Titolo: PHI
Serie: (PHI-CHI-PI Vol. 1)
Autore: Akilah Azra Kohen
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa
Prezzo: € 19,00 cartaceo, 9,90 ebook
Can Manay è uno psicologo con molte ombre nel passato. Grazie alla sua filosofia di vita e ai suoi insegnamenti, ha ormai la popolarità di un guru ed è una potente - e capricciosa - star mediatica. Un giorno, mentre visita una proprietà da acquistare in un quartiere defilato della città, scorge tra le foglie una ragazza, una ballerina, che con una grazia e un'armonia uniche si esercita nel giardino di casa. Per Can è una vera e propria rivelazione: davanti a sé c'è l'incarnazione della perfezione estetica, di ogni ideale di bellezza, il Phi. L'uomo non può far altro che ricorrere a tutti i suoi mezzi e la sua ricchezza per conquistarla... Ma c'è qualcosa di più spietato dell'amore per una sola persona? Inizia così la travolgente storia di Can e Duru, del suo fidanzato Deniz e di Özge, una giornalista che scoprirà scottanti segreti sul conto di Can. Quattro personaggi che ci somigliano da vicino, ciascuno con i suoi traguardi da raggiungere e le sue ossessioni. Una storia di passione, speranza, tradimento, come la vita vera, che condurrà il lettore a muovere i primi passi verso un percorso di consapevolezza. Come i personaggi di "Phi", infatti, "ciascuno, nella vita, ha una cosa che gli riesce molto bene. Una soltanto. Ce la portiamo dentro sin dalla nascita" e il nostro compito è riconoscerla; in una parola, scoprire chi siamo davvero. "Phi" è il viaggio di chi, senza paura, è padrone della propria esperienza, e non si perde nei suoi mille rivoli.
IL LIBRO CI È STATO DONATO DALLA CASA EDITRICE
SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO
LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
PHI è il primo volume di una trilogia che scava nell’animo umano. Quello che poteva essere un “noioso” saggio sulla psicologia, diventa un romanzo narrativo in cui i personaggi si intersecano tra loro.
Protagonista indiscusso è il famoso e ammirato psicologo trentenne, Can Manay. Attorno a lui ruotano più di dieci personaggi, a partire dalla bellissima ballerina Duru.
Duru, diventa per lui un’ossessione, perché lei rappresenta il PHI, ovvero la bellezza armoniosa che rasenta la perfezione, tutto ciò che è esteticamente bello.
Can, pur essendo esteticamente carente di PHI, infatti non è bello e armonioso ma sproporzionato e basso di statura, punta sul suo carisma per ammaliare la gente che, puntualmente, cede al suo fascino, al suo pragmatismo, alla forza e all’energia che emana. Con i suoi modi di fare e l’atteggiamento sicuro, circuisce le persone, le manipola, le usa a suo piacimento. È un millantatore? Per alcuni sì.
Il suo passato, infatti, è altrettanto oscuro e misterioso. Sarà una giornalista senza scrupoli a scavare in quel passato, cercando di far affiorare la verità.
Bilge è una ragazza semplice, studentessa di psicologia, che segue i corsi di Can. In modo del tutto inaspettato, diventa la sua assistente.
“Bilge apparteneva una specie rara,
a quella categoria di persone che usano una logica ferrea
per difendersi dal dolore causato dalla loro sensibilità distorta”.
Lei sembra refrattaria al carisma di Can, riesce a mantenere il suo pensiero e ha una sua filosofia di vita. È capace di porre domande scomode a Can, mettendolo spesso in difficoltà e rendendolo pensieroso. Bilge è un bel personaggio, in cui molti si potrebbero rispecchiare. Pur essendo una persona anonima, ha una personalità decisa e sembra sapere ciò che vuole dalla vita.
Il fulcro del romanzo ruota intorno al PHI, ma anche intorno a chi siamo.
Ognuno di noi è nato con uno scopo, con una potenzialità che nel corso della vita – i genitori, la scuola, la società, persino noi stessi – lasciamo che si disperda, fino a dimenticarcene. Per questo l’uomo è insoddisfatto e infelice, perché perde la sua potenzialità.
Bilge sostiene:
“Credo che ognuno, nella vita,
abbia una cosa che gli riesce molto bene.
Una soltanto.
Ce la portiamo dentro sin dalla nascita,
ed è una caratteristi che si sviluppa con noi o si inaridisce (…).
Questa sola cosa che ognuno di noi sa fare meglio di chiunque altro,
in ambiti diversi, è il centro della nostra identità”.
Can, oltre a essere ossessionato dalla bellezza, ha impostato ad arte il business della terapia. Grazie alla propria intelligenza, crea dipendenza nei pazienti, agisce come una valvola di sfogo che allontana il peso che li opprime, senza tuttavia risolvere i loro problemi, così da generare dipendenza e un bisogno continuo di altre sedute.
La sua ossessione per Duru, lo mette in competizione con Deniz, il fidanzato della ragazza. Can lo vede come una persona scomoda da demolire e usa le sue abilità manipolatorie per farlo. Vuole che lei si renda conto dei difetti che possiede quel ragazzo. Ma Deniz, al contrario di Can, è una persona vera, senza filtri, difficile da manipolare.
Questa opera di narrativa, non è per tutti. Bisogna concentrarsi e leggerlo con attenzione, per capirne il senso. Ad arte, sono esposti concetti sotto forma di metafore che hanno bisogno di essere ponderate. Io stessa, per quanto affascinata dai personaggi con i loro difetti, le loro potenzialità, con l’egoismo, la determinazione, i sentimenti, le debolezze, ho impiegato più di due settimane per leggerlo.
Can è un personaggio molto interessante e meno perfetto di quanto dimostri di essere. Se ne può rimanere affascinati anche attraverso le righe. È capace di manipolare il lettore, se quest’ultimo lo permette. Onestamente, mi sono rispecchiata più in Bilge e se all’inizio ero curiosa di conoscere fino in fondo questo protagonista, alla fine non mi ha abbindolato.
L’animo umano è complesso e meraviglioso. La mente è manovrabile, si turba, si immedesima. Una mente fragile è il fiore all’occhiello per le persone come Can Manay.
Purtroppo, nel mondo ci sono tante persone che sanno manipolare e distruggere la vita di chi è più debole. Quindi siate forti, determinati e non permettete a nessuno di annientarvi, facendovi dimenticare chi siete, cosa sapete fare e quanto valete.
Ognuno di noi è prezioso.
Aspetto il secondo volume, perché questa trilogia mi ha affascinata.
Emme X
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