Il mio mondo era sempre stato silenzioso.
Fin da piccola avevo imparato ad ascoltare con gli occhi, avevo lavorato su me stessa per non sentirmi diversa e avevo combattuto i pregiudizi per essere considerata come tutti gli altri.
Poi, era arrivato lui.
Joshua Mason mi aveva distrutto con parole sprezzanti e, insieme al suo branco, mi aveva tormentato con scherzi crudeli.
E, alla fine, mi aveva costretta a trasferirmi in una scuola adatta alle persone come me.
Quattro anni dopo, ero pronta ad affrontare il mio primo giorno di college. Ma non a ritrovarmi faccia a faccia con la mia nemesi del passato: il borioso e arrogante capitano della squadra universitaria di basket.
Lo chiamavano AmStaff, ma aveva lo stesso sguardo tempestoso e il sorriso sprezzante di allora.
Impossibile fingere che non esistesse. Impossibile ignorarlo.
Mi faceva perdere il controllo e tutta la sicurezza che avevo forgiato negli anni.
Mi faceva provare sensazioni che non riuscivo a contrastare.
Un uragano stava per investire la mia vita.
Ma, quella volta, non avevo intenzione di fuggire.
Joshua
Quando posai lo sguardo sul profilo armonioso di lei, detestai l’effetto che quella vista ebbe su di me. Lo annientai, cercando nel profondo l’acredine che le avevo sempre riservato.
E quando i suoi occhi si incagliarono nei miei, potei vedere la serie di emozioni che si susseguirono sul suo viso. Ma quella che maggiormente le marcò lo sguardo fu l’odio.
E sapevo di meritarlo tutto.
Cosa ci vuole per adattarsi a un mondo che non ti può sentire?
Quando sentirsi accettati sembra impossibile…
Cosa fare quando redimersi sembra impossibile?
Spesso la risposta è semplice, quanto imparare ad... ascoltare!
Cit. da La forma della voce
Ogni volta che leggo un suo libro mi piace pensare alle emozioni che proverò, come sempre queste non mancano mai, anzi... sono talmente tante e svariate che sembra di essere su un’altalena che ti fa andare su per abbatterti poi giù, creando dentro di te un vuoto che ti fa salire il cuore in gola.
La citazione postata sopra è la sintesi perfetta di questa straordinaria storia che ho divorato in un pomeriggio, facendomi trasportare dalle sensazioni fino all’una di notte.
Quando una storia ti prende non riesci a staccartene, devi giungere alla fine, non puoi dormire, il pensiero ti tiene sveglio e l’animo palpita per sapere; ecco perché conoscendomi non avrei resistito a tutto questo, quindi ho preferito leggere fino all’ultima parola prima di lasciarmi avvolgere da una estatica sensazione.
Lo so che troppe parole possono dare un’errata impressione, ma se non leggerete questo titolo, allora non potrete mai comprendere ciò che ho espresso fin qui.
La Torresan è una tra le autrici di cui ho letto tutto, è una tra le autrici che leggo sempre con piacere, è una tra le autrici capace di cimentarsi narrando vari generi. Il suo è uno stile che incanta e ammalia allo stesso tempo.
I protagonisti di Sounds of Silence vi travolgeranno, letteralmente, sicuramente proverete astio per AmStaff.
Il leone se l’era preso e ora dovevo solo sperare che non decidesse di cibarsene.
Non bisogna mai giudicare, non bisogna mai ergersi e credersi superiori agli altri, l’apparenza sa essere infida e cattiva, ecco perché bisogna guardare dentro gli occhi, dentro il cuore delle persone; ah, quante cose si possono scoprire, tali da capovolgere l’intera esistenza, quando si guarda per davvero!
Una storia dove l’assenza di suoni non impedisce di sentire l’altro, tremare per l’altro, amare l’altro, soffrire per l’altro.
Sentire per alleviare ciò che addolora, sentire di avvolgerlo per proteggerlo da tutto, sentire…
L’alito caldo lasciava la sua bocca e creava brividi sul mio collo, e io pensai che avrei potuto tenerlo lì per sempre.
Sul mio petto, sopra il cuore.
Questo e molto altro è stato per me ciò che unisce Joshua e Em.
Super consigliato!!!
Buona lettura e alla prossima
5 super stelle
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