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sabato 18 giugno 2016

Anteprima " Il Fantastico nella lettura per ragazzi"

Ciao Rumors, oggi vi presento in anteprima un'antologia saggistica fantasy, intitolata "Il fantastico mondo nella lettura per ragazzi"  scritto da dieci saggisti: Silvana de Mari, Paolo Gulisano, Marina Lenti, Chiara Valentina Segré, Martina Frammartino, Maria Cristina Calabrese, Pia Ferrara, Laura Costantini, Amneris Di Cesare, Cristina Lattaro.
Titolo: Il Fantastico nella Letteratura per ragazzi
Sottotitolo: Luci e ombre di 10 saghe di successo
Curatrice: Marina Lenti
Casa editrice: Runa Editrice
Genere: Saggistica Fantasy
Pagine: 178
Prezzo di copertina: € 14,00
Data di pubblicazione: 24/06/16
Un’antologia saggistica rivolta prevalentemente a un pubblico giovane, ma anche adulto, che abbia letto o meno le opere trattate, con lo scopo di avvicinarlo e introdurlo nelle varie sfaccettature del mondo del fantastico attraverso l’analisi critica di dieci saghe di successo che ne presenti i temi fondamentali, fatta da autori tra i maggiori esperti della letteratura per ragazzi in Italia.Un portale verso la Letteratura Fantastica, genere che trasmette valori reali tramite potentissime metafore.Dieci saghe analizzate da autori tra i maggiori esperti della letteratura per ragazzi in Italia. 

sabato 28 novembre 2015

Presentazione "Cascina smorta" di Antonio Zamberletti.

Ciao Rumors. Oggi vi presento Cascina smorta, un giallo dello sceneggiatore Antonio Zamberletti. La nebbia della brughiera si tinge di giallo: è caccia al serial killer... in una intricata indagine nei boschi di Cascina smorta, forse la vera protagonista della storia.
Titolo: Cascina smorta
Autore: Antonio Zamberletti
Editore: Runa Editrice
Genere: Giallo
Prezzo di copertina: 16.00 €
In uscita il 10 dicembre - PRENOTABILE FIN DA ORA!
Acquisto

Un gruppo di amici gravita attorno a Cascina Smorta, un casolare abbandonato ai margini della brughiera, dove passano buona parte del tempo libero. La loro è una classica amicizia tra adolescenti, fatta di grandi progetti, illusioni, delusioni e vicende quotidiane destinate a tornare in maniera prepotente. La svolta della loro vita avviene in una sera d’estate quando si addentrano nella brughiera, luogo che invece avrebbero dovuto evitare. Trascorsi molti anni, Andrea Modica torna nella sua città a comandare la Squadra Mobile. Il suo ritorno sembra fare da catalizzatore a vecchi fatti rimasti in sospeso dal 1977 e che lui ora deve ricomporre, come i tasselli di un complesso puzzle, con un paziente lavoro di indagine, quando alcuni corpi vengono trovati nei boschi circostanti a Cascina Smorta. In un susseguirsi di flash-back, Modica, dovrà fare i conti con il suo passato per scoprire la vera identità del serial killer a cui sta dando la caccia.

Antonio Zamberletti, nato a Varese nel 1963, dopo aver prestato servizio per alcuni anni in un reparto
mercoledì 17 giugno 2015

Presentazione “La Stagione del Ritorno” di Angela Di Bartolo

Un'ombra si stende su Lirian, sulle Terre d'Oriente incombe la notte.
L'odio, la guerra bruciano corpi e cuori.
Nelle tenebre dorme una luce, solo un uomo potrà ridestarla.
Riuscirà a sconfiggere il buio? Sarà capace si sacrificare tutto? 
Titolo: “La Stagione del Ritorno”
Autrice: Angela Di Bartolo
Casa editrice: Runa Editrice
Genere: fantasy epico
Pagine: 700
Rilegatura: brossura con alette
Prezzo di copertina: € 19,90
ISBN: 9788897674498
Immagine in copertina: Fanny Zava, pittrice in Venezia
 Scheda del libro: http://bit.ly/1Ib9kE7

 Introduzione
Con mano elegante e sicura, e uno stile che spesso diventa musicale, Angela Di Bartolo, nel suo romanzo fantastico La Stagione del Ritorno, ci accompagna attraverso le Terre d’Oriente, un mondo realistico e conflittuale dalle caratteristiche rinascimentali e mediterranee, a riscoprire antichi valori di un tempo ormai lontano, ma quanto mai immortali.
L’autrice rielabora in modo personale i temi caratteristici del fantasy classico. Il viaggio, per esempio, è per i protagonisti anzitutto un percorso nella propria interiorità, in cui il dominio e il sacrificio di sé sono alla fine le carte vincenti. La coscienza del male li tormenterà a lungo e la vera vittoria, semmai la guerra possa avere dei veri vincitori, sarà il ritorno alla propria umanità. Per nessuno di loro sarà facile. Avranno bisogno di umiltà e coraggio per superare il dolore e la colpa, per ritornare ad amare e a vivere.
Il racconto stesso è percorso da una vena di malinconia: il tempo che passa, la giovinezza e la vita destinate a finire sono una sorta di fil rouge cui si contrappongono i valori della memoria e della solidarietà verso gli altri, quali strumenti per superare la morte e la finitezza dell’individuo.
La narrazione, che di tanto in tanto apre squarci su un lontano passato, pone di volta in volta in primo piano uno o più personaggi e gli eventi vengono visti attraverso gli occhi di questi in una serie di trame e di sottotrame, oltre alla vicenda principale, che coinvolgono un gran numero di attori e comparse: soldati e servitori, osti e re, contadini e creature magiche, benevole o alleate della Gelida Ombra.
Uno dei temi portanti dell’opera è quello della risposta dell’individuo di fronte al problema del male. Malgrado l’influsso di un’entità che manipola menti e cuori, gli uomini restano responsabili delle loro scelte, scelte peraltro non prive di contraddizioni: nessuno è del tutto innocente, pochi sono del tutto perfidi. Colpa e nostalgia di innocenza, caduta e redenzione sono i poli fra i quali i personaggi sono costantemente obbligati a muoversi.
Analogamente agli individui, ognuna delle nazioni in guerra ha ragioni e colpe, ferocia e pietà si ritrovano da entrambe le parti. Sull’uno e sull’altro fronte, la ragion di stato impone agli individui laceranti conflitti di coscienza.
Di incredibile bellezza sono le descrizioni che scaturiscono dalla penna di Angela Di Bartolo dei paesaggi e delle città; e lo sguardo sognante rimane incantato innanzi alla natura spesso lussureggiante di valli e fiumi, ma altre volte dura e aspra delle montagne innevate o degli aridi deserti che l’autrice ci fa vivere in questo lungo viaggio.
Conoscendo l’amore e la passione dell’autrice per il fantasy, non ho potuto non notare le influenze che possono essere derivate dalle letture giovanili delle opere di J.R.R. Tolkien, in particolare Il Signore degli Anelli. Ispirazioni a un’era antica e alla Terra dei Padri e a un conflitto ormai dimenticato e divorato dal tempo che solo qualche vecchio ricorda ancora nelle storie che venivano raccontate e tramandate… o forse erano solo leggende.
Potrei dilungarmi a lungo su La Stagione del Ritorno, ché tanto ci sarebbe da dire, e pure su Angela Di Bartolo, che in quest’opera ha dato sfogo alla sua creatività, e l’opera stessa mette in evidenzia la profonda cultura e sensibilità storica, artistica e sociale dell’autrice, ma ho voluto invece scrivere solo queste poche righe per introdurre appena il lettore e lasciare a lui il piacere di leggere e assaporare il racconto che segue… Buona lettura!
Fabio Pinton - Runa Editrice

