On a Tuesday
Autrice: Whitney G.
Serie: One Week #1
Data di
pubblicazione: 18 settembre 2017
Lingua: inglese
Ci siamo incontrati di martedì.
Siamo diventati migliori amici, poi amanti, di martedì.
E tutto è andato in pezzi di martedì ...
Charlotte Taylor ha tre note negative sul mio libro: 1) Mi
odia. Inoltre afferma che sono "un stronzo dominatore con un ego enorme e
sovrastante". (Io ho veramente qualcosa di enorme, ma non è il mio ego
però) 2) Prende troppo seriamente i nostri incontri obbligatori di tutoraggio.
3) È dannatamente sexy ... Ed è vergine.
Almeno, queste erano le note negative prima che i nostri
incontri di studio iniziassero a durare più a lungo di quanto avrebbero dovuto.
Fino a quando un bacio innocente non si trasformò in centinaia di baci roventi,
e fino a quando non diventò la prima donna di cui mi ero innamorato.
Il nostro futuro insieme dopo la laurea era già stato
programmato:
Football a livello professionista per me. Scuola di Legge per
lei.
Ma mi lasciò alla fine del semestre senza alcuna spiegazione,
e poi scomparì completamente dalla mia vita.
Fino a stasera.
Ci siamo incontrati di martedì.
Sono diventati tutto, poi niente, di martedì.
E adesso sono trascorsi sette anni, di martedì ...
Dopo averci abituato a personaggi
terribilmente sexy e dannatamente bastardi, Whitney G ritorna con una serie di novelle che hanno come comune
denominatore i giorni della settimana e che prendono ispirazione da alcune
delle più belle canzoni di Adele.
On a Tuesday è il primo della serie “One Week”, una dolcissima storia sulle seconde occasioni, che si ispira in particolare alla canzone
di Adele When We Were Young.
Grayson Connors e Charlotte Taylor si incontrano per la prima volta all’Highland
Coffee di martedì. Grayson è il
quarterback dei Panthers, la star della squadra di football universitaria, colui
che ha portato la sua squadra a vincere per ben tre anni di fila il titolo
nazionale, ed è anche il ragazzo più bello, famoso e desiderato di tutto il campus.
Per quanto non volessi ammetterlo, non potevo negare che Grayson Connors era dannatamente sexy. Sinceramente era anche molto di più, e faceva girare le teste ovunque andasse. I suoi occhi erano una magnifica sfumatura di blu oceano. Il suo sorriso bianco smagliante con tanto di fossette di accompagnamento era in grado di far bagnare le mutandine di ogni donna e tutto ciò che riguardava il suo corpo, i suoi sei pacchi di addominali, i suoi tatuaggi che avvolgevano il suo braccio sinistro e il suo famoso "cazzo enorme" erano sufficienti per fargli guadagnare una doppia occhiata da ogni ragazza.
Charlotte ha un unico scopo al momento. Finire il college con il
massimo dei voti per poter essere ammessa nella migliore università del paese e
studiare Legge. Apparentemente è una ragazza inquadrata e dedita allo studio, ma
dentro di se nasconde una vena ribelle e artistica. I ragazzi per lei sono solo
una distrazione e comunque non ha ancora incontrato qualcuno per cui vale la
pena voler trascorrere del tempo in più al di la della semplice amicizia.
Due persone assolutamente agli
antipodi ma che il destino farà incontrare di Martedì. A Charlotte viene
assegnato il compito di fare da tutor a Grayson, allo scopo di far prendere il
massimo dei voti al Golden Boy della scuola. Storia letta e riletta direte voi?
Assolutamente no quando di mezzo c’è la penna di Whitney G. Lei è in grado di
trasformare anche la storia più banale in un’esplosione di emozioni. Attraverso
i POV alternati di Grayson e Charlotte, verrete trasportati subito nel vivo
della storia in un mix perfetto tra passato e presente. Sette anni sono
passati. Sette anni in cui Grayson e Charlotte hanno vissuto la loro vita come
degli estranei, pur continuando a pensare l’uno all’altra. Mentre nel passato
assistiamo alla nascita della loro storia, nel presente cerchiamo disperatamente
di capire cosa sia mai successo per portarli a trascorrere sette lunghi anni
lontani.
