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mercoledì 28 marzo 2018

Recensione "Il segreto di Eva" di Amy Harmon

Ciao Rumors. Oggi Marianna ci parlerà dell'ultimo libro, targato Newton Compton, di Amy Harmon intitolato Il segreto di Eva
Titolo: Il segreto di Eva
Autore: Amy Harmon
Editore: Newton Compton
Genere: History romance
eBook  € 4,99 Cop. rigida  € 10,00
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1943. La Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non riesce proprio a stare nascosta, in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo ed Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.

Gli ebrei non possono più esercitare la loro professione tra i non ebrei. E non è finita qui. Non possiamo andare in vacanza al mare, in montagna e alle terme. Non possiamo pubblicare annunci sui giornali. Non possiamo pubblicare libri né dare conferenze. Non possiamo nemmeno possedere una radio.

Se il diario di Anna Frank ha raccontato i timori quotidiani di una giovane clandestina, se la lista di Schindler ha narrato le peripezie di Schindler per salvare gli ebrei dai campi di sterminio, Il segreto di Eva ci regala uno spaccato crudo e realistico dell’applicazione delle più brutte e cruenti leggi razziali della storia. Amy Harmon, con dovizia di particolari e con un linguaggio schietto, crudo ma allo stesso tempo seducente e  poetico, dipinge in modo sublime gli orrori della seconda guerra mondiale, intersecandoli con una delle più belle storie d’amore mai scritte. Un amore che è un fiore miracolosamente sbocciato in un momento storico che è desertificazione di sentimenti e valori umani.
Ambientato tra Roma e Firenze negli anni del nazismo, la storia di Angelo ed Eva, i due protagonisti della vicenda, si sviluppa a cavallo delle due guerre, dalla loro conoscenza in tenera età, al consolidamento del loro feeling adolescenziale fino alla scoperta di un amore da negare per proteggerlo dalla spietata invasione nemica. La loro storia però, è una storia nella storia di migliaia di deportati, seviziati, martoriati e torturati. Una storia che sconfina dai canoni, scuce ad uno ad uno i pregiudizi, sconfigge le avversità. Un amore che sfida il tempo, le convenzioni sociali e le differenze, cavalcando impavido i flutti di una guerra atroce.


“Era sempre stato così. Quando lei gli stava davanti, Angelo non era capace di vedere altro. Eva riempiva il suo orizzonte.
A fare da sfondo a questo amore mai vissuto pienamente ma segretamente sussurrato, le tragiche vicende dei deportati, le torture di migliaia di famiglie, l’abominio degli ebrei, le atrocità dei campi di sterminio, la negazione della dignità umana. Racconti che fanno accapponare la pelle, di un realismo così spaventoso che pare di sentire le granate esplose per strada, lo slang imperativo tedesco delle camionette delle SS, le urla e i pianti di donne e bambini. Una cronaca così minuziosa che sembra quasi di vedere la sofferenza degli ebrei nascosti, di quelli deportati nei campi di sterminio, di quelli che continuano a fuggire.
In mezzo a tutte queste crudeltà dalle tinte fosche, la nota dei colori dell’arte e della musica. Firenze e Roma non sono solo il teatro degli orrori nazisti, ma anche due città dove respirare ancora il profumo di un gelato, mangiare un monumento, ammirare i ricordi di tempi migliori, annusare nell’aria il suono triste e speranzoso di un violino carismatico, che imperturbabile fa da colonna sonora a questo romanzo.

È una narrazione così vivida, sentita, intensa che più volte mi ha fatto venire la pelle d’oca ed imprecare. Uno stile così denso, emotivo, sincero che lascia senza fiato. Una ricercatezza di intenti che pagina dopo pagina lascia esterrefatti. Insomma la straordinaria capacità della Harmon di fondere verismo e fiction a quel quid di strabiliante che non si riesce a spiegare, ma che si può comprendere solo leggendolo. Non si può che inchinarsi di fronte alla autrice de “Il segreto di Eva”, per tutti i precisi riferimenti storici, per il ritratto scrupoloso delle tradizioni, dei credo religiosi, dei modi di vivere e di agire dell’epoca. Per aver intrecciato con grande maestria momenti evocativi e di alta tensione ed istanti di soffusa gioia e tenerezza. Per aver dipinto dei personaggi in modo inequivocabilmente splendido grazie alla loro forza di amare, combattere e sacrificarsi per il prossimo.
Una storia indimenticabile, che va annoverata fra i migliori libri che siano stati scritti da quando esiste l’inchiostro.
#salutiebaci Marianna
Teaser: Denise

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