Titolo: White Shark
Autore: Sagara Lux
Serie: The darkest night #2
Genere: Dark-Romance
Data di pubblicazione: 23 Settembre 2017
Pagine: 220 (versione cartacea)
Prezzo: ebook 2,99 €
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“Mai fidarsi di chi non puoi controllare.”
Abigail Leroy è la ragazza che tutte vorrebbero essere. È bella, possiede un’intelligenza brillante ed è capo di un vero e proprio impero economico. Non ha mai esitato a prendere le decisioni più critiche, nemmeno nei momenti più difficili.
Finchè non ha incontrato lui, Dmitry.
E il suo mondo è crollato.
Dmitry è un uomo dallo sguardo di ghiaccio e dal fascino oscuro. Nasconde molti segreti e ha un unico obiettivo: la vendetta. Pur di ottenerla è disposto a sacrificare qualsiasi cosa: i suoi uomini, la sua ricchezza, la sua integrità. Lei.
Nella notte più oscura si combatte la battaglia più antica.
Il cuore contro la ragione. Il sangue contro l’amore. La vita contro la morte.
La serie è composta da:
- Black Rose (23 luglio 2017)
- White Shark (23 settembre 2017)
- Green Snake (23 dicembre 2017)
Se NON avete letto
“Black Rose”, vi consiglio di non leggere la recensione di “White Shark” per
non incorrere a SPOILER e rovinarvi la lettura.
Ciao Rumors, finalmente è arrivato l’attesissimo seguito
di “Black Rose” *-*.
Non so voi, ma io stavo aspettando “White Shark”, secondo volume della trilogia dark, The Darkest
Night, nata dalla penna di Sagara Lux, con molta TREPIDAZIONE!!!
“L’astinenza” dai
personaggi è stata breve, ma per me è sembrata passare un’eternità prima di
potermi rituffare nella storia; considerando il modo in cui tutto si era
concluso.
Il primo volume
mi aveva letteralmente rapito, travolta da un tumulto d’emozioni che mi erano
arrivate dritte al cuore, ma “White
Shark” mi ha letteralmente stravolto!
“Non è questa la domanda che dovresti farti, Dmitry.."
"E cosa dovrei chiedermi?"
Gli sorrisi. " Se tu sei davvero sicuro di volerti mettere
contro di me, e cosa ne sarà di te alla fine di questa settimana."
Ho provato ogni emozione possibile, dolore, angoscia, gioia,
speranza, ingiustizia, tradimento e il sapore della vendetta sulla mia pelle.
Ho trattenuto il fiato in più di un’occasione, mi sono sentita spiazzata dalle
verità rivelate, frustrata e angosciata per alcune scene che mi hanno lasciato un
sapore agrodolce in bocca. Sagara Lux non si smentisce mai, catapulta il
lettore in una trama avvincente, intrigante, emozionante, in cui nulla è
bannale o scontato.
Pagina dopo pagina “White
Shark” è un crescendo di emozioni che trascina il lettore fino all’ultima
pagina in cui non sarà affatto possibile non immedesimarsi nei personaggi e nei
loro stati d’animo.
Mi sono spesso trovata a sbattere le palpebre scioccata o a
sbarrare gli occhi stupita da una scena, mentre le parole che si susseguivano tra
le righe mi provocavano tuffi al cuore.
In “White Shark” incontreremo
la sorella di Lilian, Abigail Leroy, e scopriremo qualcosa di più del
misterioso e ammagliante russo dagli occhi di ghiaccio: Dmitry.
“Non ci si oppone a una tempesta. Si tirano i
remi in barca e si aspetta che passi. Ma Dmitry non era la tempesta. Lui era la
barca che mi stava portando alla deriva. La corda che mi teneva imprigionate le
braccia. L’àncora che mi avrebbe trascinato sul fondo.”
Preparatevi, perché questi due vi faranno uscire fuori di
testa!!!
Abigail Leroy è una donna intelligente e di una bellezza
disarmante. Incanta ogni uomo che incontra con il suo fascino e la sua
eleganza; tutti vorrebbero averla.
Costretta a prendere in mano le redini della società del
padre per tutelare la sorella, Abbie è un’ottima stratega, gioca d’astuzia in
una partita in cui non può permettersi di perdere, ma dietro a tanta sicurezza
si nasconde una donna che non può permettersi di crollare e che pur di salvare
e tutelare la sua famiglia non esiterà a prendere decisioni difficili,
accettando pure di sporcarsi le mani.
A differenza di Lily, Abbie è consapevole degli affari del
padre e per rivestire al meglio il suo ruolo cela i suoi sentimenti ostentando
una ferrea sicurezza e un controllo invidiabile che le consentono di avere nei
suoi affari.
Ma non aveva messo in conto l’unico uomo in grado a scalfire
il suo mondo: Dmitry.
Lui la circuisce, la inganno mostrandosi un uomo che in
realtà non è, nascondendo la sua vero natura dietro a gesti amabili e gentile,
ma quando Abbie si renderà conto di che uomo crudele, meschino e spietato lui
sia sarà troppo tardi. Tutto le crollerà addosso.
“Dovevo farlo perché lo meritavo.
Dovevo farlo per dimenticare.
Dovevo farlo perché mi ero fidata di un uomo
indegno.
Dovevo farlo per mia
sorella, perché non ero con lei. E dovevo farlo per me stessa.”
Lei proverà in tutti i modi a resistere al suo aguzzino, ma
non potrà evitare di lasciarsi andare, ormai stregata da quell’uomo senza
scrupoli.