“Tutti questi anni e lui ha ancora la capacità
di riuscire a fermare il mio mondo con una sola parola. Di riuscire a far
battere velocemente il mio cuore con un solo sguardo”
Poche pagine, mille emozioni. Poco
più di 200 pagine in cui Whitney G. ci fa sospirare, ridere ed emozionare. Che
incredibile talento il suo, quello di farti immergere nella lettura lasciando
fuori tutto il resto e regalandoti anche in cosi poche pagine, ore ricche di
emozioni.
When we were young, il testo della canzone di Adele, risuona in ogni
pagina del romanzo. Due ragazzi un tempo follemente innamorati e inspiegabilmente
separati dagli eventi. Ma il destino si sa a volte si diverte a giocare con i
sentimenti, e allora sarà proprio quel famoso martedi che li ha fatti
incontrare, innamorare e poi dividere, a farli ritrovare nuovamente, anche a
distanza di anni.
Scordatevi la rabbia pungente di
Andrew, dimenticatevi il bastardo Jake, pilota di aerei. Preparatevi a un
protagonista super sexy, dolce e pronto a tutto pur di conquistare la ragazza
di cui è innamorato. Ovviamente non mancherà anche qui la battuta pronta e quell’atteggiamento
irriverente e sbruffone tipico dei protagonisti maschili di Whitney G. Sono
sicura che Grayson Connor riuscirà a rubarvi il cuore.
Questo è uno di quei romanzi
perfetto per essere letto durante un pomeriggio piovoso, davanti ad una tazza
di tè fumante oppure, se fossimo in america, mentre sorseggiamo il caffè in uno
Starbucks magari di martedi pomeriggio.
E ora non ci resta che aspettare il
prossimo giorno della settimana, Mercoledi, a cui si ispira la seconda novella della
serie, On a Wednesday.
Vanessa
TRADUZIONE A CURA DI VANESSA
CESCHIN PER IL BLOG-VIETATA LA RIPRODUZIONE
Sneak Peek On a
Tuesday
Quando Grayson Connors passò davanti al mio tavolo, presi le
cuffiette.
"Sei Charlotte Taylor?" Chiese, con voce profonda.
Che cosa? "Um ... cosa hai detto?"
"Charlotte Taylor", disse, indicando il suo
telefono. "Dovrei incontrare il mio tutor qui, a meno che non esista un’altra caffetteria di nome Thackeray Coffee Shop da qualche
altra parte. Perciò, sei tu Charlotte Taylor?"
"Non ne sono ancora sicura."
"La tua collana dice Charlotte." La guardò,
sorridendo. "Sei sicura adesso?"
"No ..." La mia mente era completamente offuscata.
Non era assolutamente possibile che lui fosse stato assegnato a me per questo
semestre. "Il mio consulente farebbe meglio a non averlo fatto".
"Che cosa significa?"
"Significa che l'università deve aver commesso un
errore." Tirai fuori il mio telefono per controllare le mie e-mail,
sapendo con assoluta certezza che colei che mi era stata assegnata per fare da
tutor era "Elizabeth Woods, letteratura inglese" e non "Grayson
Connors".
Ma nell’istante in cui aprii la mia
casella di posta, vidi che il mio consulente mi aveva inviato un'email mezz'ora
prima.
Oggetto: Errore di assegnazione
Buon pomeriggio Charlotte,
solo per renderti noto che la tua precedente assegnazione, Elizabeth Woods, è stata fatta per errore. Lei doveva essere assegnata al corso di biochimica.
Pertanto ti ho già accoppiato con Grayson Connors poiché avrà bisogno di aiuto con i suoi corsi avanzati di letteratura. (Assicurati che ottenga una A. Abbiamo bisogno che lui vinca anche fuori dal campo!
--Charles
solo per renderti noto che la tua precedente assegnazione, Elizabeth Woods, è stata fatta per errore. Lei doveva essere assegnata al corso di biochimica.
Pertanto ti ho già accoppiato con Grayson Connors poiché avrà bisogno di aiuto con i suoi corsi avanzati di letteratura. (Assicurati che ottenga una A. Abbiamo bisogno che lui vinca anche fuori dal campo!
--Charles
Resistetti all'impulso di urlare e lentamente posai il mio
telefono. Guardai Grayson e notai che mi stava fissando con attenzione.
