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giovedì 21 settembre 2017

Recensione:"Insieme siamo perfetti" di Penelope Douglas

Ciao Rumors! Oggi la nostra Tiziana ci parlerà di un libro uscito oggi grazie alla Newton Compton sugli store online e nelle librerie di Penelope Douglas, Insieme siamo perfetti, trasposizione italiana di Punk 57.
Titolo: Insieme siamo perfetti
Autrice:  Penelope Douglas
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton
Prezzo: ebook 5,99 €- Cartaceo 8,42
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In quinta elementare a ciascuno di noi venne assegnato un amico di penna tra i ragazzini di un’altra scuola. Mi chiamo Misha, e pensando che fossi una femmina, l’altro insegnante mi mise in coppia con una sua allieva, Ryen; la mia maestra, credendo che Ryen fosse un maschio come me, non obiettò. Dal primo momento in cui io e Ryen abbiamo iniziato a scriverci, abbiamo litigato su tutto. E le cose non sono cambiate in questi sette anni. Le sue lettere sono sempre scritte in inchiostro argento su carta nera. A volte ne arriva una alla settimana, altre volte tre nello stesso giorno, ma sento che ormai sono diventate una necessità per me. Lei è l’unica che mi aiuta a tenere la rotta, l’unica che mi accetta per come sono. Abbiamo solo tre regole fra di noi. Niente social media, niente numeri di telefono, niente foto. Fino a quando, in rete, sono incappato nella foto di una ragazza di nome Ryen, che ama la pizza di Gallo, e adora il suo iPhone. Quante possibilità c’erano che fosse lei? Accidenti! Dovevo incontrarla. Certo non potevo immaginare che avrei detestato ciò che stavo per scoprire. 


Quando leggi un libro di Penelope Douglas è come vivere ogni volta una esperienza che sa di straordinario. Non esistono differenze di età, di costumi, di luoghi o di situazioni, perché ogni volta il lettore nelle sue storie riesce a ritrovare delle esperienze simili già vissute.
La sua prosa è inconfondibile, le trame ben costruite, gli scenari i più adatti, i personaggi sempre ben delineati, come strumenti di una grande orchestra che miscelati insieme, riescono a suonare una melodia perfetta.
Questa autrice con le sue storie mai banali è una dispensatrice di emozioni con cui riesce, in modo sorprendente, a lasciare ogni volta al lettore un bagaglio ricco di valori.


“…la situazione migliorerà, tu sei importante, insostituibile. Resisti. Troverai la tua tribù.”

Queste sono le parole di Penelope Douglas che, con il nuovo romanzo edito dalla Newton Compton Editori dal titolo “Insieme siamo perfetti”, conferma di essere una delle migliori autrici nel genere New Adult. E ritorna con una storia che affronta i problemi dell’età adolescenziale, lasciando al lettore un messaggio molto chiaro: nella vita dobbiamo essere sempre noi stessi, e accettarci come unici intorno a tutto ciò che ci circonda.

Misha e Ryen si conoscono da sette anni attraverso uno scambio epistolare. Dall’età di undici anni, per un progetto scolastico, iniziano a scriversi reciprocamente, diventando dei veri e propri amici di penna. Nero su bianco scrivono liberamente di se stessi, delle loro preferenze, dei loro progetti e dei loro problemi familiari. Tutto su quelle lettere viene trascritto senza filtri, senza mai nascondersi ma confrontandosi per quello che sono veramente, senza paura di essere giudicati. I loro film o i loro gruppi musicali preferiti, il primo bacio, il primo rapporto, Misha e Ryen per sette lunghi anni diventano ognuno lo sfogo dell’altro, ritrovando nei loro scambi conforto e incoraggiamento. Un’amicizia vera che nasce e si alimenta durante gli anni, dove i sentimenti maturano inesorabilmente diventando forti, certi e reciproci.

“La conosco da sette anni, ma non l’ho mai vista in faccia. Se la cerco ora, non si torna indietro”

Ma poi un evento, un click su un video e Misha riconosce la sua Ryen. Ma non è la timida, solitaria e impacciata Ryen. La ragazza che sta guardando è tutto ciò che lui non aveva mai immaginato. Tutto si capovolge. Il loro incontro diventa quell’unica incertezza che per sette lunghi anni si era trasformata nella sola certezza della loro vita.

Solitudine, Vuoto, Menzogna, Vergogna, Paura …


Tre sono i mesi da quell’incontro in cui Ryen non ha più notizie del suo Misha. Cinquantasette giorni, in cui Ryen continua a scrivere i suoi sfoghi senza ricevere alcuna risposta. Le manca il suo conforto, le manca scrivere liberamente le sue emozioni. Le manca Misha. La Ryen che vive lontano dalle parole scritte è una ragazza comune, costruita per scappare dalla solitudine. L’incertezza della sua età e la paura di rimanere emarginata hanno costruito una menzogna, con cui tutti i giorni si deve confrontare. Ryen si è vestita di un’armatura da vera leader. Tutti la sostengono e la acclamano. E’ la capo delle cheerleader, sbruffona, bugiarda, una vera provocatrice. Ogni giorno indossa una maschera che la fa sentire popolare proprio al centro di quel mondo che segretamente ha sempre criticato.

