Titolo: Non m'innamorerò mai di te - Serie Fighters #1
Autore: Elena Russiello
Editore: Self Publishing
Genere: Romance
Pagine: 268
Prezzo: 0.99
Data di uscita: 5 Settembre 2016
Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=zJfbyEH539o
Cosa sei disposto a fare per proteggere chi ami? Kailey Ross ha ventuno anni. Lascia la sua vecchia vita e decide di iscriversi al college per vendicare suo fratello Tayler, ignara che le nuove amicizie diventeranno presto importanti e che un bacio dato senza sentimenti o il sesso senza impegni, possono diventare un'arma a doppio taglio. Con l'amore, infatti, ci si ferisce e si perdono di vista gli obiettivi iniziali. Nick Scott è un ragazzo problematico, allergico ai sentimenti, con un passato più difficile del presente e delle responsabilità che pesano troppo per la sua giovane età. L'attrazione, spesso, annienta la ragione, un bacio ne segue sempre un altro, così come le bugie ma l'amore è un sentimento strano, a volte ci cambia, spesso ci rende migliori. Ci insegna a combattere semplicemente per essere felici.
Estratti:
Sono vivo.Sono morto.
Dipende dai punti di vista.
Semplicemente mi punisco.
Il dolore è l'unica cosa che sento, l'unica che c'è. Ogni. Santo. Giorno.
Non importa dove io sia, lui mi segue. In ogni mio movimento, ad ogni mio passo. Porta le tenebre nei pochi spiragli di luce, mi ricorda che persona orribile io sia. È la coscienza che mi impedisce di gioire, il buco nero che mi inghiotte, togliendomi la voglia di essere felice. Il dolore è parte della mia vita e non lo lascio andare. È l'unica cosa che mi tiene in piedi, l'unica che mi permette di fare quello che faccio.
«Vuoi salvarmi, Nick?»
Sì, mi piacerebbe moltissimo. «I bravi ragazzi salvano le ragazze.»
«Ho capito», indietreggia delusa, «buona serata.»
Le afferro al volo la mano. «Aspetta», ci penso su, titubante. «La mia cena sarà pronta a minuti. Una partita a freccette» indico il bersaglio, «non ti farò vincere, sia chiaro, ma quando me ne vado tu verrai con me. Cammineremo nella stessa direzione, mi accerterò che arrivi a casa sana e salva, e poi cenerò con Jason.»
«Ti stavo pensando», continua imperterrito.
Gran bella faccia tosta, c'è da ammetterlo. Mi giro e lo fulmino. «Cosa c'è, ti andava una bella notte di sesso?»
Mi ha mandata via, cacciata. Non si è nemmeno sentito in obbligo di arrancare una scusa. Da quel momento non l'ho più visto, né sentito. Non mi ha chiamato, non l'ho fatto nemmeno io, mossa dal mio orgoglio brutalmente calpestato.
Fino ad oggi. Una settimana dopo. Mi sento usata, gettata come se fossi una prostituta di basso livello, e la colpa è solo mia. Mia. Ho accettato questa situazione, ma non credevo davvero che fossi così. Non credevo che mi sarei sentita così. Non credevo che mi aspettassi qualcosa di più da lui. Non credevo di volerlo. Non lo posso fare, ora mi è chiaro.
Ho fatto il sesso migliore della mia breve vita, probabilmente di tutta la mia vita, e lo odio per questo.
Era solo sesso. Sesso puro, senza sentimenti. Sesso che fa sudare, che brucia calorie, ma che non porta a nulla. L'unico scopo era soddisfare i suoi istinti più bassi, più primitivi.
«Di che accidente stai parlando?»
Apro la porta di casa e scaravento le buste all'interno. Non credo che gli debba delle spiegazioni in più, non credo che le meriti. «La prossima volta ricordati di pagarmi.»
Non chiudo la porta, gliela sbatto in faccia.
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