Quarta di copertina

 Nelle Terre d’Oriente si verificano strani delitti. Savìla e Lirian se ne addossano a vicenda la colpa. Diffidenza e sospetto si spargono come un veleno, dopo secoli di pace si torna a parlare di guerra. Pochi sanno che è un altro, il nemico: un’ombra maligna che penetra le menti degli uomini, che fa leva sul loro orgoglio per asservirli, per spingere i popoli a uno scontro totale. 
E la guerra esploderà, feroce fino alla barbarie, coinvolgendo tutte le Terre d’Oriente. L’unica speranza è un fiore d’argento, un talismano che solo un uomo potrà ritrovare. 
Sarà un cammino sull’orlo dell’abisso, un arduo viaggio per luoghi remoti ma anche all’interno di sé, a confronto coi propri demoni in una lotta dall’esito mai scontato. 
La Stagione del Ritorno è la storia di una discesa all’inferno e di una faticosa risalita, in un difficile percorso di maturazione di individui e popoli verso un nuovo equilibrio. 
Universo fantastico e realistico insieme, quello de La Stagione del Ritorno è un mondo dai tratti rinascimentali e mediterranei dove re e contadini, servitori e maghi si muovono tra intrighi di corte e incantesimi, creature del male e battaglie, eroismo e tradimento. 
Una storia a più voci narrata con una sensibilità moderna, attenta alle dinamiche interiori e interpersonali, agli interrogativi etici, ai conflitti, ai simboli. 
Un fantasy non convenzionale rivolto a lettori che amino immergersi in mondi complessi, lettori in cerca non solo di evasione, ma anche di stimoli di riflessione sui grandi temi dell’esistenza umana.

L'Autrice Angela Di Bartolo è nata a Bologna dove vive tuttora. Laureata in Scienze Politiche, lavora presso il suo Comune come Assistente Sociale. Le sue passioni, oltre alla letteratura, sono il giardinaggio, la storia e l’archeologia. Negli ultimi anni ha partecipato con successo a concorsi per racconti di genere fantastico, fra i quali il Premio Sentiero dei Draghi con Ottobre (poi pubblicato nell’antologia Il Ritorno, ed. Lulu, 2008), il Trofeo RiLL con Ponti (uscito in Cronache da Mondi Incantati, ed. Nexus, 2009), SFIDA con Relitti (in Riflessi di Mondi Incantati, ed. Giochi Uniti, 2010), Nostos (ne Il Carnevale dell’Uomo Cervo e altri racconti, ed. Wild Boar, 2012) e La conquista (in Perchè nulla vada perduto e altri racconti, 2013). Il racconto Proxima è stata pubblicato da Ciesse Edizioni nell’antologia Favole della Mezzanotte, 2011, a cura di Stefano Pastor. Nel 2014 ha pubblicato l’antologia di racconti fastastici Per altri sentieri (Runa Editrice) e il racconto illustrato per bambini Nero (Runa Editrice). Nel 2015 il fantasy epico La Stagione del Ritorno (Runa Editrice).
domenica 15 marzo 2015

Recensione L'altra luce del buio di Cristina Lattaro

L'altra luce del buio 
Cristina Lattaro 
Prezzo Kindle: EUR 4,02
Lorna Assi scompare lasciando la fattoria dei Nappa nei dintorni di Rieti dove lavora come collaboratrice domestica. Suo fratello Fabrizio torna dalla Russia per investigare. Il suo passato, gli incarichi che assolve da anni per un boss mafioso dell’ex Unione Sovietica e la realtà di Lorna si incastrano in un puzzle intricato che Rinaldi, un commissario della mobile, sta cercando a sua volta di risolvere. 
Un thriller dove l’esplorazione dei labirinti mentali si incrocia con l’azione fino all’epilogo illuminato dall’altra luce del buio. 
Non avrebbe avuto pace finché anche la ragione non avesse accettato il fatto compiuto e questa era la parte rognosa perché la mente pretendeva delle prove e le prove erano difficili da scovare.
RECENSIONE A CURA DI VITTORIO DE AGRO' PER IL RUMORE DEI LIBRI

Ci sono molti film stroncati dalla critica ,ma amati e ritenuti dei “cult” dallo spettatore pagante.
Potrei fare mille esempi,ma in questo caso specifico mi piace ricordare “Sotto il vestito niente “ di Carlo Vanzina del 1985. Un giallo ambientato a Milano degli anni 80 nell’affascinante e glamour mondo della moda.

Un film ritenuto vuoto, e inconsistente dai critici, ma che personalmente tutte le volte che l’ho visto mi ha suscitato curiosità e attrazione per il giusto di mix tra suspense e bellezza dei personaggi e dell’ambientazione.

Leggendo il romanzo di Cristina Lattaro la mia mente ha rievocato quel film per alcune somiglianze di soggetto e azione: la scomparsa misteriosa di una giovane e bella ragazza, la ricerca ostinata e determinata del fratello, e l’atmosfera delicata e introspettiva dei personaggi.

Lattaro ambienta la storia in provincia, a Rieti e il protagonista della storia è Fabrizio, anche se ben presto scopriremo non essere il suo vero nome , fratellastro di Lorna ,la giovane donna scomparsa misteriosamente una sera mentre era a servizio dai coniugi Nappa in una azienda agricola.

