SOCIAL MEDIA

venerdì 23 luglio 2021

Recensione "Il problema è che ti penso..." di Paola Servente

Ciao Rumors. Oggi la nostra Roberta ci parla del nuovo romance edito Newton Compton Editori intitolato Il problema è che ti penso... di Paola Servente. Uscito il 13 Maggio.  


Titolo: Il problema è che ti penso...
Autore: Paola Servente
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romance
Data di uscita: 13 Maggio 2021
 
La sfida: cento interminabili giorni… senza innamorarsi!

Discoteca con le amiche, lavoro come insegnante di educazione fisica, tanta pallavolo e uomini che non abbiano troppe pretese: ecco la vita perfetta secondo Martina De Marchi.
Dopo anni un po’ burrascosi, che le hanno lasciato qualche ferita, le cose per lei sembrano finalmente andare per il verso giusto, specialmente ora che è stata scelta come coordinatrice di un prestigioso centro estivo. Certo, al momento dell’offerta, il dirigente scolastico si è ben guardato dal farle presente tutti i dettagli. Non le ha spiegato con chi dovrà collaborare... Perché il progetto prevede cento interminabili giorni da trascorrere, possibilmente senza litigare, insieme all’insopportabile Saverio Belli.
Martina è spigliata, maliziosa e non disdegna espressioni colorite. Saverio è timido, gentile con tutti e i suoi modi sono impeccabili.
Sono due perfetti opposti e la collaborazione forzata, lo sanno entrambi, non sarà facile.
E, a complicare ulteriormente le cose, tra loro scocca una fastidiosa e inopportuna scintilla che, nonostante cerchino di ignorarla, non vuole saperne di spegnersi...

Una promessa da mantenere.
Un terribile segreto.
Una scelta impossibile…
 
IL LIBRO CI È STATO DONATO  DALLA STESSA AUTRICE
 SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO

LE IMMAGINI USATE NON SONO NOSTRE E NON CI GUADAGNAMO SU ESSE. TUTTI II DIRITTI APPARTENGONO AI PROPRIETARI
 

Ciao a tutte, lettrici romantiche!
Qui Roberta per voi, pronta a parlarvi di una nuova e avvincente storia, decisamente perfetta per l’estate: vi presento Il problema è che ti penso... firmato Paola Servente.

Sì, lettura perfetta per l’estate direi, e sapete perché? Perché la storia in questione è ambientata proprio nel periodo estivo, snodandosi intorno alla combattuta relazione amorosa tra due protagonisti che tutto avrebbero pensato, fuorché di dover trascorrere forzatamente insieme l’estate. Eppure sarà proprio così. Complici due amici e colleghi, un progetto, un contratto e una collaborazione scomoda, l’estate si prospetta più che scoppiettante!
Tre mesi, 100 giorni, ce la faranno a sopravvivere?

Bene, ora conosciamo meglio i nostri due eroi!

Iniziando la lettura, non potete fare a meno, come me, di sorridere conoscendo la mitica e sprizzante personalità di Martina, autoironica per eccellenza.
La protagonista in questione non è la solita ragazza calma, timida, insicura… affatto! Direi piuttosto che è un vero e proprio vulcano, una personcina tutto pepe e guai, lei è IL PERSONAGGIO.
Martina è una donna forte, sportiva e determinata, che non si lascia abbattere dalle avversità della vita, dai no, dalle porte in faccia e dai “2 di PICCHE” … tantomeno se a darli è un collega, nonché sua vecchia conoscenza. Eppure Martina, suo malgrado, si troverà direttamente ed involontariamente catapultata in una realtà scomodissima e quasi imbarazzante, ma con cui dovrà ben presto scendere a patti e fare i conti. Ecco che infatti scoprirà di dover lavorare fianco a fianco con lui, lui che non sopporta, lui che la irrita, ma l’unico con cui lei sia mai riuscita ad aprirsi e a raccontarsi: Saverio.

Mi volto e per una frazione di secondo mi perdo nell’azzurro di due immensi occhi che mi fissano, sorpresi almeno quanto i miei.
Ma è solo un attimo, poi torno in me. «Saverio, che diavolo ci fai qui?»
«Stavo per farti la stessa domanda, Martina». Ci giriamo entrambi verso Nora e Alessandro; io inferocita, Saverio perplesso.


Saverio rappresenta la tipica figura del giovane professore di inglese serio, imperscrutabile, composto fin troppo. In realtà nasconde però un piccolo grande segreto che condivide soltanto con il suo più caro amico, Adam, e proprio con Martina, la sua “vecchia” fiamma. Anche Saverio, ahimè, si troverà inaspettatamente vittima di un destino ormai deciso. 

“«Abbiamo già un centinaio di iscritti, ma puntiamo ai duecento.
Abbiamo la struttura giusta per fare il pienone. E voi due insieme siete perfetti…», conclude tutta pimpante. Poi, vedendo la mia espressione dubbiosa, si affretta a chiarire. «Perfetti per questo progetto, intendo».
Non mi sfugge lo sguardo divertito tra lei e Alessandro. Questa me la pagano”.


