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lunedì 22 settembre 2014

Presentazione "Tentazioni" di Argeta Brozi

Ciao a tutti e buon  inizio settimana. Oggi vi presento la nuova "fatica" letteraria di Argeta Brozi intitolata "Tentazioni". Un romance che in pochi giorni ha scalato le classifiche di amazon arrivando ai primi posti. 
Titolo: Tentazioni 
Autrice: Argeta Brozi 
Pagine: 436
Genere: romance
Editore: Self Publishing 
Prezzo Kindle: EUR 0,99

Sinossi
Ylenia ha vent'anni e vive tra Roma e New York. Una forte delusione d'amore brucia ancora sottopelle ed è proprio questo dolore a spingerla verso la più tremenda delle verità: tutti gli uomini tradiscono. Per dimostrarlo, Ylenia e la sua amica Lolly escogitano un piano a colpi di seduzione e sensuali tentazioni pensate per colpire i ragazzi già fidanzati. Molti uomini, un'incredibile astuzia e un solo obiettivo: la vendetta. Tuttavia, anche la migliore strategia è destinata a vacillare di fronte all'amore e Ylenia dovrà presto fare i conti con l'affascinante Brian e, soprattutto, con se stessa. Argeta Brozi incanta i lettori con una prosa irriverente, raccontando le infinite sfumature dell'attrazione. Perché nessuno, neppure il più cinico, può sottrarsi alla più forte delle tentazioni: l'amore. 

(Sinossi di Bianca Rita Cataldi, scrittrice) 
Altri libri dell'autrice: "Prendimi l'anima" (ebook, 0,89 cent), "Al di là di te" (cartaceo).

Estratto:
Oddio. Uscire. Insieme. 
Due parole che mi facevano tremare la terra sotto i piedi.
Era da una vita che non uscivo insieme a qualcuno. Era un po' strano. No, peggio. Era terrificante. Alla fine ci eravamo dati un appuntamento, c'era poco da girarci attorno o scherzare. Stavo uscendo con un ragazzo. Non ero più io! Mi ero ripromessa che non lo avrei più fatto, non in quel senso perlomeno. 
Dovevo mettere le cose in chiaro con Brian. Dovevo dirglielo. Guarda, Brian, io non cerco quello che cerchi tu e quel bacio che ci siamo dati ieri è stato... niente... non è significato nulla per me.
Quindi, se vuoi, amici, altrimenti addio.
Sì, avrei fatto così, stasera stessa. Lo avrei guardato negli occhi... nei suoi profondissimi occhi color cobalto... e lui avrebbe guardato me, con quel suo sorriso genuino e divertito stampato sulle labbra, e avrebbe ascoltato le mie stupide parole. 
Avrei parlato, parlato e lui avrebbe ascoltato paziente fino all'ultima parola ben preconfezionata. Poi sarebbe finito tutto. Già. Finito. Era una parola che non mi piaceva. Anche se molti dicevano che la fine era sempre l'inizio di qualcosa di nuovo. Di diverso.

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