Fabrizio ha un passato familiare turbolento segnato dalla violenze subite da parte del padre e un presente come freddo e spietato killer a Mosca al servizio della mafia russa. E’ tornato a Rieti preoccupato per la sorella decidendo così di aprire un indagine parallela alla polizia per ricostruire gli ultimi giorni di Lorna, ma nello stesso per cercare di esorcizzare il suo passato e di costruirsi un futuro diverso. Un futuro che immagina con Cleia Nappa, moglie di Massimo, essendone rimasto affascinato fin dal loro primo incontro come se fosse un vero colpo di fulmine. Cleia e Lorna per Fabrizio sono due donne fragili,indifese e da proteggere,ma man mano che i pezzi del puzzle sono messi a loro posto ,il nostro protagonista è chiamato a confrontarsi con verità scomode e impreviste riguardanti le due donne. Una storia che viaggia tra il giallo e l’action movie, quando i capi russi di Fabrizio decidono di eliminarlo a causa dei delicati equilibri all’interno del clan. Il lettore alterna così momenti e dinamiche di provincia agli intrighi e ai misteri di Mosca mantenendo nel complesso alto l’interesse e l’attenzione alla storia anche grazie a un buon ritmo e efficace e calibrato pathos narrativo. La struttura narrativa è ben costruita, coerente e lineare anche se personalmente avrei dato maggiore risalto alla figure di Cleia e Lorna soprattutto sul piano emotivo e psicologico invece solo di accennarli magari riducendo “le incursioni” moscovite che alla fine tendono a distrarre il lettore dal più importante e vero nucleo narrativo.

Lo stile di Cristina è pulito, curato e fluido riuscendo così a creare una buona empatia tra il lettore e i protagonisti e soprattutto regalando emozioni e suspense in maniera adeguata.

Il finale, a sorpresa e aperto, è intenso e avvolgente e se da una parte spiazza il lettore dall’altra lo fa rimanere incollato al libro fino all’ultima pagina regalandogli la sensazione che in provincia è possibile costruire e ambientare un convincente e avvincente giallo.

Presentazione "Mamma o non mamma" di Amneris Di Cesare

Ciao a tutti. Eccomi a presentare un nuovo libro tagato RunaEditrice "Mamma o non mamma" di Amneris Di Cesare
Titolo: Mamma o non mamma
Sottotitolo: Le madri minori nell’uni-verso di Harry Potter
Autrice: Amneris Di Cesare
Casa editrice: Runa Editrice
ISBN: 978-88-97674-48-1
Data di pubblicazione: 17/03/2015
Genere: Saggistica
Formato: eBook
Prezzo di copertina: € 1.99
Link al libro
Amneris Di Cesare, italiana nata a Sao Paulo del Brasile, vive a Bologna. Sposata a un medico calabrese, mamma e moglie a tempo pieno, collabora come free-lance per riviste femminili. Dal 2005 gestisce il F.I.A.E. – Forum Indipendente Autori Emergenti (http://fia-eforum.freeforumzone.leonardo.it), insieme gruppo e laboratorio di editing autogestito per scrittori emergenti. Ha pubblicato il saggio “Mamma non mamma: la sfida di essere madri nel mondo di Harry Potter” nell’antologia benefica Potterologia: dieci as-saggi dell’uni-verso di J.K. Rowling (CameloZampa Editore 2011); un suo racconto, intitolato “Zanna” è presente nell’antologia di racconti animalisti “Code di Stampa” (La Gru Edizioni 2011); ha pubblicato nel 2012 il suo romanzo d’esordio, Nient’altro che amare (Edizioni CentoAu-tori), vincitore del Premio Letterario Mondoscrittura 2013, ha curato l’antologia benefica

“Dodicidio” per il progetto POP di La Gru Edizioni scrivendo il capitolo “Febbraio” (2013)
e ha vinto il “Concorso Cercasi Jane” indetto dalla Domino Edizioni con la quale il 1 settembre 2013 è uscito il suo romanzo “Sirena all’orizzonte”, 2° classificato al Premio Magiche Rose 2014. Nel giugno 2014 ha pubblicato il terzo romanzo “Mira dritto al cuore” edito con Runa Editrice. Collabora con il portale di informazione online Rete-News.it (www.rete-news.it) scrivendo articoli di cronaca, costume e musica e con la rivista letteraria digitale e online Inkroci (www.inkroci.it ) in qualità di traduttrice e autore.

L’autrice
Quarta di copertina
Fra i tanti temi che permeano la saga di Harry Potter, quello dell’Amore è senz’altro uno dei fondamentali. Nel corso dei sette romanzi, J.K. Rowling spazia in tutte le sue sfaccettature: c’è posto per l’amore romantico, per quello che contraddistingue i legami di amicizia e per quello che caratterizza i legami familiari. Ma soprattutto c’è quello materno, un’influenza che va ricondotta alle vicende biografiche dell’autrice e al suo trauma per la morte della propria madre.
[Dalla prefazione di Marina Lenti]

Un invito quindi a esplorare le madri “minori” nell’universo di Harry Potter: figure minori non perché prive di significato o importanza ma in quanto appena accennate o soltanto “raccontate” dai personaggi della saga.
domenica 1 febbraio 2015

Recensione Corte Nera Autori: Tina Cacciaglia Paolo D’Amato Rocco Papa Piera CarloMagno

Titolo: Corte Nera 
Autori: Tina Cacciaglia Paolo D’Amato Rocco Papa Piera CarloMagno
Casa editrice: Runa Editrice 
ISBN: 978-88-97674-37-5 
Data di pubblicazione: 19/06/2014 
Genere: Giallo - Noir 
N.pag.: 238 Rilegatura: Brossura 
Prezzo di copertina: € 14.00 

Prefazione 
Questa bella antologia si dipana come un nastro intessuto di emozioni, delitti, imprevedibili barlumi di umanità e osceni dirupi di perversione, attraverso i secoli. L’abile penna degli autori intesse una trama rigorosa che interseca fatti storici e accadimenti puramente di fantasia, sempre però pienamente integrati nella realtà documentata dell’epoca. Lo scenario è Salerno, e le storie narrano di odio, amore, passioni sempiterne, svolte attraverso la tela dei secoli. I fatti, se pur inventati, sono assolutamente verosimili e sfido il lettore più documentato a separare la realtà dalla fantasia, il dettaglio storico verificabile dal volo di immaginazione. Due i fili conduttori di queste storie: il primo è la costruzione del personaggio principale che scaturisce prepotentemente dalle pagine come vittima predestinata delle passioni altrui o dei propri desideri. Una figura di donna tratteggiata con pennellate differenti ma ricollegabili, al di là degli anni e dei diversi autori.
RECENSIONE A CURA DI VITTORIO DE AGRO' PER IL BLOG IL RUMORE DEI LIBRI

Ci sono città, luoghi e ambienti naturali che hanno in sé le caratteristiche idonee a dar spunto agli scrittori e sceneggiatori per poter scrivere gialli o noir e dove poter sviluppare intriganti spy story e movimentate avventure.

Il lettore non può pensare ad alcune città americane come New York, Miami, Las Vegas o se volessimo rimanere in Europa ad esempio Londra regina delle spy story con James Bond.

