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giovedì 10 marzo 2022

Recensione "Lonely: un'ultima volta noi" di Elisa Crescenzi

Ciao Rumors. Oggi la nostra Mariaelena ci parla del nuovo romance in Self Publishing intitolato Lonely: un'ultima volta noi di Elisa Crescenzi. Uscito il 28 Febbraio 2022.
 
                                                
Titolo: Lonely: un'ultima volta noi
Autore: Elisa Crescenzi
Editore: Self Publishing
Genere: Hate to love, music romance, age gap
Data di uscita: 28 Febbraio 2022
 
«Fino a qualche giorno fa mi hai chiesto più volte di starti alla larga, Damian».
«Questo prima che ti assaggiassi, Coraline».
DAMIAN
Essere il frontman dei The Falling Stars è il mio lascia passare per la bella vita.
A ventotto anni ho tutto quello che potrei desiderare: soldi, fama e donne. Tutte mi considerano il sexsymbol della band e vorrebbero passare la notte con me. Tutte tranne lei, Coraline.
Codini disordinati, viso sporco di cioccolato e ginocchia sbucciate, o almeno questo è il ricordo che hodella Mocciosa. Tornato a Woodstock, ad aspettarmi non c’è più la sorellina di dieci anni del mio miglioreamico, ma una donna dal caschetto biondo, con la bocca piena e un corpo che mi richiama. Una donnache non posso fare a meno di detestare, ma a cui non so resistere.
Coraline ed io siamo bravi a litigare, ma siamo incapaci di trattenerci quando siamo vicini.
C’è solo un modo per togliersela dalla testa: arrivare fino in fondo.
CORALINE
Diventare una scrittrice famosa è il mio sogno, quello che inseguo fin da bambina.
A vent’anni, però, quel sogno mi sembra mi stia sfuggendo di mano, perché la trama, quella perfetta, nonriesce a trovare la via di casa. Almeno fino a quando non mi ritrovo faccia a faccia con il ragazzo piùdetestabile del pianeta: Damian.
Un misto di arroganza, cattiveria e sex appeal. Perché per quanto io detesti come mi tratta, non possofare a meno di essere attratta dai suoi capelli lunghi, dalla sua voce roca, dalle sue lunghe dita sulle cordedella chitarra.
Non sopporto Damian, eppure, ogni volta che mi tocca, finisco per lasciargli qualcosa di mio, ed è per nonsoccombere a questa follia che ho iniziato a pubblicare su un blog segreto.
Non devo innamorarmi di lui.
Damian è il mio personale Uomo Nero, e io sono appena diventata la sua bambola preferita.
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
  

Eccomi Rumors,
ancora una volta ho il piacere di tenervi compagnia ed oggi lo faccio con Lonely Un’ultima volta noi, ultimo libro di Elisa Crescenzi che è riuscita a dar vita ad una storia che posso solo definire fenomenale. Conosco la scrittura di Elisa da tempo ma ogni volta è una vera scoperta, le soprese con lei non finiscono mai e anche con questo libro è riuscita a soddisfare a pieno le mie aspettative.
I protagonisti di questa storia sono Damian, 28 anni, e Coraline, 20 anni, si conoscono da sempre e si odiano profondamente. 

Damian è bello e dannato, impulsivo, egocentrico, volubile, un animale da palcoscenico, già perché lui è il frontman dei The Falling Stars, gruppo rock fondato con il suo migliore amico Thomas con il quale è cresciuto e che considera a tutti gli effetti un fratello.
Coraline è caparbia, determinata, dice sempre quello che pensa e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, si impegna per realizzare il suo sogno di diventare scrittrice e dimostrare a tutti quanto vale. E’ anche una ragazza dolce e di gran cuore, ha un affetto smisurato per suo fratello Thomas, per i suoi genitori e per la sua migliore amica Grace.
Ma perché Damian e Coraline non si sopportano? Una bella domanda, alla quale non è per niente semplice rispondere. Dopo 10 lunghi anni di lontananza è arrivato forse il momento di risolvere questo mistero, quando si ritrovano faccia a faccia a Woodstock è un colpo al cuore per entrambi, è come vivere il peggiore degli incubi.

