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venerdì 15 ottobre 2021

Review Tour: Recensione "Thingers echo-proibite" di Thina Sulas

Ciao Rumors. Oggi per il Review Tour, la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance edito ODE Edizioni intitolato Thingers echo-proibite di Thina Sulas. Uscito il 13 Ottobre.


Titolo: Thingers echo-proibite
Autore: Thina Sulas
Editore: ODE Edizioni
Genere: Young adult, urban fantasy
Data di uscita: 13 Ottobre 2021

 
Il codice stabilisce che:
• L’uso dei guanti, essenziale in ogni attimo della nostra vita, ci difende dai pericoli;
• La vita in famiglia ci tiene al sicuro dagli sconosciuti;
• L’assoluta segretezza protegge noi stessi e i nostri cari, per questo è proibito rivelare cosa significa essere un Thingers;
• Un comportamento giudizioso è sempre necessario, a riassunto di tutti i punti.

Nina è una giovane Thingers: può avvertire l’echo degli oggetti, la loro storia, i loro segreti. Se solo fosse permesso...
Ciò che ha l’aria di sembrare un dono, in realtà, è una tortura.
Esistono regole che non è possibile violare e distrazioni che non è ammesso concedersi.
La sua esistenza, tuttavia, verrà sconvolta da altre verità, quelle che nessuno le ha mai raccontato.
Imprigionata dalle convenzioni e in lotta continua tra ciò che sente di essere e ciò che dovrebbe, Nina affronterà molti ostacoli per affermare se stessa.
Attraverso rivelazioni, sentimenti sbocciati e un mistero da svelare, Thina Sulas ci accompagna alla scoperta di un universo tutto nuovo. Un viaggio intenso tra realtà e fantasia avvolto nella cornice di una nota città italiana.
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 

Bentrovati Rumors,
con grande emozione vi parlo di “Thingers - Echo Proibite” di Thina Sulas, un Urban Fantasy ambientato a Firenze e che è riuscito a farmi stare sulle spine dall’inizio alla fine. Ormai le ragazze del blog hanno imparato a conoscermi e, quando hanno visto il genere di questo libro, hanno voluto propormelo e naturalmente ho ben accettato questa sfida. Come mi sono sentita quando è arrivato il libro: felice, strafelice. Come mi sento adesso: sono terrorizzata, perché quando un libro riesce a prendermi così tanto, alla fine, quando è ora di farne la recensione, ho il timore di non riuscire a valorizzarlo come merita. Spero di trasmettervi, nel modo migliore, ciò che ho provato leggendolo.

Chi sono i Thingers? Bella domanda, solo Thina può spiegarcelo e farci entrare nel loro mondo, e che mondo! Emozioni a non finire e adrenalina a mille.

Protagonista della storia è Nina, ragazza di 19 anni, all’ultimo anno di liceo, pronta a spiccare il volo dopo la maturità. Ma può farlo? Lo vorrebbe anzi lo vuole con tutta se stessa, ma lei è una De Vreese, una delle famiglie Thingers più importanti, o perlomeno sono i nonni ad essere importanti visto che la matriarca della famiglia, Delphine, è uno dei membri più importanti del Consiglio dei Thingers. Vi state chiedendo quale potere abbiano i membri di questa famiglia? Semplice, possono sentire parlare gli oggetti o meglio possono vedere, toccando gli oggetti, la loro storia e soprattutto la storia delle persone con le quali sono venuti a contatto, percependone ogni minimo battito ed ogni minimo respiro. Pensate sia un dono? Potrebbe esserlo, ma non lo è per come viene gestito dal Consiglio e dalle loro regole imposte, norme delle quali Nina ne ha fin sopra i capelli. Prima tra tutte l’obbligo di portare sempre dei guanti per evitare di venire stravolti da ogni oggetti, evitare di avere i famosi echo dovuti al contatto a mani nude. La vita dei Thingers è fatta di relazioni esclusive tra loro, rapporti limitati, molto limitati anzi quasi inesistenti, con gli umani non Thingers, una vita insomma quasi solitaria, ai margini: una vita che per Nina inizia ad essere stretta, strettissima. Nina vuol sì evadere dalla vita Thingers, ma quello che le sta più a cuore è che sua sorella Lola, di soli 4 anni, non debba soffrire troppo presto a causa delle regole e del protocollo seguito dalla sua atipica famiglia. Come si può capire da quest’ultima affermazione, c’è una cosa che Nina è veramente capace di fare: amare e dare tutta se stessa per le persone alle quali vuole bene e si sente legata in tutto e per tutto. Non vuole che la piccola Lola possa crescere in una realtà chiusa e isolata, vuole che abbia tutta la libertà che fino ad ora, per se stessa, non è riuscita ad avere.

