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martedì 1 giugno 2021

Recensione "Dovevo fare la Youtuber" di Viviana Leo

Ciao Rumors. Oggi la nostra Mariaelena, ci parla del nuovo romance in Self Publishing intitolato Dovevo fare la Youtuber di Viviana Leo. Uscito il 1° Maggio 2021.
 

Titolo: Dovevo fare la Youtuber
Autore: Vivina Leo
Editore: Self Publishing
Genere: Chick Lit
Data uscita: 1° Maggio 2021
 
Megs è una scrittrice di erotici e ha fatto della scrittura un lavoro, finché la sua casa editrice non decide di puntare tutto su una famosa Youtuber che si occupa di make up, mettendo da parte i suoi romanzi. Megs è distrutta, teme che dovrà presto abbandonare il suo sogno e cercare un lavoro “vero”, come sua madre e sua sorella le chiedono da sempre. Presa dalla voglia irrefrenabile di vendetta, Megs decide di andare a New York a chiedere spiegazioni direttamente alla sua casa editrice. Peccato che, una volta arrivata, Megs scoprirà che il vecchio proprietario della casa editrice ha passato il testimone a suo figlio, Liam King, bellissimo e arrogante. Cosa succederà quando, per colpa di una sua bizzarra ma fedele lettrice, sarà costretta a lavorare fianco a fianco proprio con lui, il suo peggior nemico?
Una commedia divertente e piacevole che vi strapperà una risata e vi farà trascorrere un po’ di tempo in compagnia di Megs e delle sue (s)fortunate avventure.

IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI

 
Ciao Rumors,
oggi vi parlo di “Dovevo fare la Youtuber” di Viviana Leo, un libro spumeggiante, come del resto lo è la protagonista della storia.

Megan, per tutti Megs, è una scrittrice di ventotto anni, lavora in collaborazione con una casa editrice di New York, il suo pseudonimo è Dark Lady e scrive romanzi erotici. Niente di strano fin qui, tranne il fatto che nessuno sappia chi è nella realtà, nessuno l’ha mai incontrata, nemmeno il suo datore di lavoro, tiene i contatti solo via telefono, computer e social ma senza mai mostrare la sua faccia, non la ritiene una questione importante. Vive nel suo mondo e ci vive bene, con il suo gattone e ben protetta dalle mura di casa. Vita sociale per lei… pff… e chi la vuole! Sua sorella e i suoi genitori la criticano per questo, così come non considerano quello che fa un vero lavoro, e di questo Megs ne soffre.

Tantissime colleghe adorano fare presentazioni sontuose, magari in luoghi di lusso, fare foto con un sorriso a trentadue denti e fingere spontaneità davanti a chi le intervista. Molte, ma non io. Io preferisco starmene rintanata in casa a scrivere. Il mio pc, il mio gatto Muffin e un bel plaid a quadretti sulle gambe. Ho anche io la mia età, cosa volete.

Lei e i miei genitori hanno sempre pensato che il mio fosse un lavoro insulso, un lavoro non lavoro. Leggono i miei libri, sì, ma hanno sempre creduto che la scrittura fosse solo un passatempo, niente di più.


Proprio quando il suo ultimo libro dovrebbe essere pubblicato, Megs si ritrova scartata e rifiutata dalla sua stessa casa editrice, senza un guadagno garantito. Catastrofe! E cosa fa secondo voi l’eccentrica Megs? Non può certo stare a guardare: decide di partire per New York ed andare a chiarire con il suo capo. Finalmente decide di metterci la faccia, o quasi.
Da questo momento in poi gli capita di tutto di più… In primis, un incontro particolare in aereo inizia a destabilizzarla, ritrovandosi ad affrontare il viaggio non solo con la paura che ha di volare, ma anche in compagnia di un affascinante, sofisticato e alquanto arrogante uomo.

Come ho pensato la prima volta che l’ho visto, incarna il tipo di uomo della maggior parte delle donne. Il Christian Grey dell’occasione, vestito di tutto punto e bello come un modello da copertina. Peccato che a me, Christian Grey, non abbia mai fatto impazzire…… «Adesso basta!». La mia voce è stridula di rabbia e mi rendo conto che qualcuno tra i passeggeri si è girato a guardarci incuriosito, perciò continuo abbassando il tono. «Mi dispiace per la sua camicia, ma non sono matta o drogata, non le permetto di insinuare nulla di simile». «Oh, ma io non sto insinuando, sto affermando». Spalanco la bocca, sconvolta. «Lo sa, l’abito elegante che indossa non le donerà per miracolo le buone maniere. Quelle o ce l’hai o non ce l’hai», sbuffo e con questa frase concludo la conversazione, voltandomi dalla parte opposta.

