Titolo: Racconterai di noi
Autrice: Irene Viola
Editore: Self publishing
Genere: Contemporary romance
Prezzo: 1,99€ ebook
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Le era bastata una sola domanda per finire in trappola. Qualcosa a cui non era riuscita a sottrarsi e che l'avrebbe tormentata a vita. Camilla sa benissimo che concedere la propria fiducia richiede pochi secondi, gli stessi che impiega un video durante l'upload. È da lì che parte la sua storia, quella che va di pari passo con la reputazione ormai rovinata. E quando perdi tutto ciò che hai... non ti resta che andare avanti. Camilla si trasferisce a Parigi per costruire una nuova vita e lasciarsi alle spalle il passato. Crede di poter nascondere tutto, almeno fino all'incontro con Jean, un pittore francese dagli occhi profondi. Lui è il primo ad accorgersi della strana fuga di lei e forse l'unico in grado di poter raccontare quel passato attraverso il silenzio.
“Perché nascondersi è più rassicurante
che tirare fuori le unghie, e per troppo tempo avevo rinunciato a lottare per
paura di essere ferita ancora”
Una tela bianca è simile a un guscio vuoto. Non ci sono forme né colori. La
luce si infrange spargendosi nel bianco candido della superficie. Camilla è quella
tela bianca su cui un pittore vorrebbe dar vita al suo dipinto. E’ una donna
che ha spento ogni tipo di sentimento: passato e presente. Vivendo il futuro nascondendosi
in mezzo alla gente come fosse un guscio vuoto, desiderando di mischiarsi per
non essere riconosciuta.
Ma questo suo sopravvivere non collima con i profumi, i colori e le
bellezze di una città viva come Parigi,
dove anche nella Rue più spoglia ogni
andito sembra raccontare di amori sbocciati, di storie antiche e di grandi
eroi. Parigi è la città dove Camilla ha deciso di vivere in anonimato
fuggendo da un piccolo paese di provincia siciliano per vivere in una città
dove c’è tanto da raccontare. E i suoi voleri presto si infrangeranno al
cospetto di due occhi azzurri come il cielo che la scrutano nel profondo, quasi
a voler frantumare il suo guscio inattaccabile per cercare quei colori che
sembrano essersi sbiaditi.
“Era… tutto ciò che non avrei mai
creduto potesse arrivare da un ragazzo come lui, che con la sua bellezza non
aveva bisogno di accostare la profondità d’animo. Mi incuriosiva. E non potevo
fare a meno di voler sapere di più”
Jean Picard è un affascinate pittore
in cerca della sua musa e Camilla, con tutto ciò che nasconde, potrebbe essere il colore che da tempo non imbratta più le sue tele. Jean riconosce
nei suoi occhi la paura e qualcosa di spezzato, una frattura vera e propria che
lo riporta nel passato, quando anche per lui il dolore ha risucchiato ogni
velleità artistica che lo portava a correre sulle tele.
Irene Viola con la sua scrittura, definirei quasi “poetica”, ritorna con una storia intensa e profonda.
Con Racconterai di noi è riuscita in
sottovoce a spogliare i personaggi di ogni loro sentimento per omaggiare il
lettore in un lungo viaggio emozionale dove
la passione, la bellezza e la curiosità sono riusciti a contrastare il dolore,
la paura e l’accettazione in una
danza quasi ammaliante che sembra a volte esplodere per poi inesorabilmente
spegnersi in un continuo passo avanti e uno indietro.
Jean e Camilla hanno la fortuna di incontrarsi e riconoscersi nei loro
vissuti. Camilla ha un passato da cui scappare che l’ha resa vuota e abbattuta dalla
vita. Sono stati una manciata di secondi a rovinarla. Il tempo di un upload e
quello che doveva essere un gioco con una persona in cui lei riponeva piena
fiducia, è diventato il video delle intimità più cliccato dal mondo web. La vergogna
ha preso il posto di ogni sicurezza. Ora vive lontana dai suoi cari e da ogni
coinvolgimento, la fiducia è diventata un’isola sperduta in un mare in burrasca.
