Titolo: Il profumo delle rose
Autore: Victoria Connelly
Editore: AmazonCrossing
Genere: contemporary romance
In uscita il 27 marzo 2018
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C’è sempre tempo per amare
La vita, purtroppo, non sempre è facile.
Lo sa bene Celeste Hamilton che, nel giro di pochi mesi, ha dovuto affrontare il divorzio dal marito e la morte della madre. Per non parlare dell’attività di famiglia ormai sul lastrico.
Per tutte queste ragioni, è costretta a tornare a Little Eleigh Manor, l’antico e affascinante maniero nel Suffolk, da cui in passato era fuggita, giurando di non rimetterci mai più piede.
Al suo arrivo, però, la situazione è più critica del previsto e Celeste deve subito rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. Anche se trascorre le giornate circondata da un paesaggio di una bellezza impareggiabile e dalle incantevoli rose che la sua famiglia coltiva da generazioni, Celeste si sente infelice. I problemi sembrano sommergerla e ovunque tra quelle mura è ancora troppo viva la presenza di una madre anaffettiva e crudele, che per anni non ha fatto che tormentarla e umiliarla.
Il destino, tuttavia, a volte sa essere imprevedibile come il vento d’estate, quando all’improvviso spazza le nubi e rischiara l’orizzonte.
Un incontro inaspettato farà sbocciare di nuovo in Celeste la voglia di vivere e di amare, infondendole la forza per salvare l’antica dimora e il rapporto non sempre facile con le sorelle.
Il profumo delle rose è una storia romantica e delicata che parla al cuore di ogni donna, capace di riaccendere la scintilla della speranza e dei desideri inespressi.
Mi sono letteralmente buttata su questo romanzo senza riuscire a capire cosa effettivamente mi avesse attirato. Sicuro non è stata la cover con le rose perché io non amo per niente le copertine con i fiori in primo piano. La trama in sé lasciava presagire una serie di drammi che non predisponevano a una facile lettura… ma forse è stata proprio l’idea di leggere una storia ambientata nel Suffolk ad attirarmi.
E vi garantisco che appena ho iniziato a leggere si è creata subito questa speciale magia che mi ha legato a doppia mandata al romanzo, per giunta scritto anche in terza persona… e ormai lo hanno capito anche i sassi che non la amo per niente. Invece, questo romanzo ha saputo catturarmi e coinvolgermi nelle sue spire anche con questa terza persona che a tratti riusciva a essere così intima da cogliere l’essenza di ogni personaggio della storia.
Non è un semplice romanzo d’amore, anzi a conti fatti non lo è quasi per nulla, anche se l’amore fa il suo ingresso in punta di piedi da più di una parte. È un libro che racconta tanto altro dell’amore, quello che lega una famiglia, una madre alle figlie, quello che lega tre sorelle, apparentemente unitissime che poi scopriranno di aver costruito muri di segreti.
Non è semplicemente la storia di Celeste, della sua rinascita alla vita, del suo ritrovare l’amore, ma è la storia di tre sorelle, Celly, Gertrie ed Evie, tre donne diverse di carattere che prendono i nomi di rose importanti. Tre storie nascoste, tre segreti che non vogliono essere confidati per paura di rovinare l’idea che si ha della propria infanzia o per paura del giudizio. Tre donne che finiranno per mandare tutto all’aria prima di ritrovarsi stavolta per davvero, mettendo l’una il cuore nelle mani dell’altra.
Si sentiva come se avesse smesso di respirare da tempo e
non le fosse ancora stato dato il permesso di ricominciare.
Un romanzo che lentamente ci porta a queste rivelazioni che mi hanno toccato, fatto versare qualche lacrima perché è proprio vero che quando si parla con franchezza e ci si vuole bene si deve per forza superare tutto. È stato bello scoprire quanto in realtà sapessero poco l’una dell’altra del rapporto che avevano con la stessa madre. Ma ancor più bello è stato scoprire quale inquietante segreto celasse proprio questa donna così strana e ambigua con le sue figlie.
L’autrice ha calcato la mano sul versante psicologico, offrendoci un romanzo intenso e profondo che gioca su temi reali.
Mi hanno colpito inoltre tutte le conoscenze botaniche su queste rose che sono le protagoniste indiscusse di questa cornice con i loro colori, i loro profumi che donano calma e riflessione. Odori che sembrava quasi di cogliere al di fuori delle pagine.
E se all’inizio insieme a Celeste ti senti solo soffocare perché non vedi soluzioni, man mano che si va avanti con la lettura, il destino si apre a così tante belle possibilità che ti piacerebbe essere insieme alle sorelle nel Suffolk per aiutarle e respirare lo stesso profumo di rose.
Le storie d’amore ci stanno, ma non vi aspettate nulla di intenso e clamoroso, sono quelle giuste per essere inserite in un romanzo che ha più il gusto ampio della narrativa che quello del rosa in senso stretto.
Fabiana
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