Devo dire che
Dmitry mi ha stupito parecchio, se alla fine di “Black Rose” lo odiavo
profondamente- Non credo di essere stata
l’unica a volerlo strangolare per la richiesta INSENSATA e CRUDELE rivolta a
Sergej prima di tornare in Russia- , ma in “White Shark” mi sono dovuta
ricredere, MOLTISSIMO!!
Dmitry è un personaggio molto
complesso, che per raggiungere i suoi più crudeli scopi e disposta vendere se
stesso, se necessario, o a indossare una delle sue mille maschere, che nel
tempo ha costruito. Ma dietro a
quest’uomo tutto d’un pezzo si nasconde un bambino forgiato per diventare un vor, un uomo spietato che non si lascia
condizionare dai sentimenti e si fida solo di sé.
I suoi comportamenti sono dovuti a una ligia e severa
educazione, in cui l’amore profuma di
violenza, dolore e sangue.
Nella sua infanzia non c’era spazio per la candita
innocenza, ma solo l’odore e il colore rosso del sangue. Per essere un uomo
potente e temuto deve fare a meno delle emozioni, deve dimostrarsi un uomo
freddo, insensibile e che non si lascia condizionare dal cuore. Ma il tempo che passa in compagnia dell’ereditiera lo costringerà
a ricredersi e a scoprire che tutti hanno un punto debole, eppure non si
fermerà a raggiungere i suoi obbiettivi. Non gli importa se dovrà sacrificare i
suoi uomini, la sua ricchezza o Lei,
l’unica cosa che desidera è la sua VENDETTA.
“La tua vita mi appartiene. Hai capito? (…)
A ogni schiaffo vedrai il mio viso. A ogni
pugno vedrai il mio viso Quando avrò finito con le mani userò il coltello…”
Sia Abbie che Dmitry sono due personaggi forti, che non
conoscono il significato della parola sconfitta; per quando assurdo possa
sembrare sono molto simili tra di loro.
Entrambi vogliono la loro vendetta, anche se per motivi diversi. Lei
vuole vendicarsi dell’uomo che l’ha ingannata e umiliata, mentre Dmitry vuole
distruggere tutto ciò dell’uomo che gli ha portato via tutto. Nessuno cederà,
si sfideranno e si fronteggeranno per non cedere alle emozioni, solo per
piegare l’altro al proprio volere, finché non perderanno il controllo di loro
stessi.
La storia è narrata da quattro pov: Abbie, Dmitry, Lillian e
Sergej.
Ho amato molto questa scelta narrativa da parte della
scrittrice, il susseguirsi dei vari capitoli fornisce una prospettiva di
trecentosessanta gradi sulla storia e sui personaggi coinvolti in questo gioco
di potere.
La narrazione
ruota principalmente intorno allo “Squalo” e all’ereditiera, ma parallelamente
la trama fornisce le risposte lasciate in sospese in “Black Rose” attraverso il
pov di Lilian.
Non dico nulla sui pov di Sergej, perché sono sicura che
rischierei di fare spoiler, vi dico solo che i capitoli a lui dedicati mi hanno
fatto sciogliere il cuore. Lo so, scusate, sono di parte!
Come ricorderete in “Black Rose” Sergej disobbedisce agli
ordini di Dmitry , non può portare a termine la sua missione: uccidere la sua Iskusheniye, e ritorna in Russa
consapevole di aver segnato la sua vita con una sola parola: morte.
“La mia anima era nera come i segni che avevo dipinto sul corpo. Le mie
mani ruvide, segnate dalle colpe di cui mi ero macchiato. I miei occhi spenti,
incapaci di provare alcuna emozione.
Era per questo che ero sopravvissuto a Petyr
Smirnov. E che sarei sopravvissuto anche a Dmitry”
La scelta di Sergej distrugge Lilian, che da sola si troverà
ad affrontare la morte del padre e la scomparsa di Abbie, e questa sua
fragilità sarà un’arma di vantaggio per i suoi avversari. A Londra Lilian dovrà
fare i conti con le sue scelte e con il Re nero: Petyr Smirnov.
A differenza di Abbie, lei è insicura e ingenua, ma dovrà
presto adattarsi alla realtà in cui si trova per non soccombere al nemico e
perdere tutto ciò che le resta.
“Non avrei chiesto aiuto. Lo avrei preteso.
Pagato.
E non mi sarei lasciata corrompere dalle
emozioni.
Mai più.”
In questo gioco perverso nessuno vuole cedere. Ognuno
cercherà di sopravvivere ai demoni del proprio passato. Ma questo basterà a
rinunciare alla vendetta tanto agognata?
Quale sarà il prezzo?
“Ma avevo perso. E lui, probabilmente, quella notte avrebbe perso tutto con
me.”
Chi in questa partita di scacchi avrà la meglio?
Il Re bianco o il Re nero?
Ogni pezzo sulla scacchiera si preparerà alla sua mossa
finale, ma chi riuscirà a tenere in scacco il Re?
Ormai il bandolo della matassa è venuto a capo, ma per
arrivare alla fine devono venire a galla ancora molte risposte.
Non vedo l’ora
di leggere l’ultimo volume della serie. Sarà difficilissimo aspettare fino a
dicembre e scoprire cosa ci riserverà Sagara; ammetto di trovarmi in un stato
d’impazienza, trepidazione e ansia, soprattutto quando penso: “Cosa accadrà
adesso?”
Chissà a chi si dedicherà
maggiormente il terzo volume, io mi sono già fatta un’idea al riguardo.
Dicembre arriva presto!
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