Ciao rumors, oggi tocca al rumore dei libri, insieme a Luisa, partecipare al review party di "L'amore nella fila 27" di Eithne Shortall ed edito da Dea planeta
Titolo: L'amore nella fila 27
Autore: Eithne Shortall
Editore: DeA Planeta
Genere: Romance
Prezzo: ebook 7,99 cartaceo 13,60
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Chi non hai mai fantasticato, almeno una volta, di trovare l’amore ad alta quota? Di prendere posto, allacciare le cinture, e alzare lo sguardo per scoprire che sul sedile accanto siede la sua anima gemella? Cora Hendricks è così: un’inguaribile romantica. Convinta che un cuore in transito sia naturalmente più esposto alle frecce di Cupido, e che, complice il sorriso di una hostess e il magico potere del destino, anche un caffè brodoso possa trasformarsi nel migliore afrodisiaco. A quasi trent’anni, Cora abita a Londra e lavora come impiegata per una piccola compagnia aerea. Dopo l’ultima, devastante delusione amorosa – un berlinese di nome Friedrich – si impegna a favorire incontri romantici tra i passeggeri che, ignari, si presentano al banco del check-in, affidandosi solo a internet e alla propria intuizione per fare in modo che i candidati più compatibili si ritrovino a sedere vicini. Dove? Nella fila 27, naturalmente: il minuscolo laboratorio amoroso nel quale Cora, con la complicità di una collega, insegue con ostinazione la formula della felicità altrui. È un campionario umano vasto e variegato quello che passa dai sedili della fila 27: per una scintilla che scocca e una relazione che prende quota, un’altra precipita senza paracadute. Ma anche il Cupido più incallito prima o poi abbassa la guardia, e non è detto che per Cora non si avvicini il momento di riporre il tavolinetto, raddrizzare lo schienale e affrontare il viaggio più romantico (e turbolento) di sempre: l’unico che non contempla misure di sicurezza.
“Aveva amato l’amore fin da quando era bambina,
e alla fine l’aveva trovato. Un amore che la consumava, che la feriva, che la
faceva impazzire, come se qualcuno l’avesse dipinto o scritto apposta per lei.”
Ho avuto modo di
leggere diverse storie, di diverso genere, diverso tenore. L’AMORE NELLA FILA
27, non è la solita lettura. Sento di dire che è più un viaggio di
introspezione di quest’anima, che delusa da un amore che riteneva per sempre,
ha un modo insolito di approcciarsi al prossimo e di reagire a questa
sofferenza.
“In questo modo il loro destino, cioè il posto
dove avrebbero trascorso le ore di volo, era interamente nelle mani di Cora,
che avrebbe avuto possibilità praticamente infinite di scoccare la freccia di
Cupido. L’occasione perfetta per aiutare gli altri, proprio come aveva desiderato.”
E’ pur vero che
ognuno ha un modo tutto suo di reagire al dolore, ma sono rimasta un po' basita dall'intera vicenda.
Cora, la nostra
protagonista, rimedia alla sua sofferenza cercando conforto nel poter riuscire
a mettere insieme due individui, lassù ad alta quota
“Per Cora la cosa migliore dei viaggi in aereo
era la persona che il caso sceglieva di metterti accanto. Durante l’attesa per
l’imbarco, le piaceva guardarsi intorno per indovinare quale degli altri
passeggeri avrebbe avuto vicino. Incontrare l’amore a quarantamila piedi di
altitudine. La sola idea le faceva girare la testa. Lei era ancora in
convalescenza sentimentale e una simile eventualità non rientrava nei suoi
interessi, al momento. Ma per chiunque altro le possibilità erano infinite, e
grazie al suo lavoro, lei poteva dare una mano al destino.”
Ha scelto una fila,
la numero sette e abbina i due posti ad alcune persone, sperando di riuscire a
farne delle coppie felici, tutto questo perché?
Per aiutare l’amore! Non è questa la miglior
ragione per fare le cose? In nome di un bene superiore.
Nell’insieme la
storia ha un senso positivo e piacevole, ma a me è sembrato molto lento prima
di arrivare a quel cambiamento che porta risveglio nell’animo di Cora con,
subito dopo, un nuovo deludente risvolto.
Forse mi aspettavo
di più ed è per questo che mi sento un po' a disagio su come presentare questa
recensione. Lo stile dell’autrice è chiaro, l’intrecciarsi di tante figure non
disturba il lettore, ma ripeto, molto lento nell’arrivare ad una conclusione.
Con questo non
voglio creare nei lettori un senso di insoddisfazione prima della lettura,
perché non mi sembra giusto, solo per aver avuto un riscontro diverso da quello
ottenuto finora, per cui sottolineo l’importanza di non perdere questa storia.
Quindi pur dando una valutazione non eccessiva, vi consiglio di leggere di
Cora, di addentrarvi con lei in quest’avventura e scoprire con lei, cosa
riserva il futuro, dopo aver toccato con mano il dolore dell’abbandono, come
può tutto diventare indifferente e apatico.
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