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sabato 20 dicembre 2014

Il weekend degli estratti...

Ciao a tutti e buon sabato. Oggi inauguriamo una nuova rubrica. Il weekend degli estratti. Di cosa si tratta? Ogni venerdì metteremo sul gruppo Il Rumore dei Libri, un post dove inviteremo gli autori a posare degli estratti dei loro libri. Accumuleremo le varie immagini e le metteremo di sabato qui sul blog. Vi ricordo che tutti i libri sono acquistabili sugli store Amazon, Kobo ecc.
Quindi, che aspettate? Vi aspettiamo nel gruppo!

Ilaria Tomasini "Il Cielo Oscuro di Roma"

Sara Purpura "Il dono della felicità"

Serena Versari "L'arpeggio del cuore"

Ornella Calcagnile "Helena"
Cassian sembrò calmarsi. «È stata una bella mossa tornare da me, sarei venuto a cercarti e questa volta niente mi avrebbe trattenuto da uccidere i tuoi amichetti», fece un sorriso sghembo e maligno.
«Lo so, un po’ ti conosco ormai», ammisi.
«E mi conoscerai sempre più», rispose lui divertito. 
In un lampo me lo trovai addosso, una mano si posò sulla mia, quella che teneva il pezzo di legno nascosto dietro la schiena,mentre l’altra mi cinse posandosi sulla mia schiena lasciata nuda dal vestito.
«Questo non ti servirà», dichiarò, lanciando il paletto verso il camino spento. Sempre avvinghiato a me, mi prese il viso con una mano, lo tenne fermo e mi baciò con talmente tanta foga che pensavo volesse soffocarmi. Non feci resistenza, non risposi, in un certo senso abbandonai il mio corpo in quell’istante. 
Fu il bacio più doloroso della mia vita.

Silvia Castellano "Amethyst"

Nadia Filippini "Come il vento per una girandola"

"La nave di cristallo" di Simona Busto (Ellinor Rainwater su facebook)
Behariel rise. «Ero un angelo, e sono stato un demone, ora sono il re del mio inferno.
Comando invece di ubbidire, c’è qualcosa che ti disturba o ti sembra sbagliato in questo?»
«Comandi su quello che ti hanno lasciato, demone. Satana ti ha concesso i suoi scarti.
Credi forse che non sappia perché vuoi a tutti i costi quella ragazza?»
«Il cacciatore l’ha scelta nel giorno a lui riservato, quindi è nostra.»
Fu Ellinor a ridere stavolta. «Sei tu che scegli. Il cacciatore non conta molto, è solo un volgare traghettatore di anime. La vuoi perché sai di chi è il sigillo. È stato lui a farti cacciare, il tuo amato fratello. Questa è la tua vendetta. Ecco l’unico motivo per cui hai deciso di avere a tutti i costi Megan. O c’è dell’altro?»
Behariel toccò uno dei gargoyle, lo accarezzò come si fa coi cani. «Non interessarti alle mie ragioni. Sappi che mio fratello dimostra di tenere molto anche a te, quindi potresti essere una preda abbastanza interessante.»

Giovanna Mazzilli " L'ombra della Lupa"

Fabiola D'Amico "Il cavaliere senza nome"
Rosalinda sfiorò i muscoli possenti del giovane cavaliere. Intendeva dare il meglio di se stessa, la regina le aveva raccomandato di mostrarsi compiacente verso di lui. Non sarebbe stato difficile farlo, il giovane aveva un aspetto virile e molto attraente. Si chinò sul suo capo, aspirando il profumo dei capelli che scendevano appena sulla nuca. Erano neri come l’ala di un corvo, così in contrasto con gli occhi verdi. O forse celesti! Non sapeva definire il colore particolare di quello sguardo. Acquattata nel suo angolo, quando il giovane era entrato nella stanza da bagno, aveva osservato bene il pupillo del padrone. Alto e fiero aveva attraversato la stanza senza curarsi di nessuno. Se le voci che giravano erano vere, tutto in lui era un mistero.
Un grido riecheggiò nella sala. L’ancella sobbalzò, le mani abbandonarono la presa sul corpo muscoloso.
L’ancella riprese con più passione il suo compito. Si dedicò alla fronte ampia, avendo cura di spostare le ciocche ribelli che gli cadevano sugli occhi celati da lunghe e folte ciglia. Il suo sguardo però fu presto attratto dalla figura armoniosa dell’uomo. Le gambe lunghe e tornite si distesero sotto il pelo dell’acqua e il petto villoso cominciò a sollevarsi al ritmo del respiro lento. il torace era muscoloso. sarebbe stato molto eccitante toccare ogni centimetro di quella pelle. Sì, non avrebbe avuto remore a occuparsi di lui. Il suo tocco era lieve ma determinato. Sotto le dita avvertiva una tensione latente. Sciolse un muscolo sul collo e carezzò una vena sulla tempia che pulsava più forte delle altre. Sfiorò il naso dritto e la bocca carnosa. Un tremito di desiderio la sconvolse. Sospirò d’infelicità, nella vita di quel giovane non c’era posto per un’ancella come lei.

