SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO
LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO DA ESSE.
TUTTI I DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI.
E vidi salire dal
mare una bestia feroce con 10 corna e 7 teste; sulle corna aveva 10
diademi, mentre sulle sue teste c’erano nomi blasfemi. La bestia feroce che
vidi era simile a un leopardo, ma le zampe erano come quelle di un orso e la
bocca come quella di un leone. E la bestia ricevette la sua potenza, il suo
trono e grande autorità dal dragone. Poi vidi un’altra bestia feroce che
saliva dalla terra; aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava
come un dragone. Essa fa in modo che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri,
liberi e schiavi, ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte e
che nessuno possa comprare o vendere se non chi ha il marchio, cioè il
nome della bestia feroce o il numero del suo nome. È qui che ci vuole
sapienza: chi ha perspicacia calcoli il numero della bestia feroce, perché è un
numero d’uomo. Il suo numero è 666.
Dall’Apocalisse di
Giovanni
Quando ci s’imbatte in
una lettura di un certo spessore, le parole non sono mai esaurienti, si corre
il rischio di dire troppo, di dirlo male e di creare confusione.
Leggere la Torresan e la
Begaj è per me, sempre, fonte di una moltitudine di emozioni, possano essere
queste liete o tristi, rabbiose o felici, ma mai, mai che mi lascino
indifferente.
Cosa posso dire di Firdaws
e Shaytan? Nomi fantastici, profetici nella loro etimologia, ma non sono solo
questo, c’è tanto tanto di più dentro i loro cuori.
Non è semplice esprimere il mio pensiero dopo la lettura, il mio cuore ha attraversato vari stati emotivi, sono stata elettrizzata, stupita, felice, ma anche tanto triste e arrabbiata.
Le ultime righe della
sinossi racchiudono l’essenza della storia di questi due protagonisti ma non
posso dire cosa o chi conferma queste parole, rischio lo spoiler è non è giusto
nei riguardi di chi si appresta a leggere questo nuovo romanzo.
La fluidità dello stile è
impeccabile, l’evolversi della storia trascinante e coinvolgente, i sentimenti
veri, puri, giusti, nonostante tutto.
Non soffermatevi sul
genere, non giudicate per partito preso, immergetevi tra la sofferenza, il
buio, il dolore di Firdaws e di Shaytan, è vero si sta parlando di un forbidden
ma chi siamo noi per decidere cosa è giusto e cosa no? Come stabilire se un amore
ha il diritto di esistere oppure no? Si può scegliere come vivere un tale
amore?
Durante la lettura di
questa storia ho riletto varie volte le ultime frasi della sinossi e all’ultima
domanda ho pensato che Firdaws abbia data la sua risposta così:
E oggi, finalmente, ho
trovato la risposta a cui nessuna preghiera mi aveva condotta.
Ricordi la leggenda della
farfalla blu? La tua vita ora è nelle tue mani, e solo tu puoi decidere come
viverla. Esattamente come io ho scelto di dedicarla a te.
La lettura di Forbidden è
stata così travolgente che sono senza parole, non riesco ad esprimere al meglio
le tante impressioni che mi si affollano nella mente, ho il timore di non
esplicitare le emozioni così come le ho vissute e non dare il giusto risalto al
tutto, ma voi sapete che non sono le recensioni quelle che trasmettono
emozioni, sono le parole che gli autori mettono in bocca ai loro protagonisti,
sono le loro stesse emozioni che ci inviano mettendo nero su bianco, che danno
valore e spessore a ciò che si legge, quindi pur se tacciata di essere di
parte, non posso negare di affermare che Forbidden è stato un altro colpo
vincente di queste due autrici, di cui ammiro non solo lo stile, ma soprattutto
il loro essere sé stesse con tenacia e umiltà.
C’è stato un altro
fattore che ha suscitato in me sensazioni, è scoprire versi, all’inizio e alla
fine di questa lettura, tratti dal libro dell’Apocalisse che è uno dei testi
che ha avuto sempre un forte ascendente su di me, ogni parola è sempre un
brivido, che produce ulteriori emozioni nel mio animo e non posso fare altro
che trascriverle per risentirne gli effetti.
Vidi allora la bestia e i
re della terra con i loro eserciti radunati per muover guerra contro colui che
era seduto sul cavallo e contro il suo esercito. Ma la bestia fu catturata
e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti
con i quali aveva sedotto quanti avevan ricevuto il marchio della bestia e ne
avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco,
ardente di zolfo. Tutti gli altri furono uccisi dalla spada che usciva di
bocca al Cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.
Dall’Apocalisse di
Giovanni
Per me 5 stelle, buona lettura e alla prossima.
Luisa
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