Preferisce sopravvivere nella solitudine perché è la sua unica arma di difesa e
conoscere un ragazzo così bello e affascinante come Jean, capace di spogliarla dei
suoi silenzi e scrutarla a fondo, è qualcosa che non aveva minimamente
calcolato. Più forte è la consapevolezza
di essere una donna sola, più il caloroso abbraccio di un uomo che vuole possederla,
è qualcosa che le fa vivere il
miraggio della normalità.
“Non era facile discutere con quegli
occhi dallo sguardo intenso che parevano in grado di divorarmi da un momento
all’altro.”
Ma per Camilla l’accettazione del
passato è la spada di Damocle che incute nel suo futuro. Il richiamo di quello sguardo profondo è il
preludio per confessare verità ingombranti, da cui lei stessa sta fuggendo. Camilla preferisce voltare le spalle e
indossare ancora i vestiti del “nessuno” piuttosto che essere giudicata e investita
dai rumori dell’umiliazione.
Ma Jean è un artista in cerca di ispirazione e sulla sua tela bianca desidera
raffigurare tutto ciò che Camilla ha da nascondere. Ha riconosciuto nei suoi
occhi e nei suoi silenzi il dolore e la paura. Un senso di protezione, nato
anche da un suo vissuto non remoto, lo sprona a tendere una mano verso quella
donna che sfugge il suo sguardo per non essere scrutata. Jean vuole estirpare quella paura e trasportarla con i colori sulla sua
tela per catturare quel dolore e farlo diventare proprio.
“Sai, Camilla, mi basta guardarti negli
occhi per sapere quale colore usare per il tuo ritratto”
E’ un dipinto quello che nasce fra silenzi e parole sussurrate, fra
passione e sofferenza in una danza in cui ci si spoglia dei tormenti per
rivestirsi di paura, come un elastico che si allunga per poi rimbalzare e
tornare indietro sempre al punto di partenza.
Dietro l’angolo ci sono le passioni e sentimenti che vorrebbero
sprigionarsi, ci sono Camilla e Jean e i loro passati, e in mezzo c’è la paura
che va affrontata, perché ognuno di noi è l’artefice della propria vita e solo
il coraggio può renderci liberi da ogni pregiudizio.
Racconterai di noi è una storia profonda che tocca temi importanti e
che solo da poco tempo sono stati riconosciuti come tali. Verosimile il lungo
cammino psicologico della protagonista con cui la vergogna, l’inganno e infine
l’accettazione sono stati sviscerati come fossero reali.
Irene Viola è stata bravissima a intrecciare due personaggi
forti e fragili allo stesso tempo, capaci di trasmettere emozioni e arrivarti
dritti al cuore. Ma la forza di questa storia è nella sua scrittura. Il suo
modo arbitrario di far scorrere la penna ha reso talmente verosimili i momenti da
riuscire a percepirne gli odori, intravederne i colori e sentire i rumori. Le
immagini sembrano fissarsi come in un dipinto, talmente belle da desiderare del
tempo per poterle ammirare ancora. Il dolore e la solitudine si specchiano
nella bellezza dell’arte, in una magica Parigi che fa da cornice a tutto il
romanzo.
Solo in pochissimi casi ho trovato alcuni concetti ridondanti inseriti
forse di proposito per sottolinearne l’importanza di certi temi, ma questo non
ha mai diminuito l’intensità della storia.
Voglio spendere infine due parole sul personaggio maschile che mi ha
letteralmente ammaliata. Jean non è l’artista maledetto, è piuttosto un uomo
affascinante dall’animo profondo. Un uomo che sa ascoltare i silenzi e sa
parlare con un solo sguardo. Ha saputo conquistarmi con la sua attenzione ma
soprattutto con la voglia di rendere proprio un dolore non suo. Un personaggio
che sarà difficile da dimenticare.
Tiziana
Grazie mille. È una recensione bellissima!!
Grazie a te speravo di arrivare come la tua splendida scrittura è arrivata a me 😍😍 un libro bellissimo
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