Eppure è possibile creare l’atmosfera e le condizioni perfette per inchiodare il lettore alla lettura e stuzzicare la sua immaginazione facendo magari ricorso alla storia e alla vicende locali di una città,magari non necessariamente una metropoli

Il connubio tra storia e immaginazione ha grandi potenzialità narrative se usato con attenzione e misura.

Un buon esempio di riuscito connubio è sicuramente “Corte Nera” raccolta di racconti ambientati in epoca diverse nella bella, affascinante e misteriosa Salerno.

Molti conoscono e amano Napoli e le sue bellezze, ma anche Salerno ha una sua storia gloriosa e un passato da cui poter attingere materiale e suscitare curiosità e interesse del lettore

Così gli autori di questa raccolta: Cicciaglia, D’Amato,Papa, CarloMagno con abilità e talento hanno costruito quattro storie apparentemente diverse, ma in vero legate dalla figura della donna incarnata dal personaggio di Gemma dipinta in rapida successione nei racconti come vittima , carnefice , maga e voce narrante; quattro donne diverse eppure tutte dotate di fascino e mistero.

Una raccolta che parla di omicidi, manipolazioni, tradimenti e avidità scandite lungo i secoli dove i personaggi maschili risultano subalterni e soggiogati dalla bellezza e intelligenza di queste donne.

Salerno è raccontata e descritta con poche ed efficaci pennellate che permettono al lettore di immergersi nei diversi periodi e ambienti storici cogliendo l’anima e l’essenza di questa città e dei suoi abitanti.

L’elemento storico è caratterizzato soprattutto dalla particolare e curiosa arma del delitto con cui vengono commessi gli omicidi:la sagitella, strumento usato un tempo dalla medicina per eseguire i salassi.

La struttura narrativa è lineare, semplice e ben sviluppata permettendo di seguire i racconti con interesse e attenzione.

Gli stili degli autori sono puliti, curati, scorrevoli e soprattutto mostrano abilità e bravura nel manovrare l’elemento storico costruendo un buon pathos narrativo e un ritmo costante e avvolgente.

I personaggi sono costruiti in maniera coerente e chiara risultando credibili e convincendo anche nel loro lato introspettivo.

Il lettore dopo aver letto “Corte Nera”non potrà non avere la curiosità di visitare Salerno e soprattutto prenderà atto che in fondo per scrivere un buon giallo in fondo basta osservare con attenzione anche il proprio e piccolo mondo.
martedì 27 gennaio 2015

Anteprima "Harry Potter: il cibo come strumento letterario" di Marina Lenti

Ciao a tutti. Oggi vi presento in anteprima Harry Potter: il cibo come strumento letterario Autrice: Marina Lenti edito Runa Editrice
Titolo: Harry Potter: il cibo come strumento letterario Autrice: Marina Lenti
Casa editrice: Runa Editrice
ISBN: 978-88-97674-46-7
Data di pubblicazione: 03/02/2015
Genere: Saggio
Formato: 14x21 con alette
N.pag.: 186
Rilegatura: Brossura
Prezzo di copertina: € 12.00
Saggio per babbani golosi
Chi non si è mai beato dinanzi all’idea di assaggiare i dolci di Mielandia, o un sontuoso banchetto a Hogwarts o, ancora, una cena al desco della famiglia Weasley?
La domanda è ovviamente retorica, ma il motivo per cui le prospettive appena elencate risultano così invitanti è anche frutto, oltre che della naturale golosità umana, di un accurato lavoro di pianificazione nell’uso del cibo da parte di J.K. Rowling.
Ed è proprio questo aspetto che Marina Lenti esamina nel saggio ‘Harry Potter: il cibo come strumento
letterario’.
L’autrice offre anzitutto una cavalcata attraverso le possibili influenze narrative, i personaggi ‘dietro ai fornelli’, le coreografie dei banchetti e i problemi di traduzione in termini culinari familiari al pubblico italiano. Quindi passa ad analizzare lo sfruttamento del tema nell’industria del divertimento e il ruolo del cibo come propulsore nella trama o come elemento ludico e sociale, per terminare poi con una giocosa parte composta da un breve ricettario, un laboratorio di pasticceria per i bambini e un quiz a risposta multipla.
Grazie alla sua insolita angolazione, ‘Harry Potter: il cibo come strumento letterario’ si presenta dunque come il più originale fra gli approcci saggistici potteriani adottati sinora nel panorama editoriale.

Quarta di copertina
Il fascino che il cibo, in qualità di strumento letterario, esercita sull’autrice di Harry Potter, e quindi
direttamente sulla saga, proviene da lontano: ha infatti radici fin nelle letture d’infanzia.
A differenza dei suoi autori di riferimento però, J.K.Rowling è riuscita a utilizzare il cibo in maniera molto più ampia e sfaccettata, facendogli assumere di volta in volta un ruolo determinante per spingere innanzi la storia, per colorarla di sfumature ludiche, per evidenziarne i risvolti familiari e sociali.
La sua rilevanza è talmente determinante che neppure la magia riesce a comandarlo: non può infatti generarlo dal nulla, ma solamente variarlo nella quantità rispetto a un ammontare preesistente.
E se pensiamo che, fra le altre limitazioni al potere magico, rientrano forze come il vero amore e il dono della vita, possiamo subito comprendere quale posto d’onore J.K. Rowling abbia inteso riservare, all’interno della propria splendida creazione, a ciò che è responsabile del nostro nutrimento, del nostro sviluppo e del nostro sostentamento.