Me ne sono andato da Woodstock in un giorno di sole, ma so che al mio rientro troverò solo la pioggia ad accogliermi. Quella fitta e fastidiosa che impregna le ossa.
Sono cresciuto e forse lo è Coraline, per me però resta la bambina che mi ha portato via tutto. Lei resta la rocchetta di filo che mi macchia la pelle, l’ago che mi infilza la carne, il punto mal cucito su una ferita che non smette di rigettare.

Le vedo le mie farfalle, le sento e fanno dannatamente male, forse perché le loro ali non hanno i colori della primavera, ma quelle dell’anima del ragazzo che si è avvicinato: nero come il cielo prima della tempesta. Buio come la notte che ci è scesa addosso proprio ora.


Damian e Coraline sono nati lo stesso giorno ed è proprio dalla nascita di quest’ultima che qualcosa in lui è cambiato, lui che in Thomas e nei suoi genitori aveva trovato una famiglia vera e propria, affetti che non aveva mai avuto nella sua vita, improvvisamente vede tutte le attenzioni rivolte alla nuova arrivata, lei che nella sua innocenza si è insinuata prepotentemente nella sua vita. Quando lui e Thomas partono, all’età di 18 anni, per realizzare finalmente il loro sogno devono lasciare la famiglia e Coraline che, a soli 10 anni, vede allontanarsi le persone che hanno sempre affollato le sue giornate, anche se Damian la snobba per l’ennesima volta.
Ma ora Coraline è cresciuta e, anche se non è semplice, è pienamente in grado di tenere testa alla cattiveria di Damian, alla sua anima nera e alla sua lingua tagliente e spudorata. Damian per sopravvivere al ritorno a Woodstock e per non farsi sopraffare dai suoi demoni, continua la sua personale battaglia distruttiva nei confronti di Coraline. C’è un particolare che però non ha considerato: Coraline non è più una bimba petulante, una mocciosa come lui si ostina a chiamarla, adesso è una giovane donna con tutte le forme al posto giusto e con una grinta ed intraprendenza inimmaginabile. Lei affolla i suoi pensieri e, anche se non vorrebbe, il suo inconscio la cerca costantemente.
Mentre Damian sfoga tutto il suo tumulto con parole e fatti parecchio discutibili, Coraline per proteggersi e non lasciarsi schiacciare inizia a scrivere, ma non quel libro che deve essere il suo trampolino di lancio, bensì su di un blog dove, in forma anonima, sfoga tutto quello che prova nei confronti di Damian.

Coraline è un’arma a doppio taglio: di giorno è tutto ciò che mi irrita, ma di notte sembra trasformarsi in tutto quello che potrei volere.

La scrittura è la mia ancora di salvezza, il mio modo di esternare tutto quello che mi porto dentro, e leggere il nome di Damian tra tutti questi pensieri confusi non fa altro che sbilanciarmi. Ti stai prendendo qualcosa che non ti appartiene, ed io non sono pronta a lasciartelo fare.


Il rapporto tra Damian e Coraline è come un incontro di boxe, uno scontro all’ultimo sangue, un botta e risposta, e spesso nel loro strano e difficile modo di comunicare ci finisce di mezzo Thomas con tutto il resto della band. Quando Coraline, ancora una volta, si insinua nel loro mondo fatto di musica per Damian è un ulteriore schiaffo, perché i suoi compagni d’avventura la adorano e lui non sopporta le attenzioni che le rivolgono. Ma lui non è geloso? Sì certo, come no. E chissà perché nel bel mezzo di una discussione, per farla tacere, invece di usare le parole come al solito decide di baciarla?! Un vero e proprio bacio, fatto di sospiri e gemiti, un divorarsi a vicenda, un bacio che non solo li lascia senza fiato ma che manda completamente in tilt ogni cosa e la ragione lascia spazio alla pazzia. Perché la loro è un’attrazione disperata e folle. E questo fa paura, una tremenda e fottuta paura.

Perché se in quello stupido bacio ho lasciato a Damian la possibilità di leggermi, lui mi ha dato la possibilità di vederlo per davvero, come non aveva mai fatto prima. Dovrei essere felice di avere un'arma da usare contro di lui, invece mi sento solo più vulnerabile e coinvolta dal ragazzo che dovrei solo detestare. E, sì, quel sentimento c’è ancora, tuttavia è come se aleggiasse altro sulla mia testa. L’incomprensibile.

