Titolo: Frammenti
Autore: Melissa Spadoni
Editore: Leggereditore
Genere: Romantic Suspence
Prezzo: € 4,99
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Fanny, 29 anni, è una ragazza come tante altre. Lavora in un cinema multisala, esce ogni tanto con le amiche, le piace correre, cucinare e coccolare il suo fedele cane Magnus. Sembra felice, senza particolari problemi, ma nessuno sa che in realtà Fanny è in fuga. Sono dieci anni che si nasconde in una città che non è la sua, dieci anni che osserva allo specchio una persona che non riconosce più e che mente, anche sul proprio nome, a chiunque incontri. Quando è ormai convinta di essere finalmente al sicuro, di aver ingannato tutto e tutti, la sua vita apparentemente tranquilla inizia piano piano a sgretolarsi. Prima con il sopraggiungere di Sloan, un vicino di casa misterioso e sospetto che Fanny non riesce proprio a capire né tantomeno a evitare; poi con l’arrivo di un nuovo, piccolo e orribile frammento proveniente proprio da quel passato che si è tanto sforzata di seppellire.
Riuscirà Fanny a sconfiggere i demoni che da dieci anni governano i suoi incubi e a ricomporre tutti i frammenti della propria vita per tornare, finalmente, la vera sé stessa?
IL
LIBRO CI È
STATO DONATO DALLA CASA EDITRICE
SENZA
ALCUNO SCOPO DI LUCRO
LE
IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI
APPARTENGONO AI PROPRIETARI
Ciao Rumors,
siete pronti a volare in Minnesota con me? Perché è a Saint Claud che
incontriamo Fanny, ventinovenne con un’apparente sindrome ossessiva compulsiva
che la spinge a controllare e ricontrollare che tutte le quattro serrature di
casa siano chiuse, con tre mandate ciascuna, e l’allarme inserito.
Fanny, che lavora al Marcus Pankwood, il multisala di Saint Claud, che
esce con le sue amiche Delly e Cinthia e che la sera fa lunghe passeggiate con
il suo cagnone Magnus.
Fanny, che beve caffè nero, spesso macchiato con il latte di cocco - e
spero per Melissa Spadoni che sia buono perché ho deciso di assaggiarlo - che
fa kick boxing e ha sempre con sé una Colt.
Perché Fanny non soffre di una qualche strana mania. Fanny sta
scappando da qualcuno e lo fa da dieci lunghissimi anni. Non può permettersi di
fidarsi di nessuno, quindi limita tutta la sua vita tra le pareti comode e
sicure di casa, o del Marcus Pankwood. Da cornice, le sporadiche uscite con le
sue amiche e i corsi di autodifesa.
Almeno fino a quando, di fronte casa sua, non si trasferisce Sloan.
Capire chi sia, o anche solo intravederlo al di là del vetro di una
finestra, sembra impossibile ed è così che Fanny, armata di biscotti e
coraggio, compie un insignificante, quanto per lei enorme gesto: bussare alla
sua porta.
Appena la porta si apre e la luce del fiacco sole invernale
illumina l’interno del garage, io posso constatare che il mio nuovo vicino è un
figo spaziale.
Eh già! Sloan è il vicino che in molte vorremmo: biondo, occhi blu
mirtillo, fisico da urlo e tatuaggi. Molti tatuaggi. Ma è anche un «cafone,
arrogante, imbecille di un pezzo di cacca fumante e gigante», come direbbe
Fanny. Un cretino convinto che tutto gli sia concesso, l’uomo che “non deve
chiedere mai” e, credetemi, tutto questo lo rende semplicemente irresistibile.
Lo so, qualcuna, tra quelle che mi conosce, dirà:
«Questo perché a te i bravi ragazzi non piacciono!»
Possibile, perché in fin dei conti è vero che
prediligo il bad boy, ma se vi dicessi che Sloan non è solo questo? Sloan… che
un attimo è il farabutto da mettere alla porta e quello dopo l’uomo che ti
sussurra sulla pelle, fermo e deciso, tutto il suo desiderio per te.
Nessuno è mai
stato in grado di mandarmi così in confusione come questo bestione accanto a
me! Mi confonde, mi destabilizza. Mi manda in poltiglia il cervello con tutti
questi suoi messaggi confusi!
Mi odia, non mi
odia, mi vuole, non mi vuole.
Sloan… un uomo ferito, nel corpo e nell’animo, che
nasconde anch’egli un segreto. Sloan non sta scappando, però, lui è in cerca.
Di qualcosa, di qualcuno, forse solo di sé stesso.
Ora, però, basta, vi ho già detto anche troppo,
perché parlare di “Frammenti” senza fare spoiler sembra quasi impossibile.
Il romanzo di Melissa Spadoni si scopre poco a
poco, frammento dopo frammento, come i fotogrammi di un lungo film. Il presente
si alterna, magistralmente, al passato di Fanny, con un susseguirsi di
informazioni che, di pagina in pagina, mettono a dura prova il lettore.
Lo stile di Melissa è curato e ricco di minute
descrizioni, che rapiscono e catapultano all’interno della storia, per regalarcene
i colori e persino i profumi, come quello del bagnoschiuma al tè verde e aloe
di Fanny. Allo stesso tempo, però, la narrazione non ne soffre, restando fluida
e scorrevole, frizzante come la sua protagonista e tagliente come la sua lingua
biforcuta.
Non mancano i momenti adrenalinici e in cui la
tensione fa vibrare il petto e mozza il respiro, anche se, soprattutto
all’inizio del romanzo, è proprio l’irriverenza della sua protagonista a
smorzarne i toni.
Il POV unico, quello di Fanny, vi farà restare incollati
fino all’ultima pagina di “Frammenti”, nel disperato tentativo, assieme a lei,
di porre fine a un incubo che dura da dieci anni e scoprire cosa le sta
nascondendo Sloan.
Non c’è che dire, non potevo iniziare meglio questa
mia avventura con voi!
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