Ma l’affascinante e dispotico uomo non è altro che Liam King, nuovo proprietario della Bookandlove, succeduto al padre nella gestione della casa editrice, e pertanto nuovo capo della cara Megs. Aiuto!!! Si salvi chi può!!! Chi può trattenere le ire di Megs quando scopre che è il suo attuale capo e che soprattutto è stata soppiantata da una giovane Youtuber che scrive di bellezza e di trucchi?! Non la tiene più nessuno, Megs trama vendetta, provando comunque invidia per tutte quelle attenzioni riservate alla nuova autrice, attenzioni alle quali lei non ha mai voluto cedere, rimanendo nell’ombra senza aver contatti con nessuno. Nonostante la rabbia, Megs sa che in fondo è un po’ anche colpa sua.

Questa è la vita da scrittrice e, lo so, devo accettarla. In fondo l’ho voluto io, giusto? Altrimenti avrei seguito la mia laurea in arte, conseguita anni prima, e avrei svolto qualche noioso lavoro di ufficio, come tutti. Oppure avrei seguito il consiglio di mia sorella, e a quest’ora starei lavando bagni nello studio dentistico.
Realizzo la pura e cruda verità. Mi hanno soppiantata. Mi hanno sostituita con questa Youtuber a me sconosciuta, ma non alla massa, e ora è giudicata lei la loro autrice di punta. E io? Relegata in un angolino, come fossi carta straccia.


Supportata da April, una giovanissima blogger con la quale instaura un inaspettato rapporto di amicizia, Megs decide di scavare a fondo e scoprire cosa è veramente successo al suo libro, se la casa editrice l’ha scartata definitivamente e per quale motivo. Si presenta nella sede lavorativa e decide di intrufolarsi accettando un lavoro come correttrice di bozze. Inizia così a studiare da vicino le mosse e gli atteggiamenti del suo capo, covando rabbia che aumenta ogni giorno che passa.

Forse sono esagerata, come dice sempre Sissi, ma ho dedicato la mia vita ai libri e vedere che una ragazzina qualunque, diventata famosa grazie ai tutorial che ha pubblicato in rete, ha preso il mio posto, lo ammetto, mi fa bruciare di rabbia. Forse l’unica soluzione sarebbe arrendersi all’idea che il mondo di internet ha soppiantato qualsiasi storia che la mia mente fantasiosa partorisce, perché io non sono brava ad autopromuovermi e non sono brava neppure ad accettare tutto questo in silenzio.

Liam in un primo momento appare scontroso, irritato da Megs, ma più passa il tempo, vedendo la sua dedizione al lavoro e le sue capacità, più inizia ad apprezzarla, tanto da volerla come sua assistente personale, ignaro del fatto che lei è una delle sue autrici di punta, o almeno lo era fino a poco tempo prima. Megs in un primo momento è titubante ma alla fine accetta la proposta di Liam, spinta soprattutto dal suo desiderio di rivalsa.
Lavorando fianco a fianco iniziano a capirsi meglio, soprattutto Megs inizia a scoprire lati di Liam che non erano emersi al loro primo incontro e ai loro primi battibecchi. Si riscoprono molto simili e l’intesa tra loro inizia a crescere, trasformandosi pian piano in una vera e propria attrazione, non solo fisica ma anche mentale. Megs inizia a vacillare e con lei le sue difese iniziano a sgretolarsi.

«Non sei noiosa. Sei dinamica, brillante e… sincera. La qualità che più apprezzo, te l’ho già detto». Per un attimo resto scioccata. Ha davvero detto che sono dinamica e brillante? Impossibile.
Liam mi osserva divorare il mio e, dopo qualche secondo, gli chiedo: «Cosa c’è?». Temo di essermi sporcata con la salsa, come al mio solito, ma lui scrolla le spalle. «Nulla, è bello vederti mangiare», risponde piluccando un po’ del suo pane. «È… bello?» «Sì», continua enigmatico, con un piccolo sorriso. «Hai della salsa, qui». Di nuovo, come in ufficio. Sono davvero imbranata quando mangio e bevo! Si allunga un po’ e mi sfiora l’angolo delle labbra con il dito. È salsa barbeque, la mia preferita. Liam, a questo punto, compie un gesto del tutto inaspettato. Si lecca il dito, continuando a fissarmi. E a me va di traverso il panino.


Anche Liam inizia a sbilanciarsi e, complice un viaggio in compagnia di Megs, la fa capitolare tra le sue braccia donandole tutto, aprendo il suo cuore, consapevole delle difficoltà che si verranno a creare, amandola con ogni fibra del suo essere, anche se solo per una notte.

«È solo perché brilli troppo per loro, Megs». Quelle parole, quasi sussurrate, mi lasciano stupita. Io… brillo? Non ho mai pensato questo di me, neppure una volta.
«Liam…» «Megs…» Tremo come una foglia. Io e lui. Per una notte sola.