“Indossa il tuo coraggio, trucca le labbra e gli occhi… aggiusta le crepe e maschera gli squarci”

Un castello di menzogne che piano piano viene sgretolato dall’arrivo di un nuovo studente nella sua scuola: Masen Laurent.
Occhi verdi come giada. Un piercing sul labbro, un tatuaggio che spunta dalla t-shirt. Un viso imbronciato che sa di dannato. Un bellissimo ragazzo, ma con l’aspetto dell’anti-perfettino. Masen è l’antitesi di quegli amici fasulli di cui Reyn si circonda. La provoca, la deride, la fa sentire una nullità. Eppure i suoi sguardi gridano l’opposto: rabbia, paura, desiderio. Messaggi provocatori che diventano l’invito per un approccio più intimo. Ryen non resiste e cade nella rete. Masen diventa il suo nuovo sfogo. Incontri intimi clandestini in cui Ryen ritrova il coraggio di essere se stessa. La vera Ryen, quella che Masen ha sempre conosciuto. La ragazza fuori dalle righe, magari anche un po’ folle, ma che sicuramente un tempo denigrava il capo delle cheerleader.

“Loro non ci capiscono. So di cosa hai paura. Tu sei perfetta, io sono un disastro. Tu sei la bella e io la bestia, giusto?”

Due personaggi agli opposti, in un quadro ben delineato, in cui la Douglas ha potuto giocare per rendere più vivida la realtà di un problema sociale che nasce nell’età adolescenziale. Solitudine e paura di non essere accettati sono l’emblema del momento di passaggio nell’età adulta, in cui i ragazzi sono alla ricerca di una propria identità e spesso, per non essere denigrati o emarginati, scelgono la via più facile per restare insieme al branco. Reyn e Masen si assomigliano, sono ambedue dei “diversi”. Sono due ragazzi fuori dalle righe che, pur di inseguire i propri progetti, decidono di intraprendere strade diverse.

Ryen è sicuramente la più debole, ha sofferto la solitudine e vissuto sulla propria pelle la paura di non essere accettata. Sceglie la via della menzogna per il passaggio all’età adulta, immolandosi nelle mentite vesti di una leader per compiacere e circondarsi di amici “fasulli” pur di non rimanere sola, vuota e vergognarsi di se stessa. Mente a se stessa, ma non sopporta il sacrificio. Ha comunque bisogno di uno sfogo personale con chi sa ascoltarla senza alcun tipo di critica. Misha è il suo sfogo, ma anche la sua ragione per uscire dal quel guscio vuoto e tornare se stessa, nel momento in cui accetta di provare sentimenti forti che le infondono la giusta sicurezza.
Misha è il ragazzo tormentato, che cerca una sua ragione per sentirsi più sicuro. Il suo progetto è quello di rivendicare se stesso davanti al mondo adulto. Non esistono per lui barriere, ma è lui stesso che decide di aiutare chi è più emarginato, perché per lui il branco non esiste. Esiste lui intorno al branco. E’ allergico alle falsità e smascherare la vera Ryen diventa la ricerca di quelle certezze perdute, che lo spronano e lo incoraggiano a trovare la sua pace.

“Farei qualsiasi cosa pur di non volere te. Darei qualsiasi cosa per non innamorarmi di te. Non chiederei di meglio che guardare una ragazza che non sia tu. Ma, piccola, per me ci sei solo tu.”


Ryen e Misha si completano. Sono la forza e il coraggio, sono il fuoco e il carbone ardente. Insieme provano una chimica speciale che li completa e accende le loro emozioni. La Douglas anche in questa storia non ci ha privati di scene hot in cui perdere totalmente la ragione. Come sa fare lei, con una profondità e una bellezza che solo in pochi sanno trasportare. Ogni evento è un piccolo traguardo che riscatta ognuno di loro verso il riconoscimento di se stessi. Una storia che si evolve, con risvolti e sorprese in cui ci si può alienare per momenti più drammatici per poi godere appieno di quelli più romantici. 

Un romanzo che definirei completo, perfetto, indiscutibilmente meraviglioso. Una storia con un racconto a POV alternati, dove i pensieri dei personaggi sono descritti con l’alternanza degli eventi. Una storia che mi ha profondamente emozionata. Sono riuscita, attraverso la scrittura potente e altrettanto fluida della Douglas, a connettermi con ogni personaggio. Sentire le loro paure e i loro tormenti, ma soprattutto esultare per ogni loro traguardo. Una esperienza unica, la definirei. Un viaggio alla ricerca di se stessi, dove ci si può sentire finalmente importanti. Dove anche io ho trovato la mia tribù di appartenenza.

“Non devi avere paura o sentirti in imbarazzo. Nessuno può essere te meglio di te, sei insostituibile. Magari non tutti se ne rendono conto, ma l’importante è che te ne renda conto tu”

Tiziana

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