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lunedì 3 luglio 2017

Blog tour Sweet Suspect di Gioia De Bonis

Ciao Rumors. Oggi per il blogtour di Sweet Suspect di Gioia De Bonis, presenteremo luoghi del romanzo. 
Autore: Gioia De Bonis
Serie: #2 Sweet Men Saga
Editore: Self - Publishing
Genere: New Adult
Data di uscita: 03/07/2017 
E-book: € 1,99 Cartaceo: --- Pagine: 379

Nathaniel Calder è un uomo tutto d'un pezzo, poche cose sono importanti per lui e le donne non sono fra queste. Lui le usa poi le lascia andare. L'unica che terrebbe sempre accanto a sé è la sua segretaria, l'affidabile Caleigh Sawyer. Lei è una ragazza frizzante, divertente con la passione per la lettura. Da quando si conoscono non fanno altro che litigare, lei lo irrita e lui vorrebbe azzittirla baciandola fino a farle perdere la ragione. Che siano destinati l'uno all'altra? Nate riuscirà a mettere da parte il passato per dedicarsi completamente a lei? Caleigh riuscirà a perdonargli le sue mille paranoie? Avranno il coraggio di vivere pienamente il loro amore o si fermeranno davanti ai primi problemi?
Partì verso casa di Callie, che si trovava abbastanza lontano dal suo ufficio. Lo studio e casa sua erano in West Hollywood, erano in una posizione strategica rispetto alla città. Inoltre sulla loro strada, la Brea Ave, c'era anche il suo tatuatore di fiducia, quello che aveva realizzato il tatuaggio sulla sua spalla destra e tutti gli altri che ricoprivano il suo corpo. Mentre Callie abitava in una delle tante zone residenziali sulla Fern Dell, una zona piuttosto carina, dove non c'era molta criminalità e soprattutto abitavano solo famiglie, il che significava che non doveva preoccuparsi che eventuali ragazzi le girassero troppo attorno.
Eppure c'è quel rosso … gli ricordò la sua mente, ma non voleva pensarci non in quel momento.
Parcheggiò e scese dall'auto. La casa era bianca e tutta su un piano, la porta in legno con una piccola mezzaluna in vetro sulla sommità. Era circondata dal verde e intorno aveva anche due altissime palme da dattero. Un ululato gli ricordò la presenza di quel gigantesco cane.
***
PALESTRA AVERAGE JO

"È una palestra?" disse ad alta voce guardando l'insegna su quel palazzo, troppo arancione per i suoi gusti, con su scritto Average Joe's.   [… ] "La partita deve essere già iniziata! Non si preoccupi la porta si apre accanto alla scalinata …" Caleigh sorrise a quella ragazza e si diresse verso la porta azzurra camminando attraverso un corridoio dalle mura totalmente arancioni, inspirando l'odore di gomma e pulito classico di quei posti.

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STUDIO BIGGS


Era chiusa ma fortunatamente non a chiave, si accorse tirando giù la maniglia e ricevendo un click in risposta. Meno male! Se fosse stato altrimenti avrebbe dovuto tirare fuori le sue abilità di scassinatore e quelle forse erano un po' arrugginite.
Entrò dentro la stanza e mentre si muoveva velocemente verso la scrivania notò la scaffalatura in vetro sulla quale era disposta una miriade di cornici in argento. Nate si avvicinò e gli venne in mente quel film in cui il protagonista trova la stanza del serial killer e vede i muri pieni di fotografie del bersaglio che questo ha trovato da uccidere.

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STUDIO WALLACE&JAMES

L'ambiente era il classico studio da avvocato ricco: legno costoso e suppellettili che gridavano ricchezza e mettevano soggezione a chiunque entrasse. Premi, cornici con pergamene e la laurea appesa al lato della bellissima scrivania in noce. Il cognome James era dappertutto. Bingo!

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PUB BLU 52

Non appena si addentrò, rimase affascinato dal bancone in legno dalla forma sinuosa con ripiano in pietra chiara e dall'enorme quantità di bottiglie in vetro tutte colorate posizionate sulle mensole di vetro poste a diversa altezza. Il muro dietro al bancone era un enorme specchio da cui il barista di turno poteva osservare il pub.
Si accomodò su uno degli sgabelli davanti al bancone e si voltò a guardare l'intera sala. Chi aveva arredato quel posto aveva gusto. C'erano lampadari in cristallo e tavolinetti rotondi in legno con impalcatura in ferro sui quali erano posti dei classici menù in carta, i divanetti marroni erano molto eleganti e su ognuno di essi era posizionato un cuscino color blu ceruleo che richiamava il colore delle pareti tramite alcune righine sulla stoffa della quale erano foderati.

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STUDIO NATE
Scese, chiuse la macchina e avviò l'allarme, poi entrò nell'edificio dall'aspetto moderno usando le sue chiavi.
Salì di corsa le scale e poi aprì la porta dell'ufficio.
Il familiare odore di carta e del profumo di Nate la accolse nell'ambiente. Legno e metallo, pareti bianche e mobili pratici ma belli da vedere.
Posò la borsa sul suo tavolo e accese il computer per vedere gli appuntamenti del giorno.
Mentre quell'affare vecchissimo si accendeva, si sedette e ripensò alla sua situazione con Mr Caldo.


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