 
Dopo quello che è successo Megs si sente però confusa, non solo perché Liam si allontana subito dopo il rientro alla routine quotidiana, ma anche perché è ormai convinta che non ci sia più un futuro per lei come scrittrice. Inoltre si sente schiacciare dal senso di colpa per le menzogne che ha raccontato per nascondere la sua identità di autrice.
In questo tortuoso cammino, April è sempre al suo fianco, la consola, la sostiene dandole preziosi consigli. In questa rocambolesca avventura, Megs sa di aver guadagnato qualcosa di speciale, un’amica vera e unica.

April, inaspettatamente, mi abbraccia e io ne resto sorpresa. «Sei una brava scrittrice, Megs. So che non ti sei sentita apprezzata ultimamente e so che sei arrabbiata, ma hai tante lettrici che vorrebbero continuare a leggere i tuoi libri e fra queste ci sono anche io».

Le bugie però si sa hanno le gambe corte e prima o poi, anzi più prima che poi, vengono a galla con tutta la loro prepotenza. Così succede tra Megs e Liam, la bomba esplode e in men che non si dica viene rinfacciato tutto quello che è stato trattenuto, portando inevitabilmente ad una drastica rottura.

«Perché non me lo hai detto? Mi hai preso in giro per tutto questo tempo!» «Ah, io ti avrei preso in giro?». Il mio tono è sarcastico. «Sì! Sei Dark Lady e non mi hai detto nulla!» «Avresti dovuto conoscere il mio vero nome, firmo i contratti con quello e non mi sembra di averlo nascosto». Per fortuna ora ha la decenza di apparire imbarazzato. «Hai firmato l’ultimo contratto con mio padre e non ho memorizzato tutti i nomi degli autori…» «Mi hai scartata, Liam, come si fa con la roba vecchia. I miei libri sono la mia vita!»

A Megs non rimane altro che tornarsene a casa, con l’anima devastata, consapevole che nulla sarà come prima, perché in fondo a New York ha lasciato un pezzo del suo cuore a Liam.
Fortunatamente ritrova gli affetti della famiglia, perché in fondo le critiche che riceveva dai genitori e dalla sorella Sissi erano solo a fin di bene, non avrebbero mai voluto vederla soffrire e non realizzata nel suo lavoro. Megs sa che, nonostante tutto, la sua famiglia la sosterrà sempre nel bene e nel male.

«Nel senso che in questo caso credo di esser caduta e aver preso una botta in testa, non c’è altra spiegazione. Liam sa essere odioso, arrogante e… è vero, è bellissimo. Sono fottuta». Sissi ride e si alza dalla sedia per stendersi sul materasso insieme a me. «Non sei fottuta, Megs. Sei solo innamorata. Non c’è niente di male a esserlo».

Cosa farà adesso Megs? Cambierà lavoro? Non rivedrà più Liam? Cosa ne sarà del suo povero cuore spezzato? E Liam??? Rinuncerà a Megs e alla rovente passione nata tra loro o la rincorrerà per poter finalmente scrivere insieme il loro lieto fine?
Non ve lo dirò di certo io, tutto può essere, vista la mente contorta della protagonista. Potreste arrivare alla fine del libro e sorridere immensamente oppure piangere e disperarvi… Vi dico solo: abbiate fede… Una cosa però ve la posso svelare: Megs è testarda, permalosa, irruente ma tanto insicura e con un grande cuore. E Liam non è da meno, come sono state scintille al loro primo incontro, saranno fulmini e saette fino alla fine.
Mi sono divertita tanto leggendo questa storia, conoscevo già l’autrice e devo dire che con questo libro non mi ha deluso per niente, anzi mi ha anche stupito sotto certi versi. Il modo di scrivere di Viviana è semplice e diretto, per niente banale, arriva a fondo di ogni argomento trattato con sensibilità e consapevolezza. Solitamente preferisco la narrazione dal punto di vista di entrambi i protagonisti, ma qui la storia è narrata solo esclusivamente dal punto di vista di Megs ed è giusto che sia così. Una doppia narrazione non avrebbe avuto senso, perché chi viene messo in discussione è lei, il suo lavoro, le sue passioni, le sue paure e la sua sensibilità. Strano dire che Dark Lady sia sensibile, eppure è proprio così. In fondo uno pseudonimo è fatto apposta per celare la vera natura di una persona. Simpatico anche il fatto che spesso la voce narrante si rivolge direttamente al lettore, rendendo il tutto molto più coinvolgente.
Brava, Viviana! Spero di rileggerti presto, magari con la storia di April e Alfred, che dici? Vi state chiedendo chi è Alfred?! Leggete il libro e lo scoprirete.
Alla prossima, readers.

Mariaelena



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