Introduzione
I saggi, le guide e i manuali in lingua italiana su Harry Potter sono ormai una quarantina e, sebbene tale numero sia di gran lunga inferiore rispetto all’analoga produzione in lingua inglese, ciò assicura comunque
una piacevole varietà di chiavi di lettura su questa saga magica.
Tuttavia non esisteva ancora, prima della pubblicazione di questo volumetto, un saggio che analizzasse l’approccio al cibo nel ciclo potteriano, nonostante il fatto che J.K. Rowling gli abbia dato ampio risalto sin dal primo romanzo.
Alternando parti prettamente analitiche (come la disamina delle influenze letterarie, la resa italiana dei termini gastronomici inglesi e lo scandire dei momenti conviviali all’interno della trama globale), ad altre più ludiche (un piccolo quiz, un breve ricettario e una sezione dedicata alla cucina per bambini), il cibo come strumento letterario viene esplorato in questa sede nei sui molteplici e variegati aspetti, ricordandoci
quanto esso sia un elemento essenziale e determinante per l’umana sussistenza.
Talmente essenziale e determinante che neppure la magia riesce a comandarlo: come ci informa infatti Hermione Granger ne ‘I Doni della Morte’, il cibo rappresenta una delle cinque eccezioni alla Legge di
Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi, in quanto non può essere generato dal nulla, ma solamente variato nella quantità rispetto a un determinato ammontare preesistente.
E se pensiamo che, fra le suddette eccezioni, rientrano forze come l’amore e il dono della vita (che, analogamente, non possono essere ingenerate con la magia), possiamo subito comprendere quale posto d’onore J.K. Rowling abbia inteso riservare, all’interno della propria splendida creazione, a ciò che è responsabile del nostro nutrimento, del nostro sviluppo e del nostro sostentamento.
Marina Lenti è stata per quattro anni la Guida Harry Potter del portale Supereva/Dada e per oltre otto la responsabile della sezione Harry Potter della testata telematica FantasyMagazine.
Nel 2006 ha pubblicato il saggio ‘L’Incantesimo Harry Potter’(Delos Books), vincitore del Premio Italia 2007. Nel 2007 ha pubblicato il manuale ‘Harry Potter a test’ (Alpha Test), tradotto in Francia nel 2009 col titolo di ‘Le Monde de Harry P.’, per l’editore Belin. Nello stesso anno ha collaborato alla redazione della versio- ne italiana di ‘Lexicon — Guida non autorizzata ai romanzi e al mondo di Harry Potter’ (Piemme). Nel 2011 ha pubblicato il saggio ‘La Fonte della Buona Sorte: un’allegoria alchemica sul senso della vita’ nell’antologia ‘Potterologia’(Edizioni Camelozampa), i cui proventi sono devoluti all’associazione Theo-dora (www.theodora.it).
Nello stesso anno ha pubblicato il racconto ‘Coraggiosa’ nell’antologia ‘Code di Stampa’ (Edizioni La
Gru), i cui proventi sono devoluti all’associazione animalista Save The Dogs and The Other Animals (www. 
savethedogs.eu). Nel 2012 ha pubblicato, sempre per Camelozampa, il saggio La Metafisica di Harry Potter, che è stato finalista al Premio Italia 2013.
Sul sito www.marinalenti.com propone periodicamente curiosità e approfondimenti sulla saga.
sabato 13 dicembre 2014

Anteprima "Excalibur - La spada di Macsen" di Alvaro Gradella

Buon weekend. Vi presento in anteprima "Excalibur - La spada di Macsen" di Alvaro Gradella edito Runa Editrice in uscita il 16/12/2014
Titolo: Excalibur
Sottotitolo: La spada di Macsen
Autore: Alvaro Gradella
Casa editrice: Runa Editrice
ISBN: 978-88-97674-43-6
Data di pubblicazione: 16/12/2014
Genere: Romanzo storico - mitologico
N.pag.: 300
Prezzo di copertina: € 14.90
Alvaro Gradella è da lunghissimo tempo ormai padovano d’adozione. Dopo la maturità scientifica, frequenta un corso di dizione e recitazione con il Teatro Universitario. Giovanissimo e affermato dj, agli esordi delle Radio Private inizia un’attività parallela di “voce” radiofonica, divenen-do in breve tempo un riconosciuto professionista del settore. Dal ‘79 fino alla fine degli anni ‘80 vive a Roma dove conduce program-mi per Radio-RAI e, come attore, lavora nel doppiaggio, in teatro e nel cinema.
Di nuovo a Padova, torna a occuparsi di conduzione e produzione di pro-grammi e talk-show radiofonici, pur continuando nella partecipazione a film e fiction televisive. È stato anche impegnato nell’Amministrazione Comunale della città patavina.
Da sempre cultore della Roma Antica e dei Cicli Arturiani, è al suo primo Romanzo.

Quarta di copertina
Chi fu il Comes Britanniarum Magno Clemente Massimo, protagonista di questo romanzo e del precedente “L’Aquila e la Spada”? Egli fu l’ultimo Governatore romano delle Britannie e uno degli usurpatori più temuti del tardo Impero. Ma, soprattutto, fu una figura fondamentale per la nascita dell’epopea di Re Artù e della sua spada Excalibur… anche se pochi – fra noi discendenti dei Romani – lo sanno!
I bardi di Britannia ne cantarono per secoli le gesta nella ballata “Breuddwyd Macsen Wledig” (Il sogno del Duca Massimo), contenuta poi nell’antica raccolta “Mabinogion”, unica traccia scritta delle leggende britanno-celte.
La sua spada, la Spada di Macsen, è stata favoleggiata come l’arma che sarebbe stata tratta – un secolo dopo – dalla roccia, e chiamata Excalibur.
Goffredo di Monmouth, mitografo gallese del XII Secolo, nella sua fondamentale “Historia Regum Britanniae” – fonte primaria di tutta la Materia di Bretagna e del ciclo arturiano – fa addirittura affermare ad Artù che Magno Massimo era suo “parente stretto”.
Ed è in questo romanzo, come in “L’Aquila e la Spada”, che questa figura basilare per la genesi del mito di Artù, viene per la prima volta svelata e messa in luce.
In un intreccio fra Storia scritta, Leggenda tramandata e Fantasia, fra visioni e incantesimi, battaglie e gesta eroiche, intrighi e tradimenti, vedremo Magno Massimo confrontarsi con altri giganti della sua epoca appartenenti alla Storia (l’Imperatore Teodosio detto il Grande, il Vescovo di Mediolanum Ambrogio, il retore Agostino, il monaco Martino…) e al Mito (il druido Taliesin, il principe britanno Cynan Meriadoc…)
Insomma, per la prima volta, questo romanzo narra di un retaggio finora misconosciuto dei quattro secoli di dominazione romana in Britannia: quel retaggio da cui – grazie a Magno Massimo – sarebbe nata, quasi un secolo dopo, la memorabile leggenda di Re Artù e di Excalibur.
L’autore
Il romanzo “EXCALIBUR – LA SPADA DI MACSEN” – così come “L’Aquila e la Spada” di cui quest’opera è il seguito – trae origine dal racconto “La Terza Aquila”, anch’esso scritto da Alvaro Gradella e pubblicato nella raccolta “È sempre tempo di eroi”, edita nel 1998 da “Il Cerchio-Iniziative Editoriali”.
Il personaggio principale, il generale romano Magno Clemente Massimo, è una figura realmente esistita, come lo sono la maggior parte dei contemporanei che leggiamo fargli da contorno: gli Imperatori Flavio Graziano, Teodosio il Grande e Giustina, il Vescovo Ambrogio, il retore Agostino e il monaco Martino (futuri Santi della Chiesa Cattolica), e così via. Nella narrazione, quindi, lo vedremo muoversi e agire in un contesto del tutto congruo al proprio tempo (la fine del IV Secolo d.C.) e – in buona parte – nel rispetto di quanto gli storici ci riportano di lui, nonché della situazione politica, militare e dinastica negli Imperi Romani d’Occidente e d’Oriente.
Magno Massimo (Macsen Wledig, così chiamato dai Britanni) non sfuggì a una spietata damnatio memoriae, ma “EXCALIBEORTA – LA SPADA DI MACSEN” restituisce voce e gloria – come mai prima – a questo straordinario protagonista della storia di Roma e della Britannia.
lunedì 8 dicembre 2014

