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domenica 24 agosto 2014

Recensione L'odiato amore di Francesca Callipari

Titolo: L'odiato amore
Autore: Francesca Callipari
Il libro può essere acquistato presso tutte le librerie feltrinelli oppure al seguente sito: 
Pagina facebook ufficiale del libro: 
Trama:
In questo romanzo si affronta il terribile problema della violenza sulle donne..Attraverso la storia di Nadia,  una ragazzina  timida alle prese con il suo primo amore, si evidenzierà quella sottile linea che dall'amore conduce alla violenza e all'odio.
Nadia, da vittima innamorata e sempre pronta a perdonare si trasformerà nel corso della storia in una sorta di eroina moderna, pronta a combattere la sua battaglia contro l'uomo che amava, anche se sarà dura..
E' un libro che vuole in qualche modo dare una speranza a tutte quelle donne che vivono questo dramma, affinché riescano a reagire alla violenza, ad essere più forti di tutto!
RECENSIONE A CURA DI VITTORIO DE AGRO' PER IL RUMORE DEI LIBRI
La medicina ha trovato nel corso del tempo, fortunatamente,quasi tutti i vaccini per curare tutte le epidemie e virus che hanno flagellato l’umanità. Eppure nonostante la scienza e il progresso l’Amore continua a essere un “virus” che si riproduce continuamente e per cui non esiste alcun antidoto per non esserne contagiati. Nel corso della vita un uomo è “a rischio” infezione più volte. Nessun accorgimento ci salva dall’Amore!

L’Amore rende stupidi, ciechi, sordi e ingenui. I romantici sostengono che l’Amore è magia e che si può cambiare per amore, l’uomo pratico e momentaneamente guarito dice invece sospirando”Sono un sopravissuto, mai più”.

Le donne innamorate si illudono di cambiare il proprio uomo, l’uomo innamorato per la propria donna è disposto a buttare la spazzatura e a mettere gli indumenti sporchi in lavatrice.

L’Amore, però, come tutti i “virus” può degenerare è diventare pericoloso.

Per Amore si uccide, si impazzisce, si diventa stalker, violenti e molto altro.

Quando si è innamorati non si vedono o si fa finta di non vedere i difetti e le verità scomode del proprio partner.

“L’odiato amore” ci porta in Sicilia, in un piccolo paese di provincia, dove ancora tradizione e famiglia non sono solo vuote parole.

La protagonista di questa storia è la dolce e ingenua Nadia, che ancora a 17 anni a differenza delle sue coetanee gioca ancora con le Barbie e crede ancora nell’Amore raccontato nelle favole.

Così quando un giorno per caso, si scontra in strada con Roy, ragazzo più grande e fascinoso ne rimane colpita fortemente

La passione la travolge e la spinge nelle braccia di un uomo che in realtà non conosce affatto, annullandosi di fatto.

Nonostante il parere contrario della famiglia e le sue stesse perplessità,nel giro di poco tempo Nadia si ritrova prima fidanzata e poi moglie.

L’euforia iniziale e il sogno d’amore, ben presto, si scontrano con una realtà dura e amara.

Roy non è il principe azzurro, ma un uomo violento, arrogante e maschilista.

Neppure la nascita di una figlia riesce a salvare l’unità familiare. Nadia dopo essere stata picchiata e umiliata e tradita varie volte, si rende conto che deve scappare dal “mostro” Roy.

Così Nadia con sua figlia lascia la Sicilia per trovare fortuna e soprattutto pace a Milano.

Qui troverà finalmente un po’ di pace e l’amore con un vero Uomo.

Francesca Callipari con uno stile semplice ed efficace ci presenta lo scottante e drammatico tema della violenza fisica e psicologica sulla donna. Un tema, aihme, di triste attualità che riempie le pagine dei nostri giornali e i programmi in TV. Il racconto è ben strutturato e si legge volentieri.

Il lettore segue e accompagna le vicende della protagonista ed è soprattutto colpito dal suo candore ed ingenuità, ma il pathos narrativo, nel complesso, funziona solo in parte. Il romanzo sembra come un buon film TV sul tema della violenza, magari interpretato da buoni professionisti, ma manca il “quid” per rendere il prodotto unico. L’autrice ha talento e sicuramente creatività, ma non è riuscita a dare a tutti i personaggi una profondità introspettiva, lasciando cosi appena accennati i caratteri, a mio avviso; determinati per cogliere le sfumature di un dramma familiare, ma nello stesso tempo universale. Il “mostro” Roy l’amore divenuto odio per Nadia, non convince fino in fondo, scuote suscita emozioni forti nel lettore solo a tratti.

Il libro aveva molte potenzialità e non sono state sfruttate completamente. È comunque un testo interessante e a tratti commovente che spinge alla riflessione sull’amore e soprattutto conferma quanto noi uomini possiamo essere “animali” anche quando solo pensiamo d’alzare le mani con le nostre amate.

L “odiato”’Amore è “un virus” che forse ci piace avere dentro di noi, ma la violenza è una patologia che va estirpata senza se e senza ma.
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