Buongiorno Rumors. Oggi per il Review Party, la nostra Luisa ci parla del romanzo in Self Publishing di Daria Torresan intitolato Rebel Queen. In uscita oggi.
Diciassette anni, ciocche rosa tra i capelli e uno skate sempre appresso. Rebel non cerca solamente di apparire, lei vorrebbe essere vista. Vorrebbe smettere di essere invisibile agli occhi di un padre che la ritiene un errore, ma non al punto da divenire un peso. Quando lo stipendio della madre non basta per pagare le spese del college, prende al volo l’occasione di fare da baby-sitter ai gemelli che vivono all’inizio della via. Una soluzione perfetta, se non fosse per il loro padre. Blue Dushan è il vicino dai capelli lunghi, dai tatuaggi intriganti, che la tratta come se fosse una nullità. Difficile mordersi la lingua quando si è provocatori per natura. Tra una battuta sagace e un’altra, Rebel si accorgerà che quell’uomo l’attrae in un modo tanto travolgente quanto inappropriato.
Blue ha accettato di vivere nella finzione di un matrimonio felice e all’apparenza perfetto solo per amore dei suoi figli. L’ultima cosa di cui ha bisogno è una mocciosa irriverente e incredibilmente sexy tra i piedi, capace di suscitargli immagini inopportune. Eppure sa che non dovrebbe fare certi pensieri su di lei. Ha solo diciassette anni, troppo giovane per un uomo che dalla vita ha già preso molto. Tuttavia, più il tempo passa, più è difficile resistere alla tentazione. Soprattutto se Rebel potrebbe essere la ragione per dare una svolta alla sua vita.
Sono un connubio così assurdo da risultare perfetto.
La ragazzina tracotante e l’uomo troppo grande per lei.
La regina ribelle e il suo principe stronzo.
Blue ha accettato di vivere nella finzione di un matrimonio felice e all’apparenza perfetto solo per amore dei suoi figli. L’ultima cosa di cui ha bisogno è una mocciosa irriverente e incredibilmente sexy tra i piedi, capace di suscitargli immagini inopportune. Eppure sa che non dovrebbe fare certi pensieri su di lei. Ha solo diciassette anni, troppo giovane per un uomo che dalla vita ha già preso molto. Tuttavia, più il tempo passa, più è difficile resistere alla tentazione. Soprattutto se Rebel potrebbe essere la ragione per dare una svolta alla sua vita.
Sono un connubio così assurdo da risultare perfetto.
La ragazzina tracotante e l’uomo troppo grande per lei.
La regina ribelle e il suo principe stronzo.
La volete sentire la storia di una ragazzina che non credeva alla felicità e alla quale la vita un giorno gliel’ha fatta assaggiare per poi togliergliela di nuovo e riderle in faccia? La volete conoscere? E allora venghino signori venghino. Prendete posto sulle poltrone di velluto rosso. Stendete le gambe, rilassate la schiena. Si alzi il sipario, escano gli attori. E chissà che, in qualche modo, ci sia un lieto fine per questo spettacolo.
Della Torresan mi manca la lettura di una sola storia “Dangerous” poi ho letto tutto anche le storie a 4 mani con Brunilda Begaj.
È una tra le autrici che stimo e mi piace particolarmente, vuoi per le sue storie, vuoi per il suo stile. Dall’inizio ad oggi ho sempre apprezzato tutto ciò che è venuto fuori dalla sua penna, anche quando mi sono scontrata con chi ha avuto pareri differenti.
Ma la lettura si sa, come amo sempre dire e ripetere fino alla nausea, è soggettiva, ciò che non tollero è la denigrazione che viene fatta ad alcune autrici vuoi per invidia, vuoi per dare fiato alle bocche, comunque sia voglio ringraziare Daria per questa REBEL QUEEN.
È vero che si può aver letto qualcosa di simile, è vero che un po’ le storie tra loro si somigliano, ma è anche vero che questo sta ad indicare la firma di chi scrive.
I due protagonisti della storia hanno tra loro una certa differenza di età, mi auguro che nessuno ne faccia una tragedia, ad oggi anche il 50enne sa farsi guardare da una 30enne, se vuole, lo so che si storcerà il naso con questi presupposti ma, come dico sempre, quando si è maggiorenni e consenzienti che cosa conta l’approvazione degli altri? Perché bisogna sempre puntare il dito?
Sono domande che mi sono posta, ma poi non ci ho pensato più di tanto e mi sono inoltrata in queste pagine che mi hanno dato serenità e pace.
Non bisogna mai guardare alle apparenze, queste ingannano quasi sempre, mai dare per scontato ciò che appare ai nostri occhi, è buona cosa, prima di sentenziare, andare ad indagare certi atteggiamenti, a capire il perché di certi comportamenti e non ergerci a giudici senza averne le competenze.
Rebel è piccola ma ha dovuto crescere per non farsi sopraffare, in alcuni passi si scorge la sua innocenza, nonostante tutto e in queste righe io l’ho immaginata bambina ma con un gran bisogno di amore:
Sono stanca di essere ignorata, stanca di non contare nulla per chi dovrei essere tutto. Stanca di sentirmi sbagliata. Prima o poi dovrai darmi l’attenzione che mi spetta.
Blue invece mi ha intrigata, non è stato il solito uomo che pensa a sé stesso, lui ha pensato con la mente:
Ecco. Tu sei una nocciolina. Una di quelle con il guscio lucido e grosso, con una perfetta forma a goccia e di un beige brillante. E se poi non resisto e ti mangio? Non me la cavo con un po’ di mal di pancia.
Ma anche lui ha bisogno di quel sentimento che gli è stato tolto nel modo peggiore ma, soprattutto, lui ha saputo scorgere dietro la maschera la vera Rebel:
Mi guarda. E io la vedo. La vedo come non l’avevo mai vista prima. Vedo la sua fragilità, la purezza che ogni giorno maschera dietro atteggiamenti da ribelle. I suoi occhi bui e lucidi mi ipnotizzano, mi confondono. Non riesco a smettere di guardarla.
Penso di essermi sbilanciata più del dovuto, per cui mi fermo qui anche perché narrare ciò che accade, è accaduto o accadrà che senso avrebbe per chi deve leggere?
Non è corretto per me, quindi augurandovi di provare, almeno in parte, le emozioni che questa 18enne ha saputo darmi, penso possa andare bene dirvi buona lettura, alla prossima e che il 2021 possa regalarci emozioni e serenità.
E allora gli spettatori applaudono. Gli attori si inchinano e il sipario rosso vermiglio inizia a scendere. Ma lo spettacolo non è terminato. Al di là del tendone di velluto, la storia continua.
Luisa
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