da essa si sbriciolerebbe così come i sogni negli occhi al mattino. E allora desidera lui. Uccide il tempo desiderando le sue mani forti, le sue labbra voraci, l’odore selvatico della sua pelle. Sopravvive al freddo e all’eternità desiderando qualcosa che spera di non ottenere mai. Il dolore della mente e l’angoscia della carne la risucchiano sul fondo di un livido inferno, tanto più crudele quanto non riesce a vederne la fine. Ma niente, niente è paragonabile al momento in cui lui se ne va.
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