Titolo: Le barriere dei Ricordi
Autore: Giovanna Mazzilli
Editore: Self Publishing
Genere: Erotic-Romance
Prezzo: € 0,99 (in offerta lancio fino al 20 marzo)
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Recensione: Le barriere della passione
Recensione: Le barriere della passione - la voce di Alejandro
Recensione : Le barriere dell'anima
Da quando Mauro, dopo un brutto incidente in moto, ha perso la memoria, ha smesso anche di essere la persona perfetta che tutti conoscevano. Non ricordare più nulla l’ha cambiato nel profondo, tanto da fargli pensare che ora, dentro di lui, c’è l’uomo che avrebbe dovuto essere fin dall’inizio. La sua condizione l’ha reso cinico, indifferente e ha scatenato in lui un unico desiderio: divertirsi il più possibile. Ma quando incontra Melissa, tutti i suoi piani vanno a rotoli. Lei è la ragazza conosciuta qualche giorno prima dell’incidente, ma di cui non ricorda nemmeno il nome. Nel lasso di tempo che trascorrono insieme, Mauro capisce che è una donna forte e sicura di sé e che scatena in lui qualcosa che pensava di non possedere più. Si trova così davanti a un bivio. Ignorare le scintille d’emozione nate dopo il loro incontro o lasciarsi travolgere dall’uragano Melissa?
Dopo “Le barriere della passione” e “Le barriere dell’anima”, è la volta de “Le barriere dei ricordi”. La vita di Mauro, stravolta da un destino avverso, potrà risollevarsi solo se i ricordi dell’uomo che era riemergeranno. Le barriere che gli impediscono di amare riusciranno a essere distrutte?
“Le barriere dei ricordi” è il volume conclusivo de “La trilogia delle barriere”.
Meravigliose/i Rumors,
eccomi qui finalmente a parlarvi di “Le barriere dei ricordi”, il volume
conclusivo della Trilogia delle Barriere di Giovanna Mazzilli. Attendevo da
mesi questo volume, dopo aver letto un “anticipo” alla fine del secondo libro.
Avrei voluto scrivere una recensione in anteprima, ma le incombenze lavorative
non mi hanno permesso di farlo. Ma vi posso garantire che l’ho divorato nel
giro di poco tempo, perché la scrittura di questa autrice ti permette di
entrare subito nella storia sin dalle prime righe. E ritrovare anche nel
romanzo i protagonisti dei volumi precedenti mi ha permesso di rincontrare i
miei “amici”. Sì, perché quando un libro ti prende a tal punto da sentirti
parte integrante della storia diventi un amico di ogni personaggio, come se
potessi dar loro anche una “pacca sulla spalla” nel momento di maggior
sconforto. Ma ora… partiamo dall’inizio…
Mauro sfreccia con
la sua moto sulla strada. Ha fretta, troppa fretta. Quella fretta che non ti
permette di esser lucido fino in fondo. E se poi alla premura si aggiungono
pensieri riferiti a Melissa, una ragazza conosciuta da poco, ma che gli piace
in un modo mai provato prima, ecco che la distrazione è inevitabile. E allo
scoccare del semaforo verde tutto può cambiare.
«Bravo,
fratellino. Ancora un piccolo passo. Non devi fare altro che svegliarti.»
Fratellino?
Che
cosa significa?
Chi
è quest’uomo e perché sono qui?”
Mauro ha perso la
memoria e ho adorato il modo in cui l’autrice mi ha permesso di “sentire” ciò
che provava nei mesi successivi all’incidente. Era come se, passo dopo passo,
anch’io continuassi a vivere, ma con apatia, senza un vero e proprio
significato.
“Mentre
mastico, mi guardo intorno e solo dopo aver permesso ai miei occhi di posarsi
su ogni angolo della cucina, noto un calendario attaccato alla parete interna.
È nascosto, non è in bella vista. Mi alzo e lo raggiungo. Senza pensarci troppo
mi chino e lo afferro. Lo stringo forte tra le mani mentre osservo le caselline
dei giorni che compongono il mese.
Quel
mese.
Maggio
2016.
Sembra
passata un’eternità, ma non è così. È come se stessi fissando un calendario
vecchio di secoli, invece che uno di quest’anno cui va solo girato il foglio
del mese.”