Negli anni a venire l’avrei seguita con attenzione, incoraggiandola a non avere paura del mondo intorno, come invece ne avevo io. Lola poteva ancora cavarsela, imparando che la vita è nostra e di nessun altro. Che non esistono convenzioni, religioni o leggi familiari assolute se queste ti rendono una persona infelice. La mia esistenza era una lotta ogni santo giorno, ma dentro di me vivevo nella speranza che, forse, avrei potuto insegnare a lei come averne una migliore. Senza dubbio, la sua felicità sarebbe stata la mia rivincita.

Nina è attratta dal mondo e dalle persone, in fondo ha solo 19 anni e se non si vuole scoprire il mondo a quell’età, quando si dovrebbe fare, anzi era già in ritardo rispetto ai suoi coetanei. E’ una ragazza intraprendente, curiosa, testarda e tenace, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, rispettosa sì ma che pretende lo stesso rispetto verso di sé e verso la sua voglia di vivere una vita vera, senza limiti, senza paure, facendo le sue scelte, giuste o sbagliate e imparare dagli errori commessi per migliorarsi e realizzarsi. La sua ostilità è verso sua nonna, il consiglio e le regole che imprigionano i Thingers in una vita che non è vita, un incubo. Nina è in continua lotta tra ciò che vuole essere e ciò che gli altri vorrebbero che lei sia; inizia a ribellarsi sabotando la cerimonia del guanto di Lola ed esponendosi al “pericolo” avendo un echo. E quale oggetto attira l’attenzione di Nina? La giacca di pelle di quel ragazzo che a scuola l’ha soccorsa quando si è sentita male, ragazzo con il quale ha sentito un immediato legame. Da quell’echo Nina inizia a cambiare, le sue convinzioni vacillano e tutte le sue attenzioni vengono rivolte a lui, Edoardo, suo compagno di scuola e coetaneo, con un’esistenza ben più sofferta della sua. Lei che una vita non l’aveva mai vissuta, si rende conto che ci sono cose ben peggiori di sopportare sua nonna e le sue assurde regole.

Soffiai sul palmo destro e, un tremore alla volta, un centimetro dopo l’altro, avvicinai la mano alla giacca di pelle, tesa, aperta. Infine, la toccai. Come un treno in corsa, fatto di luci e ombre, mi sentii avvolgere e poi attraversare da un turbinio di sensazioni potenti. Felicità, delusione, tristezza. Sorrisi, lacrime e rabbia. Prati verdi, botti di legno, calici e vino. Difficili da gestire tutte insieme senza rischiare di vomitare, per pochi secondi mi privarono anche del fiato, fino a quando la morsa stretta non sembrò mutare in una mano che culla e con il suo moto rassicurante, mi condusse altrove.
…Finii per scontrarmi con il lettino, dove rimasi immobile per un bel pezzo, travolta da emozioni tanto nuove quanto orribili. Ciò che avevo appena visto era privo di un senso logico! Insomma, com’era possibile sopravvivere a un tale, straziante, dolore? Quel ragazzo che avevo definito in apparenza normale, portava dentro di sé un dolore difficile anche da immaginare. Mi ero sbagliata: se c’era qualcuno davvero a digiuno di vita quello non era di certo Edoardo, ma io, che una vita non l’avevo mai vissuta.


