Titolo: Il collezionista di cuori
Autore: Mara D'amico
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: ebook 0,99€
Grace è un’inguaribile romantica, che vive e lavora a Milano. E’ una trentenne single, alla continua ricerca del suo principe azzurro. Su consiglio di una delle sue amiche decide di iscriversi ad un sito d’incontri. È così che fa la conoscenza di Andrea, avvocato di successo, che si mostra affascinante e spiritoso e, a tratti, altezzoso e scostante. Chattano per parecchi mesi e quando finalmente si incontrano di persona, ha inizio la loro storia d’amore, passionale e travolgente, fatta di alti e bassi. Ma l’illusione dura poco e Grace non può certo immaginare che la sua esistenza sarà stravolta per sempre.
In un’escalation drammatica, lui svela la sua vera natura, quella di uomo possessivo, violento, con una personalità narcisista. Così l'amore di Grace si trasforma in un inferno.
E quando si tocca l’abisso più nero, sono due le conseguenze finali: o si affonda per sempre o si combatte per risalire la china.
Il collezionista di cuori è un romanzo basato su una storia vera. La storia di una coppia qualsiasi che vive un dramma familiare come se ne sentono tante nei fatti di cronaca.
In un intrecciarsi tra presente e passato, il lettore s’immergerà in una quotidianità dapprima tranquilla ma che sfocerà poi in un orrore tremendo. Ed è così che finisce quando un uomo ha una visione distorta dell’amore, vivendolo in modo violento e considerando la donna alla stregua di un oggetto da possedere in tutti i sensi e modi.
Ciao Rumors.
Oggi vi parlo di Il collezionista di cuori di Mara D'Amico.
Inizio con dire che la narrazione avviene in prima persona ed è raccontata interamente dal punto di vista di Grace. Il linguaggio è abbastanza scorrevole e semplice. Purtroppo, a causa del tema affrontato, sono presenti dei termini alquanto pesanti e a volte sono descritte delle scene poco piacevoli. Dunque, credo che non sia un libro adatto a tutti.
Oggi vi parlo di Il collezionista di cuori di Mara D'Amico.
Inizio con dire che la narrazione avviene in prima persona ed è raccontata interamente dal punto di vista di Grace. Il linguaggio è abbastanza scorrevole e semplice. Purtroppo, a causa del tema affrontato, sono presenti dei termini alquanto pesanti e a volte sono descritte delle scene poco piacevoli. Dunque, credo che non sia un libro adatto a tutti.
Purtroppo sto riscontrando parecchie difficoltà nello scrivere la mia opinione su questo libro. Credo che a volte si perde la capacità di giudizio dinnanzi a certi racconti. Come avrete capito, Il collezionista di cuori è la storia di una violenza. Grace è vittima del marito violento e fedigrafo.
Lui è senza ombra di dubbio un soggetto con problemi psicologici. Tratta la moglie come se fosse di sua proprietà, come se fosse un oggetto che può prendere e abbandonare quando gli pare e piace. E' un oggetto che può trattare male, picchiare, violare e umiliare. Eppure Grace pensa sempre che lì, da qualche parte c'è ancora un briciolo dell'uomo che ha sposato. Crede ancora di riuscire a ritrovare la serenità con Andrea. A volte, però, non sempre si fa la scelta giusta e si finisce per dare troppe possibilità a chi in realtà non le merita assolutamente.
Lui è senza ombra di dubbio un soggetto con problemi psicologici. Tratta la moglie come se fosse di sua proprietà, come se fosse un oggetto che può prendere e abbandonare quando gli pare e piace. E' un oggetto che può trattare male, picchiare, violare e umiliare. Eppure Grace pensa sempre che lì, da qualche parte c'è ancora un briciolo dell'uomo che ha sposato. Crede ancora di riuscire a ritrovare la serenità con Andrea. A volte, però, non sempre si fa la scelta giusta e si finisce per dare troppe possibilità a chi in realtà non le merita assolutamente.
Le righe dolorose che ho appena terminato di leggere non sono frutto di fantasia. Queste scene sono ormai all'ordine del giorno. Donne uccise, massacrate, violata da bestie. Eppure Grace trova la forza di dire no. Trova il coraggio di denunciare quello che le è successo. Credo che Grace debba essere presa come un esempio, un punto di riferimento.
Vi lascio con una frase che mi ha particolarmente toccata. Cita queste parole:
"Non avevo mai pensato alla violenza in famiglia come un fatto che potesse riguardarmi, mai prima di allora. Ne sentivo parlare in televisione e tutte le volte scuotevo la testa, pensando che non potesse accadere a me, che io avrei capito chi avevo di fronte".
Queste righe sono la dimostrazione del fatto che, a volte, per amore tralasciamo dei segni evidenti di un rapporto malato e mal funzionante.
Perciò, a tutte le donne vittime di violenza vorrei solo dire di chiedere aiuto. Non chiudetevi in voi stesse. Ricordate che non siete sole!
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