Anteprima "L’altra luce del buio" di Cristina Lattaro

Vi presento un altro bellissimo libro di Cristina Lattaro "L’altra luce del buio" edito Runa Editrice in uscita il nove dicembre 2014
Titolo: L’altra luce del buio 
Autrice: Cristina Lattaro 
Casa editrice: Runa Editrice 
ISBN: 978-88-97674-42-9 
Data di pubblicazione: 09/12/2014 
Genere: Thriller 
N.pag.: 214 
Rilegatura: Brossura Prezzo di copertina: € 14.00 
Quarta di copertina 
Lorna Assi scompare lasciando la fattoria dei Nappa nei dintorni di Rieti dove lavora come collaboratrice domestica. Suo fratello Fabrizio torna dalla Russia per investigare. Il suo passato, gli incarichi che assolve da anni per un boss mafioso dell’ex Unione Sovietica e la realtà di Lorna si incastrano in un puzzle intricato che Rinaldi, un commissario della mobile, sta cercando a sua volta di risolvere. Un thriller dove l’esplorazione dei labirinti mentali si incrocia con l’azione fino all’epilogo illuminato dall’altra luce del buio. Non avrebbe avuto pace finché anche la ragione non avesse accettato il fatto compiuto e questa era la parte rognosa perché la mente pretendeva delle prove e le prove erano difficili da scovare.

Cristina Lattaro nasce e vive a Rieti. È Senior Cad Manager presso il reparto di Ricerca&Sviluppo di una multinazionale statunitense. Titolare di cinque brevetti USA e presente in diversi articoli scientifici. 

Ha pubblicato: 
“La saggezza dei posteri” (2011, Nulla Die); 
“Lusores - Calciatori” (2012, Nulla Die); 
“Il volo di carta” (2012, Sesat Edizioni) “Milites - Soldati” (2013, Lettere Animate); 
“Taurus. Biglie di vetro 1” (2013, ErosCultura); 
“Aemilia. Biglie di vetro 2” (2013, ErosCultura); “La passione dell’angelo. Biglie di vetro 3” (2013, ErosCultura); 
“Strix Julia” (2013, Runa Editrice); 
“Venezia d’acqua dolce” (2013, Loquendo); 
“Agricolae - Contadini” (2013, Runa Editrice)
venerdì 24 ottobre 2014

Recensione "Mira dritto al cuore" di Amneris Di Cesare

Titolo: Mira dritto al cuore
Autore: Amneris Di Cesare
Genere: Rosa
N.pag.: 350
Rilegatura: Brossura
Prezzo di copertina: € 15,00
Ebook: 4,99
Amazon
                                                        «Wow, che cosa interessante!
Un uomo e una donna “migliori amici”?
Una cosa possibile ai giorni nostri?
Ci siamo veramente così evoluti?»
Una vacanza studio in America svanita sul più bello, un soggiorno di ripiego in un villaggio vacanze. Inizia così l’estate di Sarah, adolescente insoddisfatta e perennemente imbronciata. “Gli amori estivi non durano” dice sempre sua madre, ma la sentenza si inclina dopo l’incontro con due animatori, Thomas burbero aspirante archeologo di origini britanniche e Rudy seduttore dalla simpatia irresistibile.
Sotto l’ombra di un pino marittimo, su uno spicchio di spiaggia candida, davanti al mare di Sicilia, Sarah vivrà i palpiti di una passione che non vorrà saperne di passare per semplice amicizia. Il desiderio sopito cavalcherà gli anni e condizionerà le sue scelte di donna nel bene e nel male.
Perché l’amore, in fondo, non è altro che un revolver che spara pallottole di pura emozione, un’arma che mira dritto al cuore.
Un romanzo d’amore e d’amicizia, un percorso che punta alla soluzione di una delle questioni più sfuggenti di
sempre: quando un uomo e una donna possono davvero dirsi “soltanto buoni amici”?

Quando Sarah, sedicenne, varca l’ingresso del Nausicaa Village, non immagina che la sua vacanza al quanto noiosa con i propri genitori, si sta trasformando in una vera e propria vacanza da sogno. 
Thomas, bello, burbero  e Rudi simpatico, ironico, stravolgeranno il lungo cammino di Sarah con amicizia e amore. 
Sulla bellissima spiaggia di Sicilia, nasceranno forti sentimenti che si trascineranno nel tempo. Un viaggio durato vent'anni dove la nostra protagonista parla di lei, delle sue paure, dei vari incontri che intrecciano la sua vita. Le violenze tra le mura domestiche, l'amore, la speranza, le domande che si sciolgono con il finale, con il ricomporsi di tasselli che fanno capire che non è il solito romanzetto rosa. Qui c'è di più, molto di più...

Un romanzo che tocca molti temi. Una storia che gira intorno a Sarah alla sua vita, a quella amicizia che forse è qualcosa di più forte. Un passato e un presente che si intrecciano in mille battaglie, in nostalgia, in una trama sconvolgente, emozionante, a volte commuovente, struggente.

Eventi che scorrono in una vita non sempre facile. Sentimenti, passione, travolgono capitolo dopo capitolo chi sta leggendo facendoti immedesimare nella protagonista nel bene e nel male.
Questo romanzo non è solo sentimento, è riflessione, è intrigo, è un colpo dritto al cuore.

Il coinvolgimento emotivo è d'obbligo perchè autrice ci porta a veri e propri colpi di scena, a emozioni forti con un piacevole, scorrevole libro. La forza di questo libro, è la originalità. Non parla della solita storiella adolescenziale e poi la storia di una donna ormai adulta, parla di tutta una vita, della vita reale. 
Mira dritto al cuore è una sorta di diario commovente intriso di sentimenti contrastanti che rendono questo romanzo bellissimo e affascinante.
Un finale aspettato, voluto, sicuramente scontato, ma non poteva essere diverso.
domenica 19 ottobre 2014

