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martedì 30 gennaio 2018

Recensione "Se ti accorgessi di me" di Sharon Huss Roat

Ciao Rumors. La nostra Emme X, oggi ci parlerà di Se ti accorgessi di me dell'autrice Sharon Huss Roat , uscito da pochi giorni, edito Newton Compton
Titolo: Se ti accorgessi di me
Autore: Sharon Huss Roat
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: eur 4,99
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L'unico modo di essere notata è nascondere chi sono davvero
Scoprire di voler essere se stessi è la sfida più importante

L’ansia sociale di Vicky Decker l’ha spinta a elaborare complicate strategie per passare inosservata e non essere mai al centro dell’attenzione. L’unica con cui riesce a essere se stessa è la sua amica Jenna. Quando Jenna si trasferisce, però, Vicky rimane completamente sola e per combattere quell’isolamento ormai insostenibile, decide di creare una falsa identità sui social, ritoccando le foto di altre persone come se fossero sue e postandole sul profilo Instagram @Vicurious. Improvvisamente comincia ad avere dei follower e ben presto si ritrova a vivere una nuova vita, senza nemmeno aver lasciato la sua cameretta. Ma più cresce il numero dei follower e più le diventa chiaro che ci sono moltissime persone, là fuori, che si sentono esattamente come lei: #sole e #ignorate nella vita reale. Per aiutare loro, e se stessa, dovrà rendere la sua realtà virtuale molto più reale…

“A volte la fantasia è tutto ciò che ci serve per superare la giornata”.

Vicky è una ragazza di sedici anni diversa dai suoi coetanei: ha paura di esistere.
La sua sociopatia o ansia sociale, la rende incapace di parlare con le persone. Anche un semplice “ciao”, sembra un’impresa complessa.
L’unica persona – eccetto i propri genitori – con cui riesce a parlare normalmente, senza difficoltà, è la sua amica Jenna ma da quando si è trasferita, Vicky si sente sola e vuole rimanere invisibile per evitare di essere derisa o fare figuracce.
Lei e Jenna si sentono spesso al telefono e, come tanti adolescenti, tramite i social network.
Jenna, però, al contrario di Vicky, riesce facilmente a farsi nuovi amici e questo crea incomprensione tra le due amiche, fino a litigare e non sentirsi più.
Vicky soffre molto, si sente abbandonata dall’unica persona che la capiva e con cui riusciva a essere se stessa. Per obliare a questa mancanza, Vicky crea un alter ego su Instagram, @vicurious.

“Vicurious è divertente, intrepida, piena di energia… felice.
Lei è tutto quello che non sono io,
lei è una via di fuga dall’infelicità”.

Lontano da ogni aspettativa, Vicurious diventa popolare, i follower aumentano di ora in ora e gli hashtag #solo #ignorato #depresso sono tra i più comuni. Alcuni chiedono aiuto, si sentono invisibili e vorrebbero essere come Vicurious.
L’abilità di Vicky con Photoshop, la fa diventare membro dell’annuario scolastico, dietro suggerimento della psicologa scolastica.
Ben presto, Vicky scoprirà che l’apparente vita perfetta delle persone che osserva di nascosto, è piena di lacune, insicurezze e problemi vari. Tante persone, intorno a lei, stanno combattendo una loro battaglia. Hallie, Raj, Lipton, Marissa, Marvo, Beth Ann, sono persone che aveva sempre ritenuto perfette, felici e incuranti di tutti. Insieme a loro, Vicky non si sente più sola.

“Ripercorro a mente tutte le cose che ho fatto nelle ultime settimane e
che solo un mese fa mi sembravano impossibili.
Sono entrata a far parte della commissione dell’annuario scolastico.
Ho scherzato con i compagni di classe.
Ho dato il cinque – anche se in maniera terribile.
Ho salutato Hallie Bryce almeno sei volte ormai.
Ho scambiato bigliettini con un ragazzo carino e
con questo stesso ragazzo ho anche avuto un vero contatto fisico,
in diverse occasioni (…).
Ciò che mi spaventa, è un pensiero tremendo:
tutto questo sarebbe accaduto se Jenna fosse stata qui?
Sono migliore senza di lei?”.

La presenza di Litpon, ha una buona influenza su Vicky. Lui è dolce, gentile, un po’ imbranato ed eccentrico, spesso mira dei compagni che lo prendono in giro. Riesce ad avvicinare la ragazza, dopo tanti tentativi, fino a ottenere la sua fiducia.

“So che Lipton non mi può rendere una persona diversa,
non può sconfiggere per magia tutte le mie paure o
bloccare i miei irrazionali attacchi di nervi.
Ma ora, in questo preciso momento,
 tra le sue braccia, mi sento quasi normale”.

