Titolo: My Hero
Autore: Alice Scanavini
Editore: Self Publishing
Genere: Romanzo
Prezzo: 1,99€
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Come ogni venerdì sera, Lucy e la sua migliore amica Lana si recano nel locale più cool di Boston, il Klink. Le due amiche, entrambe bellissime, sanno come divertirsi, come ballare, come farsi notare e catturare gli sguardi. Quando Lucy, stanca e ubriaca, s'incammina da sola verso casa, un uomo che l'ha notata nel locale, la trascina in un vicolo buio e deserto contro la sua volontà e abusa di lei. Sono attimi terribili, ma quando tutto sembra già deciso, qualcuno giunge in suo aiuto, strappando l'aggressore dal suo corpo esile. Seguono minuti di solo urla attorno a lei, poi una voce delicata, una carezza ed un profumo la riportano alla realtà, calmandola subito. Chi è colui che l'ha tratta in salvo? Chi è il suo eroe? Lucy questo non lo sa, in quel momento non ha la forza né di alzare il viso, né di parlare.Dopo quasi sei mesi da quella violenza, l'unico desiderio di Lucy è quello di trovare il suo eroe per ringraziarlo.
Questo è uno di quei libri che ha suscitato durante la lettura due sentimenti opposti. Da una parte la curiosità di scoprire quale fosse questo mistero che avvolgeva il personaggio maschile e di capire cosa stesse succedendo, dall'altra parte un po' di confusione e prolissità che mi facevano perdere il filo della storia. Sono approdata alla fine perché comunque di fondo l’autrice è stata brava a lasciarmi con la curiosità che mi ha spinto ogni volta ad andare avanti e girar pagina però tanti dettagli mi hanno fatto storcere il naso e non è tanto una questione di gusti personali quanto piuttosto un tempismo nelle situazioni presenti, dopo i sei mesi trascorsi, e nello scoppio di questo amore portentoso che è troppo breve, così breve che veramente non riesco a inquadrarlo neppure come un classico colpo di fulmine.
In mezzo a questi pochissimi giorni, succede di tutto e si scopre di tutto, da un lato questo porta a tenere desta l’attenzione, fa scaturire emozioni, ma dall'altra non riesco a svincolarmi dalla sensazione che sembra troppo forzato e impennato in un ritmo da vertigine che appare poco credibile. La parte che comunque mi ha lasciato più stordita e sconcertata è alla fine quando leggerà una lettera.
Credo sia il primo romanzo dell’autrice, pertanto, nonostante qualche sbavatura nella scelta delle tempistiche e di certe situazioni, i complimenti sono d’obbligo perché si vede che sa scrivere bene, intrecciare tanti eventi che emozionano, e non è assolutamente facile o banale saper tenere desta l’attenzione di un lettore fino alla fine.
Lucy e Liam sono due poli opposti di una stessa medaglia, due individui pieni di passione, dolore, sofferenza, due mondi che si incontrano in una trama di segreti e misteri che li uniranno e li allontaneranno ad alterne riprese.
Sicuramente l’aspetto più bello del romanzo è il fatto che l’autrice non ti lascia immaginare fino alla fine quale sarà la conclusione di questa avventura, ma innescherà una marea di possibilità che piano piano verranno sgretolate con l’avanzare delle pagine.
Fabiana
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