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mercoledì 20 giugno 2018

Review party "L'amore nella fila 27" di Eithne Shortall



Ciao rumors, oggi tocca al rumore dei libri, insieme a Luisa, partecipare al review party di "L'amore nella fila 27" di Eithne Shortall ed edito da Dea planeta


Titolo: L'amore nella fila 27
Autore: Eithne Shortall
Editore: DeA Planeta
Genere: Romance

Prezzo: ebook 7,99 cartaceo 13,60
amazon

Chi non hai mai fantasticato, almeno una volta, di trovare l’amore ad alta quota? Di prendere posto, allacciare le cinture, e alzare lo sguardo per scoprire che sul sedile accanto siede la sua anima gemella? Cora Hendricks è così: un’inguaribile romantica. Convinta che un cuore in transito sia naturalmente più esposto alle frecce di Cupido, e che, complice il sorriso di una hostess e il magico potere del destino, anche un caffè brodoso possa trasformarsi nel migliore afrodisiaco. A quasi trent’anni, Cora abita a Londra e lavora come impiegata per una piccola compagnia aerea. Dopo l’ultima, devastante delusione amorosa – un berlinese di nome Friedrich – si impegna a favorire incontri romantici tra i passeggeri che, ignari, si presentano al banco del check-in, affidandosi solo a internet e alla propria intuizione per fare in modo che i candidati più compatibili si ritrovino a sedere vicini. Dove? Nella fila 27, naturalmente: il minuscolo laboratorio amoroso nel quale Cora, con la complicità di una collega, insegue con ostinazione la formula della felicità altrui. È un campionario umano vasto e variegato quello che passa dai sedili della fila 27: per una scintilla che scocca e una relazione che prende quota, un’altra precipita senza paracadute. Ma anche il Cupido più incallito prima o poi abbassa la guardia, e non è detto che per Cora non si avvicini il momento di riporre il tavolinetto, raddrizzare lo schienale e affrontare il viaggio più romantico (e turbolento) di sempre: l’unico che non contempla misure di sicurezza.


“Aveva amato l’amore fin da quando era bambina, e alla fine l’aveva trovato. Un amore che la consumava, che la feriva, che la faceva impazzire, come se qualcuno l’avesse dipinto o scritto apposta per lei.”

Ho avuto modo di leggere diverse storie, di diverso genere, diverso tenore. L’AMORE NELLA FILA 27, non è la solita lettura. Sento di dire che è più un viaggio di introspezione di quest’anima, che delusa da un amore che riteneva per sempre, ha un modo insolito di approcciarsi al prossimo e di reagire a questa sofferenza.

“In questo modo il loro destino, cioè il posto dove avrebbero trascorso le ore di volo, era interamente nelle mani di Cora, che avrebbe avuto possibilità praticamente infinite di scoccare la freccia di Cupido. L’occasione perfetta per aiutare gli altri, proprio come aveva desiderato.”

E’ pur vero che ognuno ha un modo tutto suo di reagire al dolore, ma sono rimasta un po' basita dall'intera vicenda.

Cora, la nostra protagonista, rimedia alla sua sofferenza cercando conforto nel poter riuscire a mettere insieme due individui, lassù ad alta quota


“Per Cora la cosa migliore dei viaggi in aereo era la persona che il caso sceglieva di metterti accanto. Durante l’attesa per l’imbarco, le piaceva guardarsi intorno per indovinare quale degli altri passeggeri avrebbe avuto vicino. Incontrare l’amore a quarantamila piedi di altitudine. La sola idea le faceva girare la testa. Lei era ancora in convalescenza sentimentale e una simile eventualità non rientrava nei suoi interessi, al momento. Ma per chiunque altro le possibilità erano infinite, e grazie al suo lavoro, lei poteva dare una mano al destino.”

Ha scelto una fila, la numero sette e abbina i due posti ad alcune persone, sperando di riuscire a farne delle coppie felici, tutto questo perché?

Per aiutare l’amore! Non è questa la miglior ragione per fare le cose? In nome di un bene superiore.

Nell’insieme la storia ha un senso positivo e piacevole, ma a me è sembrato molto lento prima di arrivare a quel cambiamento che porta risveglio nell’animo di Cora con, subito dopo, un nuovo deludente risvolto.
Forse mi aspettavo di più ed è per questo che mi sento un po' a disagio su come presentare questa recensione. Lo stile dell’autrice è chiaro, l’intrecciarsi di tante figure non disturba il lettore, ma ripeto, molto lento nell’arrivare ad una conclusione.
Con questo non voglio creare nei lettori un senso di insoddisfazione prima della lettura, perché non mi sembra giusto, solo per aver avuto un riscontro diverso da quello ottenuto finora, per cui sottolineo l’importanza di non perdere questa storia. Quindi pur dando una valutazione non eccessiva, vi consiglio di leggere di Cora, di addentrarvi con lei in quest’avventura e scoprire con lei, cosa riserva il futuro, dopo aver toccato con mano il dolore dell’abbandono, come può tutto diventare indifferente e apatico. 
Grazie dell’attenzione e alla prossima.

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