Vicurious, molto presente e importante nella storia, fa avvenire una sorta di miracolo tra i giovani disadattati e persone che si sentono sole, che condividono il loro dolore per attirare l’attenzione. Lei, inizia a scrivere frasi come “Non sei solo”, “Io ti vedo”, “Sono qui per te”. Queste semplici frasi, scatenano una catena di commenti che non rimangono solo sui social, ma proprio davanti ai suoi occhi vede un compagno di scuola andare in giro a dire “Io ti vedo”. Vicky spera che in ogni scuola ci sia qualcuno che incoraggi “gli invisibili”,
Il suo alter ego, però, può essere un’arma a doppio taglio. Lei tende la mano a chi la cerca, ma già è difficile sopportare la sua tristezza e solitudine, che teme di soffocare addossandosi anche quella degli altri.
In questa linea sottile tra social e realtà, Lipton è la sua certezza. Lui la fa sentire una persona reale.
“Ho bisogno di qualcosa che mi ricordi che io esisto al di fuori
di internet e che qualcuno, nel mondo reale,
mi voglia qui più di quanto i miei follower mi vogliano ”.

In tutto questo, che fine ha fatto Jenna? Riuscirà, Vicky a superare la sua ansia sociale? Che cosa scatena le sue paure?

Questa storia mi ha incuriosito parecchio. Vicky è una ragazza difficile da capire, sotto certi aspetti. Molti ragazzi si rispecchieranno in lei, altri la crederanno strana.
Ci sono molti aspetti da sottolineare, io partirei con la sua amicizia con Jenna. Lei e Jenna sono come lo Yin e lo Yang. Jenna, sembra l’amica perfetta, sa che su Vicky può contare sempre. Lei sarà sempre lì, perché non è nelle condizioni di farsi nuovi amici. Per Jenna, quest’amicizia, che cosa significa? È un sacrificio, per lei, isolarsi dagli altri, per non lasciare sola Vicky? O rinunciare alle feste, solo perché Vicky non sarà mai in grado di stare a suo agio tra la folla? Jenna, forse,  non è molto più forte di Vicky…
C’è un’altra persona che merita attenzione, la mamma di Vicky. Lei cerca di spronare la figlia ad andare alle feste, farsi nuovi amici, ma questo atteggiamento crea incomprensioni tra loro due.  Vicky non si sente accettata, né all’altezza delle aspettative di sua madre. Non si veste come vorrebbe lei, non svolge le attività che vorrebbe lei e non fa niente di cui la madre si possa vantare. Sa di deluderla. In realtà, le cose non stanno proprio cosi.
In qualche modo, in questa storia, si accenna al bullismo, ma in forma latente. I compagni deridono Lipton chiamandolo “Bustina da tè”, a Jenna viene dato un soprannome che la allontanerà da tutti…
In ogni caso, la perfezione non esiste. Capita di guardare qualche personaggio famoso, un amico, un conoscente e dire “Vorrei essere come lui/lei”. Ma davvero loro sono migliori di noi? Davvero hanno una vita migliore della nostra?
Tutti hanno le loro debolezze, i loro difetti, i loro problemi. Allora, l’unica cosa da fare è accettare se stessi, magari migliorarsi, ma non scappare e non nascondersi.

“Posso essere me stessa e non sarò mai sola”.

Ripetete il mantra: “Ciao. Sono io. La vera me”.
#affrontaletuepaure
#unpassoallavolta

Lipton è un ragazzo di una tenerezza infinita, anche lui è pieno di fragilità ma ha il coraggio di affrontarle. La sua presenza, è un toccasana per Vicky. Sono teneri quando si scambiano i bigliettini a scuola, invece dei comuni messaggi telefonici. Per Vicky, scambiarsi biglietti carta, è una realtà tangibile e questo la conforta, la sprona a credere che Lipton abbia un sincero interesse per lei, perché non si nasconde dietro una tastiera e un monitor. Lipton è reale.
Vi consiglio di leggere questa storia, perché è scritta bene, sa toccare il cuore, parla di una realtà molto comune: come vivono i ragazzi i social.
L’autrice ha dato uno spunto positivo, come a voler lanciare il messaggio: Se ne fai buon uso, puoi aiutare le persone che soffrono del tuo stesso male. Un po’ come ha fatto Vicurious, che poi è Vicky, la tua compagna di banco…
L’unica cosa che mi ha un po’ deluso è il finale. Troppo affrettato. Avrei preferito che l’autrice avesse aggiunto almeno altre due pagine, o un epilogo che concludesse con più accuratezza la storia.

Buona lettura
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