Edoardo Belvedere è di buona famiglia, erede delle Cantine Giusti Belvedere, rimasto orfano di padre troppo presto e distrutto dopo la scomparsa misteriosa della madre, oltre a studiare, si è dovuto far carico dell’impresa dei genitori. Anche per lui, l’incontro con Nina è come un fulmine a ciel sereno, la sua vicinanza gli dà forza e serenità, riuscendo a restituirgli il sorriso che aveva perso da diverso tempo.
Il cuore e l’anima di Nina si aprono a nuovi sentimenti e a nuove emozioni che le fanno capire quanto la sua esistenza, fino a quel momento, sia stata limitata e quanto amore e bene può donare e ricevere da qualcuno che improvvisamente ha riempito i suoi giorni di una luce nuova. Quello che Nina prova per Edoardo è un affetto che cresce man mano che si frequentano, dettato anche dal senso di protezione che sente da quando, con l’echo, ha visto quanto lui abbia già dovuto soffrire così tanto nella sua vita.
Non sarà una passeggiata per Nina vivere il sentimento nato con Edoardo, perché dovrà costantemente rimanere in allerta per non farsi scoprire da Delphine e dai suoi tirapiedi, perché violare le regole di condotta dei Thingers è considerato un tradimento. Fortunatamente non è sola ed è spalleggiata da zia Vania, innanzitutto, e dal nonno Reyner De Vreese che, anche se vive in Belgio, sostiene costantemente la nipote con i suoi consigli e le sue affettuose parole. Anche i genitori di Nina le vogliono bene e non la lasciano di certo soccombere sotto le grinfie della nonna.
Nina vive quindi la sua favola…..

A differenza della vecchia me, la ragazza piena di paure e rabbia che almeno per un po’ si era lasciata manipolare dagli ideali di una nonna invasata, ora che mi ero data un’occasione, avevo uno scopo ben chiaro per cui valesse la pena prodigarsi ogni giorno: vivere la mia libertà. Troppe cose mi ero persa e tante ne avevo ancora da scoprire. Dovevo godermi le emozioni e vivere.

Il mio sguardo saettò su Edoardo giusto un istante, quasi per sbaglio. Mi stava osservando in silenzio, gli occhiali calati sul naso e un sorriso delizioso. Mi sfiorai la punta del naso per nascondere il moto di imbarazzo. Non ero sicura stesse accadendo proprio a me ma, che si trattasse di un sogno oppure no, sentivo il cuore pompare nel petto: Nina De Vreese era di nuovo al mondo.


Le favole però non esistono, il vissero felici e contenti non è sempre scontato nella realtà. Nina lo sa e sa che il destino spesso è crudele. Quando Edoardo le dona il ciondolo che era appartenuto alla madre, a conferma di quello che prova per lei, un’echo rivela qualcosa di losco e misterioso, qualcosa che anche una Thingers come lei non avrebbe mai potuto immaginare. Pericoli, tranelli, inganni che si aggiungeranno ai già numerosi problemi causati dalle ostilità di casa De Vreese. Nina è forte, Nina non si piega, Nina piange e si rialza, Nina deve proteggere chi ama da nuove sofferenze anche se questo significa allontanarsi da quella persona diventata per lei tanto importante. La priorità è la serenità di Edoardo e la felicità dei suoi genitori, della piccola Lola, di zia Vania e di nonno Reyner.

Di ritorno da Villa Giusti Belvedere, io e zia Vania discutevamo del risvolto a tinte nere che la mia storia con Edoardo, se pure agli albori, aveva già portato a galla. Consapevoli delle difficoltà che, presto o tardi, ciò avrebbe potuto comportare, mi incoraggiò nonostante tutto a rimanergli accanto, con la consapevolezza che non sarebbe stato facile, anzi. Nella probabile altalena di emozioni che quel ragazzo era costretto suo malgrado a gestire, la possibilità di ritrovarmi sola, un giorno, a soffrire a causa di tutto, si tramutava quasi in certezza. Tuttavia, dal suo obiettivo punto di vista, si trattava in ogni caso di un’opportunità di crescita e sprecarla sarebbe stato un peccato.

