Titolo: Il mio più grande errore
Autrice: Aurora Rose Reynolds
Serie: Until Series
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Prezzo ebook: € 2,99
Quando Cash Mayson viene costretto a scegliere tra l’amore della sua vita e il figlio che sta per nascere, sa esattamente cosa fare. Non importa quanto gli si spezzi il cuore. Quando Lilly Donovan è costretta ad accettare che l’uomo che amava non era chi credeva che fosse e diventa una madre single, sa esattamente cosa fare. Dimostrare tutta la sua forza. Cosa succede quando anni dopo scopre che tutto ciò che credeva di sapere era una bugia? Due persone che si sono amate in passato possono superare gli ostacoli e innamorarsi di nuovo? Cash Mayson aveva dimenticato cosa significasse sentirsi amati finché Lilly non è tornata nella sua vita. E ora che ha ricordato, farà tutto il possibile per non perdere la donna che ama e i loro figli.
Yo , Rumorine belle.
Sono così contenta di esser stata ottimista. Anche se i due precedenti libri mi avevano un po’ delusa, Cash Mayson mi ha fatto dimenticare Asher e Trevor, soprannominati da me: i due fratelli razzo distruggi tappe.
Con gli occhi a cuoricino, vi dico che Cash è padre single di Jax, un bambino dolcissimo. Ma partiamo dall’inizio… Vittima di un matrimonio forzato, Cash è stato costretto a convivere per un po’ di tempo e a sopravvivere con una donna malefica e ghiotta del benessere. Donna, che incontriamo già nel libro precedente (Il mio sbaglio perfetto), dove pur essendo una specie di personaggio secondario ha messo ben in chiaro il suo obbiettivo: accalappiarsi un Mayson, precisamente Cash. Ci è riuscita: è rimasta incita “miracolosamente” e non vi dico perché, poi lo scoprirete… assurdo! Ma in ogni caso, ormai era incita, e Cash quale super uomo è, ha dovuto rinunciare a Lily, l’amore della sua vita per dare una famiglia a suo figlio.
Ebbene si, ha messo da parte i suoi sentimenti, ha ferito Lily, ha sposato la strega, ha cresciuto suo figlio da “solo” e quando la madre, che è tutto fuorchè una madre, ha superato ogni limite, Cash l'ha sbattuta fuori casa. Finalmente, direte… ma no, purtroppo non puoi liberarti così facilmente di una sanguisughe.
Tuttavia, mentre Cash cerca di stabilizzare l’equilibrio giusto, che ogni figlio ha il diritto di avere… un giorno porta il suo figlioletto Jax in un parco divertimenti, ed è li che incontra dopo quattro anni Lily, e l’amore della sua vita non è sola...
In un batter d’ali, il suo mondo si capovolge nuovamente. Cambia. Rivoluziona ogni suo obbiettivo… Non solo rivede in Lily una donna ben cresciuta e non più quella ragazzina impacciata che ha conosciuto in quel bar quattro anni prima, ma accanto a quella favolosa e sexy donna che ha sempre amato, c’è la vera ragione del suo sconvolgimento: Ashlyn.
Una bambina che, assurdamente, è la sua copia fatta con lo stampino e quella piccola bambina, chiama “Mamma” proprio la sua Lily.
Adesso sospirate Rumorine… Già, perché Cash, nonostante sia estremamente sexy è anche molto perspicace e quando comprende che quella piccola bambina, è frutto del suo amore per quella rossa che ha sempre amato alla follia, è pronto a superare cielo e terra per averle nella sua vita per sempre.
«Mi fidavo di te, ti amavo. Mi hai distrutta. Se non ci fosse stata Ashlyn, non so cos’avrei fatto».
«Lo so. Ho distrutto anche me stesso quando ti ho lasciata. Non sapevo cos’altro fare… La madre di Jax mi disse che avrebbe abortito se non avessi fatto come voleva lei. Volevo solo te, mi mancavi da impazzire, ma ho agito per il bene di mio figlio. Tu non faresti qualsiasi cosa per proteggere Ashlyn?»
«Sì». Ha gli occhi umidi.
«Sei l’unica donna che abbia mai amato. Non avrei mai voluto ferirti, Lilly, e ti dimostrerò che stavolta sarà diverso. Risolveremo tutto. Sei la donna della mia vita. Ti ho già persa una volta… Non posso permettere che accada di nuovo». La prendo fra le braccia e la stringo. All’inizio è tesa, ma poi si rilassa.
«Perché non riesco a odiarti?», dice con un filo di voce.
«Perché sono l’uomo della tua vita», le sussurro nell’orecchio.
Ma purtroppo, il cattivo della situazione è sempre presente, anche se in questo caso stiamo parlando di una donna sanguisughe che cerca di rovinare ancora la vita del suo ex marito e adesso anche quella della donna che lui ha sempre amato: Lily Donovan. E non solo… ma si sa, la perfidia non ha limiti.
Sono contenta di questa storia. Certo, l’autrice tende sempre a bruciare le tappe ma si vede ad occhio nudo la grande crescita che ha fatto rispetto alle storie precedenti. A partire dei due protagonisti,decisamente più profondi. La storia è ovviamente qualcosa di più rispetto a tutte le altre storie Romance che di solito leggiamo, stiamo parlando di figli e lei è stata abbastanza brava a descrivere al meglio e con la dovuta leggerezza. Avevo detto sin dall’inizio che la Reynolds aveva talento, e penso che se continuerà a scrivere riuscirà a diventare ancora meglio. Adesso, non vedo l’ora di leggere la storia di Nico.
Ps: ho deciso di non mettere più di un estratto, come sono solita fare, perche stavolta vi voglio salutare così…
«Ti sta bene se io e il tuo papà ci sposiamo?». Quando io e Cash abbiamo detto ai bambini che avevamo intenzione di sposarci si sono dimostrati entusiasti, ma adesso sta accadendo davvero e ho bisogno di sapere che è d’accordo.
«Diventerai la mia mamma?». Lo guardo negli occhi trattenendo il fiato: cosa dovrei rispondergli?
«Ecco, io…».
«Ashlyn è già mia sorella».
«È vero», confermo.
«Quindi se sposi il mio papà diventi la mia mamma, giusto?»
«Ehm… Be’, divento la tua matrigna», gli dico dolcemente. Non deve credere che voglio sostituire sua madre.
Ci pensa su per alcuni istanti e dice: «Allora posso chiamarti mamma?».
Oddio, e adesso che gli dico? Mi piacerebbe che mi chiamasse mamma, ma non so cosa potrebbero pensare tutti gli altri. Vedo le sue spalle afflosciarsi e penso: al diavolo tutti. Be’, okay, non tutti… Però adoro questo bambino.
«Sarebbe un grande onore per me se mi chiamassi mamma, ma penso che prima dovresti parlarne con papà».
«Papà, posso chiamare Lilly mamma?». Cash si volta verso di noi. Oh no, non sembra contento. Cavolo, cavolo, cavolo. Faccio per alzarmi ma lui viene a chinarsi accanto a me.
«È quello che vuoi, ometto?»
«Lo so che non è la mia vera mamma», dice lui guardando prima Cash e poi me, «ma non potrei avere due mamme?»
Giusy.
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