Passano ancora sei
mesi. Sono settimane, giorni e ore completamente nuovi e strani per Mauro che
ancora non riesce a ricordare. Persino la notte del 31 Dicembre, insieme ai
suoi genitori, cerca di festeggiare, oppure di almeno far finta di fronte a
coloro che ancora non riconosce.
“Il
tappo della bottiglia salta via, i miei brindano con l’involucro senz’anima che
rappresenta il loro figlio […] Benvenuto anno nuovo. E benvenuto al nuovo me.
Sì, benvenuto in questa nuova vita, sperando che sia piena zeppa di ore, minuti
e secondi intrisi di sorprese.”
Ma fortunatamente
proprio nel momento del bisogno ecco che il vero amico arriva e ti insegna ad
andare avanti, a proseguire perché la vita è ancora da vivere. E Vins lo
convince ad accettare il lavoro nella sua ditta di ristrutturazioni e diventa
il suo migliore amico, portandolo addirittura a un evento “particolare” per
ritrovare un po’ di divertimento.
“Ora Mauro il “solitario” sta scomparendo,
al suo posto c’è una persona che ha voglia di spassarsela, di ridere e di
godersi la vita.”
Sarà proprio in
quest’occasione, durante una festa in cui si “giocherà” nelle stanze numerate
che rincontrerà colei che aveva rubato il cuore al “vecchio” Mauro. Ma ciò di
cui si rende conto fin da subito è che la notte appena passata con lei non se
la dimenticherà più. Nemmeno Melissa riesce a dimenticarla, tanto che pretende
delle spiegazioni, visto che, a parer suo, Mauro è sparito per un anno intero.
E rivederlo in una situazione di quel tipo non gioca a suo favore. Da questo
momento, oltre ad amare Mauro mi sono ritrovata ad apprezzare sempre di più
Melissa, che desidera riaverlo accanto, riallacciare quel rapporto interrotto
da un “fato” alquanto bizzarro. Insieme questi due ragazzi iniziano a fare una
scintilla dopo l’altra. Ma qualcosa dentro di loro sta cambiando. Non può
essere solo attrazione…
“«Mauro,
quando sei sparito… sì, insomma, ho faticato a dimenticarti. Anche se ci
conoscevamo da poco, stavo bene con te e così, per scordarmi chi ero stata,
avevo bisogno di una trasformazione.» […]
Allungo
le braccia dietro la sua schiena e la stringo a me. La capisco perché anch’io
avrei fatto la stessa cosa. Dopo l’incidente io non ho cambiato aspetto, però
ho rivoluzionato la mia intera vita. Ho lasciato il lavoro, ho costruito un
muro invalicabile che mi ha allontanato dalla mia famiglia e ho cominciato a
lasciarmi andare, cercando di divertirmi il più possibile.”
“I
nostri corpi sembrano due magneti che sentono l’urgenza di ricongiungersi
ancora.”
Nonostante questa
forte attrazione, nonostante il desiderio di stare insieme, nonostante alcuni
flashback continui, l’amore vincerà? E Mauro riacquisterà la memoria?
Ovviamente vi
lascio in sospeso, non solo per evitare spoiler, ma anche e soprattutto per
permettervi di assaporare ogni singolo momento di questa storia che scatenerà
in voi una frenesia tale da volerne ancora, sperando che magari un giorno
l’autrice possa tornare con la storia dei fratelli Mombelli!!!
“È
da più di un mese che non vedo Melissa ed è come se mi mancasse l’ossigeno”
“Perché
il più grande dono che una persona possa ricevere è il vero amore. E tu,
Melissa, sei il mio. E solo ora che ti ho accanto ho capito chi sono, e cioè la
persona più felice e fortunata del mondo.”
La storia è
interamente narrata in prima persona da Mauro e, con tutta sincerità, l’ho
adorato davvero. Ho realmente vissuto gli istanti di dolore, sconforto, rabbia,
amore, passione insieme a lui e ora… non mi resta che lasciarvi alla lettura di
quest’ultimo volume, ringraziando l’autrice per ogni singola emozione provata
con la storia di Mauro e con tutta la trilogia delle “barriere”.
“Manca solo lei per terminare il puzzle
della mia vita”
Alla prossima
lettura, meravigliose/i Rumors.
La vostra Ale J
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