Titolo: Cercando Goran
Autrice: Grazia Gironella
Editore: Independently published
Genere: Narrativa
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Sopravvivere a un grave incidente può essere l’occasione per ripartire da zero e apprezzare di più la vita; ma non è questa l’esperienza di Goran che, al risveglio dal coma, scopre di avere perso la memoria. Mesi di tentativi per ritornare l’uomo che era, sulla base dei racconti e delle aspettative di familiari e amici, non bastano a fargli riconoscere come sua una vita che gli va stretta. Quando nel vuoto creato dall’amnesia iniziano a emergere strane visioni, ambientate in un mondo di gelo e di neve, Goran abbandona tutto e segue le tracce che possono condurlo a quel mondo, aiutato suo malgrado dagli improbabili compagni di viaggio che il destino ha messo sulla sua strada.
Che cosa siamo senza memoria?
Una persona quale vita può vivere se privato di ogni
ricordo?
I ricordi rappresentano croce e delizia in ognuno di
noi.
La mente umana è qualcosa di complesso quanto fragile
ed è sufficiente un nulla per incrinare questo “perfetto e misterioso”
ingranaggio.
“Un nulla” che
nel linguaggio medico, è definito con il termine “amnesia “:un disturbo della memoria a lungo termine episodica.
La persona affetta da amnesia può essere incapace di ricordare eventi della sua
vita recente, o in casi gravi anche eventi remoti, e può non riuscire ad
acquisire stabilmente nuovi ricordi, mentre in genere è preservata la capacità
di imparare nuove azioni.
Non volendo tediarvi con le “50 Sfumature” mediche
sull’Amnesia, è sufficiente ricordare come generalmente tale disturbo si
verifica a seguito di un trauma, di uno shock, di una violenza, quasi sempre
negativa e devastante per il paziente, costringendo la mente a difendersi da
questi avvenimenti così forti e sconvolgenti.
L’Amnesia è un argomento affascinante anche sul piano
drammaturgico, non a caso molto spesso abbiamo letto romanzi, visto film
incentrati sulla disperata e determinata volontà del protagonista di recuperare
la memoria.
Il celebre caso di cronaca de “Lo Smemorato di
Collegno” a “A proposito di Henry” di Mike Nichols con Harrison Ford, sono i
primi nomi a cui ho pensato mentre leggevo “Cercando Goran” di Grazia
Gironella, riscontrando alcuni efficaci spunti ed omaggi utilizzati
dall’autrice nel costruire storia ed intreccio narrativo del suo romanzo.
“Cercando Goran” è un romanzo ben scritto, fluido
nella scrittura e nel complesso avvincente ed appassionante.
Grazia Gironella dimostra di possedere un suo stile e
personalità nel raccontare questa storia, sebbene non originale, ma capace di
trasmettere emozioni e pathos al lettore.
Il lettore non può non rimanere coinvolto dal caso di
Goran e dal suo ostinato desiderio di riprendersi il suo passato, perché
solamente così potrà costruirsi un futuro.
Chi è stato Goran prima dell’incidente?
Chi è Goran dopo l’amnesia?
Il prima è rappresentato dalla rigida ed algida moglie
Irene ed il dopo dalla generosa e protettiva amica Cassandra. Entrambe vogliono
il bene di Goran, ma per motivi diversi ed opposti.
Medicina e Mistero si alternano nelle pagine in modo
incisivo facendo mantenere alto la suspense e l’imprevedibilità fino a un
finale, che però risulta frettoloso e non all’altezza delle aspettative.
L’autrice volendo regalare ad ogni costo un lieto fine
ai lettori, rompe con una rigorosa e lucido schema narrativo, svilendo, a
nostro parere, parte della forza drammaturgica ed emozionale che il romanzo
aveva generato precedentemente.
“Cercando Goran” è sicuramente un romanzo meritevole
di lettura per ribadire allo smemorato lettore, che la vera ricchezza risiede
nell’affetto di chi ci sta accanto e nell’essere pacificato con il proprio
turbolento e doloroso passato.
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