Recensione "Il corpo di Sofie" di Rossella Martielli

Il corpo di Sofie
Autore: Rossella Martielli
ISBN: 9788897674382
N.pag.: 142
Genere: noir
Prezzo di copertina 12,00 €
Sito:
Canale YouTube:
TRAMA
La vita di Lisa non è mai stata felice. A venticinque anni convive con un passato inconfessabile, una madre ingombrante e un fidanzato, Daniel, debole e depresso, così insicuro da apparirle la caricatura di un uomo. Eppure Daniel ha i suoi segreti, tra cui la tresca con l’affascinante e ambigua Sofia, giovane donna senza scrupoli e senza morale, che usa il sesso per legarlo a sé e coinvolgerlo in una spirale di furti dalle conseguenze imprevedibili.
Mentre Sofia lo trascina nel baratro, stando ben attenta a non seguirlo, Daniel si sforza disperatamente di restare attaccato a Lisa e ai loro sogni condivisi.
Finché anche Lisa non decide che ne ha abbastanza…
In un alternarsi di passato e presente, realtà e follia, erotismo e ossessione, alla resa dei conti sarà solo una delle due donne a vincere; a Daniel, semplice pedina di un gioco perverso, non resterà che immolarsi all’altare di un amore ormai morto.
RECENSIONE A CURA DI FRANCESCA GHIRIBELLI PER IL RUMORE DEI LIBRI
Una storia sensuale graffiata di noir al punto giusto, scene pulp davvero affascinanti e ambigue.
Un romanzo che resta impresso nell'anima del lettore in maniera indelebile.
Lisa, una personalità che sfiora il limite della disperazione quotidiana, una ragazza diventata donna troppo in fretta, a causa di un'infanzia difficile, che resterà sempre come un rumore assordante presente per tutta la sua vita.

Una madre eternamente alcoolizzata e di facili costumi, che collezionava compagni su compagni, senza mai regalarle un vero padre.
Ma all'improvviso all'età di nove anni, arriva Mario, un uomo affascinante e dal carattere delizioso, che sembra poter finalmente rivestire un ruolo paterno.

Tutto, però non appare come sembra e da lì scoprirà che i tormenti della sua vita non sono ancora terminati.
L'autrice rende il suo stile impeccabile con una narrazione piena di flashback, dove inizia a farci inquadrare Lisa come una ragazza quasi normale, proprietaria del suo negozio di intimo a Torino, mentre grazie all'intrecciarsi di sensazioni e situazioni la mente della protagonista si riallaccia spesso al passato e alla sua vita di bambina.

Conoscendo i suoi trascorsi capiremo quanto ci possa essere di vero nella personalità alquanto disturbata della ragazza: dai suoi forti mal di testa e improvvisi malesseri, le medicine che prende spesso e le sue abitudini alquanto maniacali a livello casalingo ed esistenziale.

La scrittrice ha saputo tessere con pochi personaggi un libro veramente introspettivo, erotico e noir attraverso una ricetta perfetta che grazie a piccole dosi ha creato un piatto di portata da servire freddo come la vendetta.

Arriva a breve anche il personaggio di Daniel, il fidanzato storico di Lisa, che a tratti può sembrare una di quelle anime maledette dalla viva nostalgia per il passato, ma che in fondo ama alla follia la sua donna, e solo alla fine capirà quanto abbia sacrificato se stesso per dimostrarle tutto il suo amore.

E infine Sofia, una donna dalla bellezza infernale e dal sex appeal veramente incontestabile.
Il tipo ideale di ogni uomo, che concede il suo corpo, ma mai del tutto se stessa.
Una trama, ancora una volta a mio dire, che riscopre le tracce pirandelliane.
La personalità di due donne racchiuse in una sola e viceversa, lasciando il lettore nell'atroce dubbio fino alla fine delle pagine.
Ed è questa la forza del libro: saperti attrarre con la sua seducente vicenda fino a scoprire il vero 'io' del protagonista della storia, che lascerà credo a bocca aperta chiunque si avventuri nella sua lettura.

Il particolare che mi ha colpito di più è il senso che si nasconde in tutta la storia, che l'autrice mette giustamente soltanto alla fine del suo libro.
Un romanzo di fantasia letteraria che nasce da un dato prettamente scientifico e all'ordine del giorno, se così si può dire.
La crisi d'identità del corpo di Sofia potrà veramente trovare la sua unica spiegazione nella sindrome del gemello evanescente o detto anche gemello scomparso?

Direte cosa c'entra questa assurda ipotesi con tutto questo romanzo?
Non voglio rovinare la curiosità dei lettori, quindi non dico altro.
Conferisco quattro stelle tutte meritate e consiglio questa lettura a tutti coloro che vogliono emozionarsi attraverso il mistero che nasce sui passi di una crisi esistenziale.
lunedì 13 ottobre 2014

Recensione "Il corniciaio" di Luciano Pomoni

Titolo: Il corniciaio
Autore: Luciano Pomoni
ISBN: 978-88-97674-21-4
N.pag.: 206
Genere: Noir
Prezzo di copertina 14,00 €
Descrizione
Nord Est. La primavera è turbata da una serie di misteriosi delitti. In un sottobosco di prostituzione balcanica, ambienti omosessuali ed esoterismo orientale, Federico, un ambiguo corniciaio trentenne, Emma, giovane e affascinante psicologa e Massimo, misterioso cultore di magia nera, incrociano le loro solitudini. In un gioco di specchi, dove ciò che appare è solo un riflesso della realtà, il commissario Mario Angeletti cercherà tenacemente di dare un volto e un nome al misterioso “angelo della morte”
RECENSIONE A CURA DI FRANCESCA GHIRIBELLI PER IL RUMORE DEI LIBRI

Un thriller esoterico, un noir sfumante nell'horror dell'occulto, un autore che fa da new entry in questa sorta di nuovo genere letterario.

Di solito non amo questa categoria di letture, però devo dire che l'autore ha trovato la chiave giusta per far entrare le misteriose pratiche orientali esoteriche in una trama che sfocia in un'indagine poliziesca, dove tutto sembra apparentemente chiaro, ma in cui il fiuto sospettoso di un buon commissario di provincia saprà guardare oltre e arrivare ad una conclusione alquanto ambigua e adatta ad un film dell'orrore.

Il romanzo non si può chiaramente classificare in un solo genere, ma in molteplici sottogeneri che donano alla trama completa una particolare unicità all'idea romanzesca.

L'ho trovato un libro dallo stile abbastanza scorrevole, ma forse alla fine mi sarei aspettata più suspence e meno spiegazioni, ma ben più colpi di scena che avrebbero reso il tutto un vero thriller-horror.

Comunque l'idea di fondo ha reso il finale in parte veramente sorprendente e adatto ad uno sfondo esoterico e trascendentale, proprio perché il lettore continuerà a chiedersi se davvero ci sia un fondo di possibile verità di tutto questo ai giorni nostri.

Così spinge quasi la curiosità del lettore a voler indagare anche su libri scientifici o addirittura andare a scovare quanto ci sia di vero nelle tecniche cinesi di libri orientali ed esoterici.

Una lettura che rimane impressa proprio per la sua particolare sfumatura di giallo sanguinario che vede nascere le sue radici nella materia più impensata e difficile da comprendere fino in fondo, quale è l'occulto.