"Sì" dissi. "Purtroppo il mio nome è Charlotte Taylor."
"L'avevo già ipotizzato." Posò la sua borsa. "Mi stavo chiedendo perché non ti ho mai visto in giro prima."
“Probabilmente perché ci sono più di ventimila studenti in questo campus».
"Tu mi hai già visto prima, no?"
"Assolutamente no" dissi. "Qual è il tuo nome, scusa?"
"Divertente." Si sedette e si guardò intorno nella caffetteria.
"È qui che vuoi che ci incontriamo di martedì?”
Annuii. "Sarà un problema?"
"Sì" dissi. "Purtroppo il mio nome è Charlotte Taylor."
"L'avevo già ipotizzato." Posò la sua borsa. "Mi stavo chiedendo perché non ti ho mai visto in giro prima."
“Probabilmente perché ci sono più di ventimila studenti in questo campus».
"Tu mi hai già visto prima, no?"
"Assolutamente no" dissi. "Qual è il tuo nome, scusa?"
"Divertente." Si sedette e si guardò intorno nella caffetteria.
"È qui che vuoi che ci incontriamo di martedì?”
Annuii. "Sarà un problema?"
"Assolutamente no" sorrise "Credo che i
martedì diventeranno il mio nuovo giorno della settimana preferito".
Rotolai gli occhi al cielo e mi morsi la lingua per
impedirmi di imprecare di nuovo contro il mio consigliere.
"Sai, non credo che tu sarai un buon tutor per me se
sarai così ostile ogni volta che ci incontriamo." Grayson sembrava
divertito. "Ti ho fatto qualcosa in passato?"
"Qualcosa del genere."
"Spiegamelo."
"Beh, per prima cosa, sei pieno di te, presuntuoso e
tendi a giocare con le donne come se fossero pedine su una scacchiera. Questo,
e sono abbastanza sicura che pensi di essere un dono di Dio per le donne.
Quindi sì. Tu mi hai offeso in passato. Adesso, per quali corsi di letteratura
ti stai preparando? "
"Non così veloce", disse, fissando i suoi occhi
azzurri nei miei.
"Credo di meritare la possibilità di rispondere a tutto questo".
"Credo di meritare la possibilità di rispondere a tutto questo".
Cercai di pensare a qualcosa di sarcastico da dire e di
batterlo in anticipo, ma lui continuò prima che riuscissi a parlare.
"Prima di tutto," disse, "Io SONO pieno di
me, ma ho tutte le ragioni per esserlo." Indicò le bandiere luminose blu e
oro che erano appese al di sopra del bar. "Le ho guadagnate tutte per
questa università, una per ogni anno e credo di aver vinto il Trofeo Heisman
l'anno scorso, giusto?"
"Non saprei".
“Dovresti” si avvicinò. "In secondo luogo, non sono sicuro di essere d'accordo con te quando dici che sono “presuntuoso" ma se la tua definizione significa che sono ben consapevole di quanto sia fottutamente bravo, sia dentro che fuori dal campo ..." Fece una pausa, guardandomi dall’alto in basso. "Allora ritieniti libera di chiamarmi cosi tutte le volte che vuoi."
“Dovresti” si avvicinò. "In secondo luogo, non sono sicuro di essere d'accordo con te quando dici che sono “presuntuoso" ma se la tua definizione significa che sono ben consapevole di quanto sia fottutamente bravo, sia dentro che fuori dal campo ..." Fece una pausa, guardandomi dall’alto in basso. "Allora ritieniti libera di chiamarmi cosi tutte le volte che vuoi."
"Sai cosa?" Sentivo le guance che mi tradivano con
il rossore. "Mettiamoci al lavoro."
"Terzo" continuò, ignorandomi. "Non sono
neanche sicuro su quale tipo di metafora volessi utilizzare con quella cosa
della scacchiera, ma non ho mai usato le ragazze come pedine. Semplicemente non
ho mai creduto negli appuntamenti ne nell’avere delle ragazze, e metto subito
in chiaro cosa si ottiene quando qualcuno esce con me ".
"Che romantico."
«E infine» disse, mentre quel sorriso familiare tornava
sulle sue labbra. "Non credo di essere un dono di Dio per le donne. Lo so
per certo... "
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