Le echo sono proibite appunto perché sono in fondo pericolose e possono portare ancora dolore dove già ce n’è, possono destabilizzare l’esistenza delle persone, Thingers e non. Nina purtroppo pagherà le conseguenze di queste echo, ma non ne sarà pentita, perché, nonostante tutto, grazie a quell’echo lei ha finalmente iniziato a vivere e ha finalmente aperto la sua strada verso nuovi orizzonti che forse, chissà, potrebbero essere più lieti per tutti.

La cosa essenziale era che io non perdessi i contatti con la vita di cui, ormai, mi consideravo parte…..

……poi c’era la piccola peste, Lola, che nonostante i pochi anni, avrebbe potuto insegnare come stare al mondo a un bel po’ di persone di nostra conoscenza… Lei, così acuta, sensibile e per fortuna libera di essere solo una bambina, rappresentava per me una vittoria di cui ricordarmi a ogni sguardo, un guizzo di luce nell’oscurità dell’ignoranza e, perché no, forse una speranza per le future generazioni Thingers. Di certo la sua esistenza sarebbe stata più semplice della mia……


Cari readers mi fermo qui, non voglio darvi troppi dettagli di questo libro perché è giusto che scopriate da soli il mondo dei Thingers e che vi lasciate catturare, cullare ed ammaliare, come è successo a me, dalle parole di Thina Sulas. La scrittura di Thina è avvincente, coinvolgente, semplice ma d’impatto, dettagliata senza risultare noiosa e talmente profonda da riuscire a farti vivere le stesse emozioni vissute dai personaggi. Man mano che leggevo la storia, nella mia mente riuscivo a vedere le scene quasi come se davanti ai miei occhi scorresse un film; il mio cuore batteva al ritmo incalzante della narrazione, la mia anima scalpitava ad ogni colpo di scena, i sospiri aumentavano e diminuivano a seconda delle emozioni che mi scorrevano sulla pelle, ritrovandomi spesso a piangere e sorridere nello stesso momento. E quando sono arrivata alla fine ero disperata perché ne avrei voluto ancora e ancora: adoro quelle povere e care “creature” e i loro guanti!!! Anzi no, le adoro tutte tranne Delphine, anche se credo che anche in lei ci sia in fondo, ma molto in fondo, un po’ di bene. E poi ci sarà un perché sia così dura…. Chissà…..
E’ un mondo strano quello dei Thingers, un mondo che non si esaurisce con le pagine di questo romanzo ma che sarà capace di stupirci ancora con effetti speciali e con vicende da vivere al cardiopalma…. O almeno è quello che io mi auguro, perché le premesse per nuove esilaranti avventure ci sono eccome. L’ambientazione a Firenze è stata stupenda, la nostra bella Italia che fa da sfondo è qualcosa che gonfia il cuore di orgoglio. E quanto è stato divertente leggere espressioni tipicamente toscane che hanno dato colore e brio in più alla storia.

Che dire in conclusione? Grazie al blog Il Rumore dei Libri che riesce sempre a farmi conoscere autrici fantastiche, soddisfacendo sempre le mie preferenze di lettura. E un grazie enorme, con annesso abbraccio virtuale, va a Thina Sulas che mi ha accompagnato nella lettura con i suoi messaggi in chat e con le sue belle parole che ha voluto riservarmi nonostante non ci conoscessimo per niente. E’ stato un dare e un avere reciproco, uno scambio di impressioni e di curiosità che hanno saputo stimolare la mia lettura e la mia brama di conoscenza del mondo Thingers. E’ bello quando un’autrice si espone così con un lettore, è sinonimo di serietà e di rispetto verso chi sarà il destinatario finale del tuo lavoro. Grazie Thina per questa storia, grazie per quello che hai saputo trasmettermi attraverso le difficoltà di vita di Nina: la sua voglia di rivalsa è quella che in fondo abbiamo un po’ tutti, quella voglia di riscattarci dalle difficoltà della vita e quella voglia di affermarsi e di farsi valere, nel rispetto sempre degli altri, esigendo ovviamente lo stesso rispetto.
Mi aspetto tanti Thingers da leggere, speriamo che l’autrice li faccia arrivare presto nelle nostre avide mani di lettori.
Alla prossima.


Mariaelena


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