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giovedì 7 gennaio 2016

Recensione "Io che amo solo te" di Luca Bianchini

Buonasera Rumors. La nostra Irene Pastorelli ha fatto gli straordinari. Ha letto per noi Io che amo solo te di Luca Bianchini edito Mondadori
Titolo: Io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa contemporanea
Data pubblicazione: 30 Aprile 2013
Pagine: 262
Prezzo e-book: 6,99 Formato flessibile: 9,35 (Prezzi Amazon)

Ninella ha cinquant’anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell’uomo che ha sempre  sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori, la cui antica passione è un vulcano solo temporaneamente spento. A sorvegliare la situazione c’è comunque la futura suocera di Chiara, la “First Lady”. È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti: dal testimone gay che si presenta con una finta fidanzata fino al truccatore che obbliga la sposa a non commuoversi per non rovinare il make-up.

Io che amo solo te di Luca Bianchini racconta più storie in un solo romanzo. Più che le storie dei protagonisti, quello che viene raccontato è l’amore. Ecco, è il trionfo dell’amore, raccontato con assoluta leggerezza e tanta, tanta passione.
Tutto ha inizio la vigilia delle nozze tra Chiara e Damiano, una giovane coppia che si occupa dei preparativi già da due anni. Su Polignano a Mare si abbatte il maestrale che preoccupa non poco la sposa e soprattutto la madre, Ninella. È lei la prima figura che incontriamo nella lettura, una donna bella e mediterranea, rimasta vedova molto presto. Da sola si è ritrovata a dover crescere Chiara e
Nancy, la figlia minore, impaziente di cancellare i chili di troppo e la verginità. In ogni riga si respira l’atmosfera della realtà dei paesi meridionali, pezzi di terra bagnati dal sole cocente di certe stagioni che sembrano arroventate. Tutto il paese conosce la storia della donna, del fidanzamento con don Mimì, il re delle patate, e la fine in seguito all’arresto del fratello di Ninella. I due non hanno contatti se non fugaci sguardi durante la messa, e quei figli che hanno deciso di sposarsi.
Don Mimì Scagliusi è un uomo d’affari che esporta patate in tutto il mondo insieme ai figli… se soltanto Orlando, il secondogenito, volesse partecipare. È un uomo sensibile che spesso e volentieri si concede la visione de I ponti di Madison County. (Esiste storia più struggente di quella?!) È un uomo piacente che non è soddisfatto della propria vita, manca qualcosa… qualcuno, che non è Matilde, sua moglie.
Domenico è il classico ragazzo ricco che non ha ancora capito come pensare con la sua testa. Ha un solo idolo: Cosimo, il cugino. Sembra quasi voglia compiacerlo come può. E si sposa perché prima o poi tocca farlo.
Chiara ha un solo obiettivo: che tutto sia perfetto. Vuole che tutta Polignano parli del suo matrimonio, vuole che sia un evento memorabile, e dello stesso parere è Matilde, la First Lady, che
mette bocca su ogni decisione.
Tra le pagine si scovano tanti piccoli universi che catturano il lettore: oltre gli sposi e i loro genitori; ci sono Nancy che aspira a diventare una star; Orlando che vive segretamente la sua omosessualità (nonostante in paese giri la voce già da tempo) e abbia una relazione di pura passione con l’Innominato; poi c’è zia Dora di Castelfranco pronta a dire la sua.
Ogni personaggio vive come può quelle ore che li separano al grande evento, Ninella accetta di perdonare il fratello. Chiara e Damiano, annebbiati dal timore del grande passo si tuffano rispettivamente tra le braccia del fotografo, la prima, e in un fugace incontro sessuale con la ex, il secondo. Il tutto mentre Matilde frigge polpette e don Mimì si pente delle scelte fatte in gioventù. Ci sarebbero altri spoiler che vorrei elencare, ma credo proprio di dovermi fermare!! Argh!!
I personaggi sono assolutamente ben caratterizzati. La narrazione è meravigliosa, un perfetto equilibrio tra ironia e serietà. Ho respirato la frenesia di quel momenti, l’emozione di Chiara e il timore di qualche imprevisto. Il ritmo incalzante invoglia il lettore a evitare pause, poiché ogni personaggio incuriosisce il lettore. Non si può che amarli tutti!
Del resto, quello che si legge, è un affresco di realtà messe insieme. Ogni personaggio cresce e affronta la propria natura e i propri sentimenti.
Luca Bianchini è stato una vera scoperta!
Uno appunto: i regali nelle buste degli sposi… sono eccessivi!!
Da leggere!
Irene
Ariel ha detto...

Bella recensione, mi hai fatto venir voglia di leggere questo romanzo, del quale ho spesso sentito parlare ma che non ho mai avuto occasione di iniziare :-)

IrenePas ha detto...

Grazie. Anche io ne avevo sentito parlare, ottima lettura ☺

IrenePas ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
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