È inquietante. Inquietante, spaventoso e sconosciuto. Parlo di quello che sento, di tutto quello che mi ha travolto appena Coraline ha messo piede nella stanza. È qualcosa che fa vibrare le pareti del petto, sradica battiti e comprime i polmoni. È qualcosa che mi fa schifo, ma che non sono in grado di controllare.


Quel bacio è bastato a ribaltare il mondo di entrambi, loro così acerbi verso un sentimento potente come l’amore, si ritroveranno in balia di un’attrazione smisurata e viscerale, una lotta interminabile tra testa e cuore. La prima volta che si concederanno fisicamente, non ce ne sarà più per nessuno, perché inconsapevolmente raggiungeranno il punto di non ritorno, si ritroveranno troppo coinvolti, anche solo il pensiero di dimenticare tutto quello che è successo tra loro non è ammesso. Entrambi sanno che da tutta questa storia ne verranno fuori distrutti perché sono due anime smarrite che affogano nel dolore e nell’apatia.

In un modo del tutto inspiegabile, Damian ed io ci attiriamo. È qualcosa di viscerale, rude, controverso e forte. Qualcosa che lui, oggi, sta combattendo, mentre io ne scrivo. Qualcosa che sono certa, farà fottutamente male.

Per quanto voglia negarlo, Coraline ha qualcosa che mi rapisce ogni volta che siamo nella stessa stanza, al di là dell’antipatia infantile che custodisco contro di lei, questo qualcosa ha il sapore della trasgressione. E mi piace.

Damian e Coraline sono instabili emotivamente e sentimentalmente, pur non riuscendo a stare lontani l’uno d’altra, continueranno a farsi del male perché loro, come in passato, faticano a comunicare, ad aprirsi, a parlare e tutto questo sarà motivo di liti, bugie ed incomprensioni continue.
Il tempo che hanno passato ad odiarsi è stato troppo per i loro cuori che si vogliono e i loro corpi che si bramano.
Damian non ha mai saputo amare, nessuno glielo ha insegnato, nessuno lo ha mai amato come meritava, neanche sua madre e per questo non si ritiene degno di questo sentimento ed è convinto che lui può essere solo fonte di guai per gli altri.
Coraline, con il suo carattere chiuso, non si è mai lasciata andare veramente, le sue poche storie non le ha mai portate troppo oltre per paura di affezionarsi troppo, per non dover cedere ai sentimenti, per non deludere nessuno ma soprattutto per non essere lei stessa delusa da qualcuno.
Due teste e due cuori in tumulto che per paura di soffrire non si mettono in gioco totalmente e si chiudono nel loro mondo isolato, la musica per Damian e la scrittura per Coraline.

Coraline non è una che si lascia intimorire, lei è forte, decisa, a tratti anche arrogante, eppure da quel primo bacio ha smesso di essere così dura nei miei confronti, come se quello fosse sempre stato solo uno scudo di difesa per tenermi a debita distanza e, se così fosse, ne avrebbe tutte le ragioni.

Continuo ad arrovellarmi il cervello. Sarei dovuta stare alla larga da quel ragazzo, invece sono finita a farci sesso in modo viscerale e possessivo, come se lui ed io ci appartenessimo. Come se lui fosse cosa solo mia. Ma è di Damian che parliamo e lui non è e mai sarà mio.
 

Ancora una volta Elisa Crescenzi è riuscita a farmi restare senza fiato e a farmi adorare, in maniera tormentata, i due protagonisti di questa storia. Damian e Coraline sono diversi dal solito, se da un lato li vorreste uccidere, dall’altro li amerete alla follia. E’ una storia così, turbolenta, a tratti sofferta e a tratti spensierata, è la storia di due ragazzi che si amano in un modo diverso, senza riconoscerlo subito ma facendolo nella maniera più pura, semplice e parecchio complicata.
La scrittura diretta di Elisa ti prende così, ti risucchia nel suo vortice e si impossessa di ogni tua facoltà mentale e sensoriale, ti fa entrare nella storia e ti fa vivere ogni più piccola vibrazione, ogni più piccola emozione.
Non ho voluto raccontarvi molto di quello che succede tra Damian e Coraline perché è giusto che ogni lettore li vivi in prima persona e faccia un po’ sua questa storia, in modo da percepirne direttamente la melodia che sprigiona.
Non mi resta che augurarvi buona lettura cari readers, spero che possiate amare Damian e Coraline almeno quanto li ho amati io, o magari anche di più, ne sono certa.

Mariaelena

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