Mi è piaciuto molto proprio perché lo scrittore è riuscito a unire bene il tutto scegliendo anche personaggi davvero originali e ben strutturati come Federico, il famoso e giovane corniciaio, protagonista della storia.

Pomoni ha saputo intrecciare il moderno uso dei social network, il difficile e comune tema dell'omosessualità e un argomento odierno  come quello della prostituzione balcanica, senza scordarsi di aggiungere il coraggio della profonda storia di Emma e della sua famiglia, toccando temi delicati come l'antisemitismo.

Emma riuscirà a riscattare se stessa e la sua intera famiglia dal male che ha procurato in passato ad una famiglia ebrea, derubata di ogni gioia per riuscire a costruire la ricchezza altrui?

E Massimo, misterioso personaggio amante delle dottrine esoteriche, cosa nasconde veramente dentro di sé, visto che per ogni decesso accaduto si accomuna sempre la sua presenza al delitto?

E Federico sarà veramente quello che sembra? Ed è proprio qui che nasce la disperata lotta con noi stessi, per sembrare ciò che non siamo di fronte agli altri soltanto per compiacerli, mentre all'improvviso la vita stessa ti denuda di tutto e la soluzione migliore è apparire veramente per come sei nel bene e nel male.

Un'ambientazione odierna dove tutti i sentimenti e le emozioni dei protagonisti si incrociano  e ballano quasi un malefico sabba, pronti a sacrificare il prossimo per uscire dalla temuta realtà dei fatti.

Una trama reale che si veste di irreale per stupire ogni lettore con sanguinari riti quasi impensabili da realizzare.

Conferisco tre stelle e mezzo a questa lettura, che ho trovato discreta e particolare, ma spero di leggere molto altro di questo autore, il quale mi auguro la prossima volta ci possa far rabbrividire con qualche colpo di scena in più.

Un libro adatto a chiunque ami l'occulto, l'esoterismo e voglia sapere di più sulle impressionanti pratiche orientali che incombono sulla sorprendente 'risoluzione del cadavere'.
 Mezzo
martedì 30 settembre 2014

Recensione "Il fantasma di Lemich" di Anna Maria Benone


Autore: Anna Maria Benone 
 ISBN: 978-88-97674-22-1 
 N.pag.: 154 
Genere: Collana Introspezioni 
 Prezzo di copertina 9,90 €
Ci sono cose che si possono dire, altre per le quali è meglio tacere, altre, specchio di queste, che è necessario custodire per non morire in un pallido stagno mosso da onde immobili. Il silenzio e il tempo sono i guaritori di irrisolte risposte. Spesso si attende e si cerca qualcosa che non c’è, ma che nell’invisibile cresce rigogliosa alla ricerca di un nuovo risveglio. Ognuno di noi ha dentro di sé un fantasma, il fantasma di Lemich.... L’amore incompiuto, l’amore compiuto, l’AMORE nel breve, preciso, conciso, incisivo romanzo di Anna Maria Benone. Un particolare intreccio in una fabula da scoprire...
RECENSIONE A CURA DI FRANCESCA GHIRIBELLI PER IL RUMORE DEI LIBRI
Un romanzo nel romanzo della vita, una storia nelle storie dell'universo, una sorta di diario scritto su un piccolo taccuino blu che riversa anche il più minuscolo angolo della vita di ognuno di noi nel magnifico racconto della protagonista.

Tre dimensioni esistenziali davvero profonde, intime e scattate attraverso tanti flash istantanei che ci narrano quanto l'amore ci faccia naufragare esausti fra le maree della vita, mentre poi quando dopo la tempesta arriviamo stremati sulla riva, ci sentiamo più vuoti di prima, ma denudati di quel dolore, il dolore del ricordo che ci racconta di noi stessi, ma che alla fine ci fa soltanto rinunciare alla gioia di andare avanti e scrivere un inaspettato futuro.

Sì, un futuro che attende solo noi, ma soltanto quando ci saremo liberati dalla sofferenza dei ricordi, solamente quando saremo sfuggiti dalle invisibili ma possenti braccia del nostro fantasma di Lemich,allora potremo giungere ad una nuova spiaggia e cominciare a scrivere le future orme di quello che sarà.

L'ignoto di quello che succederà ci spaventa, ma niente sarà più spaventoso come il dolore di una perdita di un amore, la disperazione che ci annienta quando sappiamo di aver perso per sempre la magica occasione che la vita ci regala e l'atroce sofferenza che la morte all'improvviso ci spalanca davanti come una finestra sul baratro.

Niente sarà più terribile, perché Lilia la protagonista di questa storia, rivivrà attraverso le pagine di un sorprendente diario la vita di sua nonna e di sua madre: due donne che le hanno trasmesso a loro modo la forza di vivere attraverso i loro numerosi errori, i quali le hanno aiutate a prendere il meglio dalla vita, riuscendo in fondo a lasciare i ricordi del passato sulla superficie del tempo.

Niente sarà pungente, perché ognuna di queste donne ha conosciuto la vivida entità del fantasma di Lemich e quando si riesce a sconfiggere tale entità, non potranno altro che essere 'vincitrici' della vita e di loro stesse.

Ho letto con piacere questa autrice esordiente, perché le sue pagine sono intrise di quella forma prosastica pervasa da poesia vivente, un genere che io adoro e anche io tento di scrivere a mia volta.

Credo sia il genere più difficile da raccontare, perché unire la narrativa introspettiva alle sfumature poetiche sia davvero l'arte più complicata da intraprendere.

L'autrice ci è riuscita alla grande e il premio da lei vinto è super meritato, mentre ho voluto aggiungere anche la prefazione, perché ho sentito un legame davvero forte e autentico fra il 'narratore reale' e il 'lettore reale'.

Mi è piaciuto tantissimo questo libro, perché ho ritrovato le vene di un autore classico e intramontabile come Pirandello nello stile della Benone.

Un autore a me caro, visto che l'ho scelto anche come tesina letteraria per il mio diploma di scuola superiore.

Una sorta di analisi introspettiva esistenziale attraverso tre donne diverse che hanno però tante di quelle cose in comune da diventare una sola storia narrante.

Tre protagoniste che come ognuno di noi, solo quando lasceranno cadere 'la maschera' del ricordo e della sua sofferenza, allora potranno riuscire a vivere realmente di loro stesse.

Mi sono letteralmente deliziata a leggere la dolcissima leggenda di Lemi e Chio e della loro impervia storia d'amore davvero indimenticabile e commovente, una vera chicca per dare altro tono e significato a questo romanzo imperdibile.

Una lettura alla quale conferisco quattro stelline e mezzo, perché voglio leggere molto altro di questa autrice davvero talentuosa!

Un romanzo consigliato a chi vuole riuscire a leggere meglio il cuore altrui e imparare a conoscere se stesso!
 E MEZZO
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