Marta Savarino "Parigi, amore e altri disastri" 
"Andrea la guardava senza riuscire a dire niente. Era la persona più incoerente e folle con cui avesse mai avuto a che fare in vita sua. Prima di poter replicare Nadia gli aveva già voltato le spalle e se n’era andata. Questa volta senza fretta, senza correre e fuggire da lui ma era come se lo stesse facendo di nuovo.
Andrea la osservò sparire tra la folla fino a quando non riuscì più a vederla. Scosse la testa, incredulo da tanta cocciutaggine.
«Ti amo anche io, stupida ragazza che non sei altro. Ti amo anche io…» mormorò tra sé. 
Non voleva correrle dietro, non sarebbe servito a nulla e stava cominciando a pensare se non fosse davvero il caso di mandarla a quel paese e lasciar perdere tutto. Affondò le mani nelle tasche dei jeans e rimase ancora qualche istante con lo sguardo fisso sulla gente che camminava.
Dal suo punto di vista quella situazione era incredibile, rasentava la follia. Dopotutto quando due persone si amavano come si amavano loro, non potevano semplicemente stare insieme senza tante storie e complicazioni?
Scosse la testa, non sapeva se essere triste o incazzato ma propendeva per la seconda opzione. Aveva bisogno di una sigaretta e di una birra, ma anche e soprattutto di pensare con calma su cosa poteva ancora tentare di fare… "

Raffaele Napolitano "L'amore si fa in quattro"
Piccoli estratti della finale di Calcio Storico Fiorentino ... 
“Sofia era intenta a seguire con lo sguardo i movimenti diLorenzo e di Christian, senza curarsi più di tanto delle vere azioni di gioco e storcendo il viso ogni volta che prendessero un
brutto colpo.”
“A ogni colpo che Lorenzo subiva, sentiva il proprio corpo trasalire come se stesse condividendo il suo stesso dolore. Non riusciva più a sopportare quella vista. Maledì Michela, che l’aveva convinta ad assistere a quella tortura, e se stessa che soffriva per l’individuo che aveva tradito il suo amore.”
“Lorenzo si pulì il rigo di sangue che gli scorreva dalla bocca. Sangue e sabbia si mischiavano sul campo, come se fossero gladiatori in un’arena da combattimento. A differenza di loro, non combattevano per la libertà, ma per la loro città, il loro quartiere, la loro donna.”

Aurora Ballarin "La leggendaria Guerriera"

Silvia Devitofrancesco "Lo specchio del tempo"
"Questo folle uomo mi sta facendo tornare la gioia di vivere, quella gioia che 
avevo perso alla vista del corpo di mia madre privo di vita e che era 
stata sostituita, col tempo, da semplice gioia. Esiste una profonda, ma 
ineffabile, differenza tra la gioia e la gioia di vivere e sono pochi 
coloro i quali riescono a coglierla. La gioia è solo un aspetto 
esteriore, quasi un accessorio posto sul nostro corpo, mentre la Gioia 
di vivere, quella con la G maiuscola, è un modo di essere, una parte 
dell’essenza dell’individuo. È un qualcosa che si sente dentro."

Giorgia Penzo "Asphodel"

Quanti bei estrattini vero? Sabato, sono certa c'è ne saranno ancora di più! Buon Weekend a tutti. 
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