Titolo: April è scomparsa
Autore: Sarah A. Danzil
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller psicologico
Prezzo: € 2,99
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Hannah Abbott ha paura della sua stessa ombra. Vive in un costante stato di ansia e per questo motivo cerca di starsene più isolata che può nella sua casa nello Yorkshire. Lascia l’appartamento molto raramente e la sua unica amica è Edith, un’anziana vicina. Ma tutto è destinato a cambiare per sempre quando sull’altro lato della strada si trasferisce la famiglia Mason. È il ritratto della perfezione e tutto l’affetto dei genitori si riversa sull’adorabile figlia adolescente, April. Ma un giorno Hannah vede qualcosa di inquietante dalla finestra. Qualcosa che la costringe a fare una scelta. Laura Mason è stanca di fingere che tutto sia a posto. Fare in modo che tutti pensino che la sua famiglia è perfetta può diventare estenuante. Specialmente perché quando le porte di casa vengono chiuse, niente è più come sembra. La loro vita è un castello di bugie, c’è un passato oscuro che ha lasciato cicatrici profonde. E sua figlia si trova proprio al centro della tempesta. Chi salverà April?
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“Chi si fa i fatti suoi, campa cent'anni”.
Lo so, caro lettore, probabilmente conoscerai la versione più “esplicita”
di questo saggio proverbio, ma seppure ammantate di diverse e simboliche
sfumature linguistiche queste parole trasmettono
allo stesso tempo un monito e consiglio su come vivere sereni ed in pace nella
nostra società.
Ma sebbene sia acclarata la
validità del proverbio, quasi sempre l’uomo lo disattende, ignora andando incontro
reazioni e conseguenze non sempre positive se non addirittura pericolose e
nefaste.
E proprio da questa sciagurata ed acclarata inclinazione umana che molti
registi e scrittori hanno preso ispirazione per realizzare le loro opere evidenziando come la curiosità più o meno morbosa
possa condizionare, stravolgere la vita della persona anche più rispettabile e
riservata.
Giusto per fare due celebri quanto
esaustivi esempi.
Il primo di stampo cinematografico :La finestra sul cortile del 1954 diretto dal Maestro Alfred Hitchcock, tratto dall'omonimo racconto di Cornell Woolrich, con protagonisti i bravi
e belli James Stewart e Grace Kelly
Il secondo invece è letterario :La ragazza del treno ,
romanzo bestseller del 2015 scritto
da Paula Hawkins (due anni dopo portato sul grande schermo con esito negativo) avendo
come protagonista una giovane donna di
nome Rachel Watson alle prese con un problema d’alcolismo.
Se avete amato questi
due esempi di “cattiva applicazione” del sopracitato proverbio allora non
potrete non “divorare” avidamente “April è scomparsa”, il nuovo ed adrenalinico romanzo di Sarah A. Denzil.
Considerando la struttura narrativa, osservando l’introduzione e descrizione
dei personaggi, percependo la loro evoluzione emotiva e il dipanarsi di
dinamiche interpersonali e soprattutto rimanendo colpiti
dall’attenzione posta dall’autrice sull’aspetto caratteriale e psicologico di ognuno,
il lettore non potrà non individuare
evidenti riferimenti sia alla pellicola di Hitchcock quanto al romanzo
della Hawkins.
Tuttavia queste “assonanze” artistiche e strutturali risultano
magistralmente mescolate, armonizzate e soprattutto ben riformulate dall’originale e creativo contributo
letterario ed umano della Denzil.
Sara A. Denzil si rivela davvero talentuosa nel trascinare il lettore in
un controverso intreccio non dandogli mai alcuna certezza o e cambiandogli continuamente la prospettiva sull’accaduto,
dando voce ai pensieri delle tre
protagoniste: Hannah, Laura Mason ed infine April.
“April è scomparsa” è
un thriller psicologico decisamente avvincente, emozionante ricco di pathos,
colpi di scena che inchioderà il lettore alla lettura fino all’ultima pagina
anche quello tradizionalmente convinto d’aver risolto “il caso” dopo poche
pagine.
Ed una volta terminata
la lettura guarderete dalla finestra con occhi diversi i vostri vicini di casa.
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