Sorpreso forse quanto Martina all’idea di lavorare insieme per tutta l’estate, dovrà ben presto accettare la situazione e capire come affrontarla al meglio, perché se Martina è sicuramente single, lui invece non si direbbe esattamente che lo sia. Eh no, Saverio frequenta da qualche mese una donna più grande, che sembra riempire le sue giornate e la sua vita amorosa.
Ma cambierà qualcosa lavorare con Martina? E, soprattutto, siamo sicuri che Martina sia assolutamente indifferente alla presenza del suo quasi ex?

«Non ci sono problemi, Mia. Posso tollerare di stare nello stesso locale con un uomo che mi ha dato un due di picche e ora balla con la sua nuova fiamma. Tanto più che di lui non me ne frega niente. Ha perso un’occasione rifiutandomi, magari non ci dorme la notte dal rimpianto!», aggiungo scherzosa. Sotto sotto, un po’ ci spero che si sia pentito.
«E se tornasse strisciando ai tuoi piedi, supplicandoti di concedergli quella famosa notte di passione?»
«Oh be’, in quel caso sarebbe divertentissimo mandarlo a quel paese!».


Ed ecco che qualcosa viene a galla, un passato irrisolto, un precedente, quasi come se quella labile fiamma che sembrava sul punto di travolgerli tempo addietro fosse stata improvvisamente spenta, placata da qualcosa di incomprensibile per entrambi, o forse solo da un futile equivoco, mere incomprensioni, parole non dette, baci non dati, sentimenti mai manifestati.

«Saverio non mi interessa. È indecifrabile, noioso e incostante», spiegai.
E tutto sommato in parte lo pensavo davvero.
Ma Nora non è una che si arrende facilmente, quasi quanto Mia.
«Indecifrabile? Boh… a me sembra chiaramente cotto di te. E se per incostante intendi che non pende dalle tue labbra in ogni istante della sua vita, a parer mio fa bene. In amore vince chi fugge… E non è per niente noioso, solo un po’ timido». Timido… con me non lo era mai stato più di tanto. Sul fuggire, be’, si era dimostrato un campione, allontanandosi proprio un istante prima che le nostre labbra si incontrassero.

Cosa ne esce fuori? Vi chiederete. Risentimento. Martina non riesce infatti a dimenticare quel tristissimo vissuto che tanto l’ha delusa, tanto l’ha amareggiata, e che è, a suo dire, solo ed esclusivamente frutto della volontà di Saverio.

«Sai, Saverio, stronze non si nasce, ma lo si diventa quando si incontra uno stronzo sul proprio cammino. E io devo solo ringraziare il mio personalissimo stronzo, perché ora, da stronza, vivo molto meglio e divertendomi un sacco. Voi romantici siete patetici, invece».
«Non ti ho dato della stronza…». «Sicuro?».
Mi fissò intensamente e non rispose, d’improvviso mi parve imbarazzato.
Forse, tutto sommato, gli era tornata la memoria.


Ma quanto durerà il risentimento di Martina?
La gelosia, prepotente, verrà a far inconsapevolmente visita ai nostri protagonisti e ben presto le barriere tra loro verranno abbattute, i sentimenti riaffioreranno, le parole verranno pronunciate, le verità rivelate, i baci consegnati...

«Sono… ecco, sono… io sono…», non mi guarda in faccia e si tortura le mani mentre cerca di spiegarsi. È in evidente difficoltà, ma sono talmente arrabbiata che scelgo di infierire.
«Sav, di questo passo in due minuti avrai pronunciato sei parole, arriva al punto che vorrei prendere un taxi prima dell’alba».
«Non è facile… sono…». «Sei?» «Sono innamorato di te, da sempre».

Lo stile dell’autrice rispecchia a pieno la personalità della protagonista femminile, risultando fresco, divertente, spontaneo e senza troppi ghirigori.
La narrazione non segue i tempi canonici, ma ad arricchire e personalizzare il racconto troviamo diversi flashbacks che aiutano il lettore a comprendere la storia nella sua interezza.
La storia è sorprendentemente narrata in prima persona e condotta da un doppio POV, scelta apprezzabile da chi vuol empatizzare maggiormente con i personaggi e capire meglio i loro pensieri e comportamenti. Ma ciò che più caratterizza la storia e la scrittura dell’autrice, e che mi ha personalmente colpita, è lo stile e l’ironia travolgente che accompagna l’intera vicenda, dall’inizio alla fine, senza mai scendere troppo sul banale, senza mai andare fuori dalle righe. Stessa cosa per quanto riguarda le scene più “intime”, presenti, ma sempre descritte con decoro senza mai cadere nel volgare.
Degni di menzione anche i personaggi secondari, Adam, Mia e Nora che non si limiteranno ad assistere passivamente al capitolare dei loro amici, ma agiranno da veri e propri lungimiranti attori e direttori d’orchestra, registi di una storia dal finale inevitabile.

L’ho trovata nel complesso una lettura piacevole, fluida nella lingua e nello stile. L’ironia regna sovrana, ma non mancano i colpi di scena, le sorprese e i momenti piccanti.
Ve la consiglio se avete voglia di un romance diverso cui protagonisti potreste essere proprio voi! Il problema è che ti penso... è un racconto leggero, gioioso e frizzante, una perfetta lettura estiva.
Do quattro bellissime stelle!

Buona lettura, lettrici romantiche! <3

La vostra Roberta

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...